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Cosa deve fare il Napoli sul mercato
29 giu 2023
29 giu 2023
La società di Aurelio De Laurentiis è a un bivio.
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IMAGO / ZUMA Wire
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Come si migliora la miglior squadra per distacco della scorsa Serie A? È la domanda che si sono fatti un po’ tutti a Napoli e la risposta giusta sarebbe stata, probabilmente, quella di lasciare il più possibile tutto così com’è vista la perfetta alchimia di individualità e collettivo che si era creata. Purtroppo però non è una soluzione praticabile: ancora prima che finisse il campionato il Napoli ha perso Luciano Spalletti, l’artefice tattico del terzo scudetto e nei prossimi giorni dovrebbe lasciar andare anche Cristiano Giuntoli, l’uomo che ha costruito la rosa.

L’allenatore è stato rimpiazzato con Rudi Garcia, alla ricerca di una continuità se non tattica almeno di modulo, mentre per quanto riguarda il direttore sportivo le notizie sono ancora piuttosto nebulose. Si parla di Pietro Accardi dell’Empoli e di Ciro Polito del Bari, ma anche di una soluzione interna promuovendo Maurizio Micheli, attualmente a capo dell’area scout del Napoli. Anche questa sarebbe una scelta in continuità del lavoro svolto fin qui.

Chiunque sarà il prescelto prima di occuparsi del mercato in entrata, dovrà capire quali sono le intenzioni dei migliori giocatori. L’ottima stagione disputata, infatti, ha attirato le attenzioni milionarie non necessariamente richieste dei club più ricchi. Storicamente De Laurentiis non è un presidente alla ricerca delle plusvalenze, e le finanze del Napoli sono più che buone, ma sarà difficile riuscire a tenere tutti gli artefici della vittoria e bisognerà fare delle scelte.

Chi può partire e chi può sostituirlo

Ci sono voci per ogni giocatore del Napoli, ma ovviamente alcune sono più vere di altre. Chi dovrebbe partire quasi sicuramente è Kim, che ha una clausola per l’estero valida fino al 15 luglio che gli consente di liberarsi per 45-50 milioni di euro e che il Bayern Monaco sembra intenzionato a pagare. Il coreano è stata un’aggiunta sorprendente, interprete ideale della fase difensiva di Spalletti che lasciava molto campo alle spalle. Come sostituirlo? Il Napoli sembra aver individuato in Kevin Danso il giocatore giusto, sia per caratteristiche che per momento della carriera. 24 anni, colonna del Lens secondo in Ligue 1, è stato uno dei migliori difensori del campionato.

Danso è un difensore asfissiante sulla palla, fisicamente dominante e abbastanza veloce da essere a suo agio nel difendere in alto. Inoltre ha una grande confidenza con il pallone, abbastanza per assorbire anche i compiti in fase di costruzione di Kim, le cui abilità coi piedi forse sono state sottovalutate. Il problema è che anche il Lipsia ha messo gli occhi su di lui come sostituto di Gvardiol. Saltasse il suo arrivo (come sembra al momento, data la forte volontà del Lens di rinnovarlo), gli altri obiettivi del Napoli sembrano meno intuitivi: Scalvini al momento sembra più a suo agio in difese a tre dove può dare il suo contributo anche nell’altra metà campo, Hanko è stato respinto la prima volta in Italia (ma viene da una grande stagione al Feyenoord), mentre Kō Itakura non sembra poter avvicinare il livello di Kim.

L’altra cessione eccellente di cui si parla è quella di Victor Oshimen. Siamo ancora nell’ottica di fantamercato, ma le cifre sarebbero spaventose: 150, 180, 200 milioni di euro, numeri che farebbero vacillare chiunque. Senza pensare a come potrebbero essere usati tutti quei soldi sul mercato, esiste un modo pratico per sostituire Osimhen? La risposta, mi sembra, è no. L’unico centravanti di livello simile sul mercato è Kane, e a prescindere dall’offerta è difficile immaginarselo al Napoli. Le alternative come Hojlund e David del Lille contengono in sé un incognita sulla possibilità di poter dare da subito lo stesso contributo del nigeriano, altre come Beto o El Bilal Touré semplicemente non offrono un livello di talento paragonabile. Garcia, eventualmente, sembra aver chiesto Lois Openda come sostituto (ne abbiamo parlato qui, se volete saperne di più), ma anche lui non sembra a livello di Osimhen e la soluzione migliore è senza dubbio provare a tenerlo, almeno se l'obiettivo è ripetere la scorsa stagione.

Ci sono voci anche per Lobotka, Lozano e per Politano. Tralasciando quelle sul mediano slovacco, anche lui difficilmente sostituibile, la cessione della parte destra dell’attacco del Napoli sembra quella più ovvia e meno da rimpiangere. Lozano non ha mai davvero convinto, mentre Politano è stato autore di una buona stagione con Spalletti ma sembra sacrificabile per trovare un calciatore più nelle corde del calcio di Garcia.

