Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
(di)
Daniele V. Morrone
Come sta il Barcellona
05 ago 2020
05 ago 2020
Il punto sulla squadra di Setién a pochi giorni dalla sfida con il Napoli.
(di)
Daniele V. Morrone
(foto)
Dark mode
(ON)



 







 



 



Dal ritorno in campo dopo l’interruzione, la squadra di Setién non riesce a giocare come vorrebbe e sembra avvicinarsi a questa mini Champions League quasi con fatalismo, consapevole di come sia difficile invertire un trend negativo in così poco tempo, soprattutto con un rapporto tra giocatori e staff tecnico estremamente deteriorato. Le continue tensioni tra i senatori della squadra e l’allenatore sono certamente uno dei motivi del pessimo rendimento del Barcellona dal ritorno in campo. Come

Mauricio Pochettino, in una grande squadra, più che il modello di gioco, ormai la discriminante per il successo di un allenatore sta nella capacità di trasmissione delle proprie idee ai giocatori: «La proposta, la conoscenza, il metodo e la filosofia di gioco ora non sono più tanto importanti come una decina di anni fa. Grazie a internet, la capacità di analisi e di ottenere informazioni, tutto tende ad assomigliarsi molto. Più che parlare di conoscenza, perché tutti sappiamo molto, io parlerei di come si trasmette il messaggio e la propria personalità; questo fa sì che il gruppo e la squadra funzioni».



 

https://youtu.be/EtZxvMcSwDg

 



 



 





[gallery ids="60071,60072,60073"]


In quest’azione si vede come il continuo movimento di Riqui Puig aiuti la manovra, creando sempre linee di passaggio per i compagni anche quando l’attacco è statico. Qui con Messi che si è accostato alla fascia, l’azione sarebbe rimasta incastrata se non fosse stato per il movimento di Puig che Messi trova subito con il lancio.


 



 







 

https://youtu.be/PjlErUcgDH8



 




Ecco un esempio del tipo di azioni che fanno male al Barcellona, in questo caso il Villarreal ha la palla a destra con l’ala Chukwueze e subito una delle due punte cerca la profondità, mentre l’altra rimane fissa a tenere occupato Vidal. Il terzino Gaspar si sovrappone a destra e dall’altra parte scatta Cazorla per un 3 contro 2 con Piqué e Lenglet. Il Villarreal segnerà con questa azione.



Per arginare i problemi del Barcellona nelle transizioni negative, Setién vuole una squadra che si ordina con la manovra, così da poter riaggredire immediatamente l’avversario in caso di perdita del possesso e non una squadra che pressa a tutto campo perché sarebbe evidentemente impossibile con le caratteristiche dei giocatori a disposizione. L’indice PPDA del Barcellona (12,7 a fronte di una media nella Liga di 15,4) indica la bontà di questa scelta, così come il numero di recuperi palla offensivi a partita (14,8, due in più della media in Liga). Ma per quanto funzioni, per come gioca il Barcellona è impossibile evitare almeno due o tre transizioni pericolose a partita contro avversari preparati, come accaduto proprio all’andata contro il Napoli. Se l’avversario riesce a superare la prima pressione del Barcellona, si ritrova con il campo aperto e la possibilità di creare occasioni pericolose.


 







In quest’azione contro l’Atlético si vede bene come quando il Barcellona è schierato con il 2-3-5 ci sono comunque le due mezzali che possono a turno abbassarsi per aiutare l’uscita del pallone. Vidal dopo il passaggio si butterà in avanti, mentre Rakitic rimarrà in una posizione più conservativa.










 



 



 

 

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura