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Marco D'Ottavi
Cosa serve alla Lazio sul mercato
24 giu 2022
24 giu 2022
La Lazio ha bisogno di cambiare molto, ma non sarà facile.
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Marco D'Ottavi
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La Lazio arriva da una stagione che non si può definire negativa: forse ci si poteva aspettare di più dal punto di vista del gioco, ma a livello di risultati era difficile ottenere più del quinto posto. Eppure è forse la squadra, almeno tra quelle di vertice, con più necessità di rinnovare la propria rosa. I giocatori imprescindibili non sono più di una manciata e molte delle ambizioni della prossima stagione, soprattutto per puntare a un posto in Champions League e per fare un buon cammino in Europa League, dipenderanno dalla scelta dei nuovi innesti praticamente in ogni zona di campo e da come verranno gestite le cessioni. Partiamo dalla difesa Il rinnovamento della Lazio inizia dalla porta, dove né Strakosha - che andrà via da svincolato - né Reina hanno offerto garanzie. Marco Carnesecchi, reduce da una grande stagione in B con la Cremonese, sembrava il prescelto per il ruolo, ma un infortunio improvviso ha rallentato la trattativa. Qualora saltasse del tutto, Vicario sembra quello col potenziale migliore nel lungo periodo, ma è molto vicino alla Fiorentina. All’Atalanta è tornato Gollini, ma è pronto a ripartire: è un portiere con esperienza e presenze in Europa e soprattutto è in cerca di riscatto dopo una parentesi deludente al Tottenham. Per la linea a quattro di difesa le cose si fanno più complicate, visto che quasi nessuno dei difensori in rosa ha avuto una buona stagione. La firma di Alessio Romagnoli è una formalità - si sta aspettando solo l’iscrizione al campionato legata all’indice di liquidità - ma forse non basterà per sistemare un reparto dove Acerbi è in partenza (dopo una stagione mediocre condita da grandi litigate con la tifoseria) e Luiz Felipe anche. I due titolari dello scorso anno. Casale, reduce da una buona stagione con il Verona, sembra essere il prescelto per affiancare l’ex capitano del Milan: aggressivo, destro di piede, sulla carta si accoppia bene con Romagnoli. Tuttavia con una sola stagione di A alle spalle (seppur non giovanissimo) alla Lazio servirebbe un centrale più affidabile di Patric e Radu per sistemare il reparto più in difficoltà nella scorsa stagione. Di nomi non ne girano, il mercato della Lazio è spesso conservativo, ma diciamo che un difensore come Toloi farebbe molto comodo a Sarri. https://youtu.be/oriVGjnu8sw Anche tra i terzini c’è bisogno di forze fresche: a destra Lazzari non si è totalmente guadagnato la fiducia dell’allenatore, ma è difficile ipotizzare di trovare sul mercato un’alternativa migliore. All’Empoli c’è Stojanovic, che lontano dai radar è stato uno dei migliori terzini destri della Serie A e potrebbe sostituire Hysaj come jolly tra i terzini, molto deludente la scorsa stagione. A sinistra invece Sarri chiede un titolare che sia mancino e vorrebbe Emerson Palmieri, già allenato al Chelsea. Non arriva da un'ottima stagione in Francia al Lione, ma in Italia ha fatto benissimo e con la sua tecnica sarebbe ideale nella creazione dei triangoli di costruzione sulla catena sinistra della Lazio. Cosa fare con il centrocampo?Ogni estate ci troviamo a parlare delle possibili partenze di Luis Alberto e Milinkovic-Savic e puntualmente ogni estate non partono. Quest’anno, però, le cose sembrano leggermente diverse: lo spagnolo non si è mai del tutto integrato con il gioco di Sarri (pur mantenendo un rendimento elevato), mentre il serbo sembra all’ultima chiamata per un trasferimento a grande cifre (27 anni e un contratto che scade nel 2024). Ovviamente le loro cessioni cambierebbero tutte le priorità, ma darebbero anche i soldi per un mercato più coraggioso. Nel frattempo, comunque, la Lazio si è portata avanti nel ruolo rimasto scoperto dopo l’addio di Lucas Leiva. Dallo Shakhtar è arrivato Marcos Antonio, talento brasiliano di cui si parla bene da qualche anno e che può giocare anche come mezzala. Con De Zerbi era diventato titolare al centro del campo a stagione in corso, prima dell’interruzione del campionato ucraino per la guerra. Non è un giocatore prestante, è molto minuto, ma palla al piede sa fare diverse cose, sia nella gestione del possesso, ma anche in un’idea di calcio più verticale, che Sarri ha adottato la scorsa stagione alla Lazio. Non è immediato pensarlo come titolare davanti alla difesa in Serie A, un ruolo che nel nostro campionato è spesso usato in maniera difensiva. Il mancato riscatto di Lucas Torreira da parte della Fiorentina ha reso disponibile quello che è stato uno dei migliori centrocampisti centrali del nostro campionato: la Lazio dovrebbe provarci a prescindere da cosa farà con Luis Alberto e Milinkovic-Savic. Se non fosse possibile - è difficile capire la disponibilità economica della Lazio - Florian Grillitsch si libera a zero tra qualche giorno: è un mediano di quelli lenti ma essenziali, adatto al gioco di Sarri. https://twitter.com/jmancini8/status/1534507055683362818 