Un calciatore che il Napoli ha cercato in passato, ma che ora non è più incedibile è Domenico Berardi. La Lazio è stata vicina a prenderlo, ma ancora non ha chiuso e possono bastare una ventina di milioni. Non è il tipico acquisto da Giuntoli, che spesso preferisce comprare all’estero e quasi mai calciatori oltre i 25 anni, ma sarebbe una sicurezza. Nessun esterno in Serie A ha la sua produzione offensiva di gol e assist, anche se forse non è del tutto adatto al calcio di Garcia, a cui piacciono esterni molto veloci e diretti (l’archetipo dell’ala di Garcia è forse Gervinho). Perché allora non Federico Chiesa? Sembra un colpo impossibile per tanti motivi, ma darebbe anche un po’ un senso della volontà del Napoli di affermarsi come la miglior squadra della Serie A. L'alternativa meno costosa è Orsolini, che nell'ultima stagione sembra aver rimesso in piedi una carriera che aveva deragliato.

Volendo a Berardi o Chiesa o, comunque, a un’ala destra pronta per giocare titolare in Italia e in Champions League si può aggiungere un profilo più giovane da far crescere. Rudi Garcia ha già dimostrato di saperci fare con il talento e Bradley Barcola ne ha da vendere. Viene da Lione, dove l’allenatore francese è già passato, gioca sia a destra che a sinistra e pochi giorni fa ha segnato all’Italia Under 21

Un centrocampo diverso?

Ho scritto che il Napoli avrebbe fatto bene a non toccare nulla, ma - in generale nel calcio - non è mai del tutto vero. In difesa oltre al sostituto di Kim, serve almeno un altro centrale, anche considerando una probabile partenza di Ostigard. Jhon Lucumi del Bologna sarebbe un ottimo terzo/quarto centrale. Forte fisicamente, bravo di testa, non velocissimo, ma davvero interessante col pallone tra i piedi (è tra i migliori in Europa per passaggi riusciti e passaggi progressivi). Come alternativa a Di Lorenzo, invece, forse conviene tenere Zanoli, che alla Sampdoria ha fatto vedere di essere un terzino da Serie A.

A centrocampo, invece, cambieranno diverse cose: Ndombele non verrà riscattato, mentre partirà sicuramente Diego Demme, il cui contributo nell’ultima stagione è stato veramente minimo. L’idea è di scambiarlo con Lucas Tousart dell’Herta Berlino, che Garcia conosce bene per averlo allenato nei suoi anni a Lione e soprattutto è un centrocampista polivalente, che all’occorrenza può giocare sia da mezzala che da mediano. Più intrigante, invece, un altro nome che si fa come vice-Lobotka, o comunque come alternativa a centrocampo: Maxime Lopez, anche lui già allenato da Garcia. Meno abile nel difendere in avanti dello slovacco, sarebbe però una buona aggiunta, avendo anche lui un’ottima capacità di resistere al pressing e di gestire il possesso.

C’è poi l’incognita Zielinski il cui rinnovo sembra essersi impantanato. In ogni caso, a prescindere dalla permanenza o meno del polacco, il suo è il ruolo in cui il Napoli sembra abbia voglia di fare uno sforzo per migliorare o almeno avere un’alternativa più che valida. Si sta parlando molto di Gabri Veiga del Celta Vigo, che è stato una delle rivelazioni dell’ultima Liga. Centrocampista, classe 2002, ha segnato 11 gol in campionato tenendo una media assurda da centravanti. Non è il classico prodotto del calcio spagnolo: è una mezzala dal grande dinamismo, che si muove meravigliosamente senza palla e che ha ottimi strappi quando si tratta di condurre il pallone. Soprattutto per la sua capacità di inserirsi o, comunque, vedere la porta (11 gol da neanche 6 xG) è un profilo davvero interessante per una squadra come il Napoli che ha una grande facilità di produrre occasioni da gol.

Ci sono due ma: il primo e che era alla sua prima stagione e quindi c’è il rischio di aver beccato una notevole overperformance nelle statistiche; il secondo è che sono arrivati su di lui gli occhi della Premier League, con Liverpool e Manchester City pronti a scatenare un’asta che non promette nulla di buono.

L'alternativa meno costosa, ma simile per produzione offensiva, è Koopmeiners. Anche lui viene da una stagione eccellente e, forse, è il miglior tiratore da fuori della Serie A, uno dei pochi limiti del Napoli della scorsa stagione (appena tre gol da fuori). Inoltre l'olandese è un centrocampista molto duttile che all'occorrenza può giocare in una coppia di mediani, se Garcia volesse passare al 4-2-3-1. Per lo stesso motivo si sta parlando anche di Samardzic, che ha mostrato di avere le qualità per diventare un trequartista di livello o la mezzala di una squadra propositiva come il Napoli, e che magari potrebbe farsi una stagione a imparare il mestiere da Zielinski.

In ogni caso, a prescindere dalle partenze, da chi sarà il DS o da come vorrà giocare Garcia, il Napoli in questi ultimi anni ha dimostrato che avere una direzione chiara alla fine rende il compito più facile e porta a vincere. La strada, insomma, è tracciata e la speranza per i tifosi è che il Napoli non si perda per le tortuose strade del calciomercato.

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