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Il problema principale del Leeds, infatti, è che per quanto Bielsa abbia fatto fiorire alcuni talenti la rosa rimane “di categoria”, composta cioè da giocatori esperti e già formati, come i due terzini titolari Stuart Dallas e Luke Ayling, o il centrocampista Mateusz Klich, la punta Patrick Bamford e l’esterno Ezgjan Alioski. Per capirci: la stessa stella della squadra è Pablo Hernández, un giocatore il cui massimo in carriera è stata un'esperienza di buon livello al Valencia, con cui ha raggiunto anche la Nazionale spagnola. Hernández ha trovato un seconda giovinezza nel Leeds di Bielsa, incarnando il ruolo del rifinitore che sulla trequarti ripulisce la manovra e in caso è in grado di finalizzarla, grazie a una tecnica superiore per la categoria (infatti ha chiuso la stagione con 9 gol e 9 assist). Ma parliamo pur sempre di un giocatore di 35 anni che in Premier League al massimo ha giocato allo Swansea.
Il cocco del mister.
In ogni caso, per sopravvivere in Premier League al Leeds servirà soprattutto una punta. L'attuale titolare, Patrick Bamford, ha offerto garanzie in termini di appoggio alla manovra, ma non in termini di finalizzazione delle azioni, dove ha mostrato limiti che in Premier League possono fare la differenza. Nelle 44 partite giocate in stagione Bamford ha segnato comunque 16 gol con 2,8 tiri a partita, ma ha fallito troppe occasioni davanti alla porta (secondo Sofascore addirittura 33) che in Premier League possono rivelarsi fatali. Da capire anche il ruolo che potrà avere Jean-Kevin Augustin, arrivato nella sessione invernale dal RB Lipsia. Nonostante le
, infatti, Augustin ha giocato appena 48 minuti in totale su 3 partite, ed è sparito già a prima della pausa forzata per la pandemia. Oltre alla punta, comunque, al Leeds servirà anche un centrale di livello e un portiere, visto il prestito non rinnovato di Ben White e di Kiko Casilla.