Se Milinkovic-Savic dovesse andare al Chelsea, l’ideale per la Lazio sarebbe inserire Loftus-Cheek nella trattativa. Il centrocampista inglese non garantisce i gol del centrocampista serbo, ma è uno dei migliori in Europa nel portare avanti il pallone e ha una buona visione di gioco. Le alternative di cui si parla, comunque, sono moltissime: da Sucic del Red Bull Salisburgo a Ilic del Verona. Nessuno però si avvicina ai numeri di Milinkovic-Savic e a cosa può portare alla Lazio per carisma e personalità. Dico una banalità: tenerlo, anche con un nuovo contratto lungo e pesante, cambierebbe anche il rapporto tra società e tifoseria, non idilliaco negli ultimi anni.Diverso il discorso per Luis Alberto: la sua storia con la Lazio pare più vicina alla fine e usarlo per fare cassa ha senso, vista l’impossibilità di fare colpi in entrata che non siano equilibrati da cessioni. Anche in questo caso, però, il problema sembrano essere le richieste di Lotito, che raramente coincidono con le offerte reali. Per sostituirlo Tare sembra aver pensato a Benjamin Bourigeaud: centrocampista offensivo del Rennes, nell’ultima stagione autore di 11 gol e 13 assist. Senza avere quel non-so-che di Luis Alberto, quella genialità da mago, ha caratteristiche da rifinitore (nel 98esimo percentile per xA tra i centrocampisti in Europa), pur potendo giocare mezzala. https://youtu.be/er9ELB6oILY Se però Sarri non si è trovato bene con Luis Alberto, perché cercare un clone dello spagnolo? A Napoli Zielinski non sembra più incedibile e, anche qui, magari è possibile uno scambio con la squadra di Spalletti, interessata invece a Luis Alberto. Quando era a Napoli Sarri aveva detto che il polacco poteva diventare «il nuovo De Bruyne». Senza scomodare quel tipo di paragoni, alla Lazio farebbe comodo un centrocampista con il suo dinamismo e le sue qualità tecniche. Cosa intorno a Immobile?Anche in attacco la Lazio dovrà provare a migliorare. Se Immobile è la più grande garanzia della Serie A, intorno a lui le cose non sono così chiare. Zaccagni ci ha messo un po’ ad adattarsi, ma oggi è l’esterno più forte della Lazio e a sinistra sarà lui il titolare. Felipe Anderson e Pedro hanno avuto alti e bassi durante la stagione: il primo non si è mai potuto prendere una pausa (48 presenze stagionali, il più presente tra i biancocelesti) e in alcuni momenti della stagione si è visto che gli mancava la condizione per saltare l’uomo; lo spagnolo ha 34 anni e da qualche stagione è alle prese con gli infortuni. La scorsa stagione Sarri si è trovato a dover schierare giocatori come Raul Moro o Romero quando cercava un cambio di passo dalle ali e forse alla Lazio servirebbe un altro titolare in questo ruolo. Matteo Politano viene da una stagione non particolarmente positiva, ma è ancora un giocatore in grado di saltare l’uomo, costruirsi un tiro, due caratteristiche che per una squadra come la Lazio possono sempre tornare utili. (Certo, ci sarebbe questo problema che è romanista).Una soluzione può uscire dagli svincolati. Ancora senza squadra ci sono Federico Bernardeschi, Adnan Januzaj, Yarmolenko e Isco: difficile capire cosa si può ottenere in cambio da ognuno di questi giocatori, ma perché non provare? Soprattutto Isco sarebbe bello vederlo nel nostro campionato, se ha ancora qualcosa da dare (comunque ha "appena" 30 anni) anche se accontentarne le richieste economiche potrebbe essere impossibile. Al centro, invece, serve un attaccante che possa dare il cambio a Immobile. Negli ultimi anni la Lazio non è mai riuscita a trovare una riserva che potesse anche lontanamente avvicinarsi al rendimento di Immobile, cosa evidente non appena saltava qualche partita, soprattutto in Europa, dove la Lazio non è mai riuscita a far bene negli ultimi anni. Negli ultimi giorni si è parlato con insistenza di Caputo, ed effettivamente sembra l’ideale per fare da riserva. Certo l'ipotesi di riunire Sarri e Mertens è romantica: il belga è diventato un centravanti con l'attuale allenatore della Lazio e conosce alla perfezione il suo gioco. Su un limitato numero di partite può essere ancora un calciatore fondamentale. https://youtu.be/xHIGw8C1LsQ Anche Caputo e Mertens però, non sembrano trattative facili da portare avanti, ma alla Lazio un centravanti serve. Qualche stagione fa Artem Dzyuba era stato vicino ai biancoazzurri e viene dato di nuovo in partenza dallo Zenit. Il russo è un calciatore grande e grosso, ma si fa torto a non riconoscere la sensibilità del suo calcio. Sarri saprebbe come sfruttarne le unicità magari specialmente in Europa League, dove ha grande esperienza. La Lazio ha sempre preferito fare mercati minimalisti, cercando di conservare il nucleo della squadra per provare ad arricchirlo con colpi a buon mercato da campionati periferici. Quest'anno sembra però necessario lavorare di più sui titolari e non sarà facile. Sarri ha dimostrato di essere un allenatore che migliora le squadre col tempo, tuttavia dargli una rosa competitiva sul lungo periodo deve essere la priorità per Tare e Lotito, anche magari rischiando qualcosa.

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