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Flavio Fusi
Come cambierà il calciomercato dopo il coronavirus
19 mag 2020
19 mag 2020
I club dovranno fare affidamento su nuove risorse per rimanere competitivi.
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Flavio Fusi
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Foto di MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images.


 

Cosa si intende con creatività in questo campo? Per esempio la possibilità di ricorrere ai prestiti lunghi potrebbe consentire ai club di posticipare l’acquisto a titolo definitivo dei calciatori, nella speranza di poter beneficiare di un eventuale miglioramento del quadro finanziario di medio-lungo periodo. La possibilità di scambi tra calciatori, invece, consentirebbe alle squadre di limitare gli esborsi cash e al contempo di iscrivere a bilancio valutazioni reciproche concordate, permettendo di aggiustare i bilanci e di registrare plusvalenze in grado di coprire le perdite della gestione operativa.

 





 

Data la situazione, né dirigenti né osservatori possono viaggiare: un problema non da poco considerato che di norma gli osservatori professionisti viaggiano almeno 3 weekend al mese e riescono a coprire oltre un centinaio di gare all’anno dal vivo. Senza nuove partite da vedere, quindi, non c’è stata altra possibilità se non orientare il lavoro esclusivamente sul video scouting.

 

Nell’era dello streaming on-demand, piattaforme video dedicate come Wyscout e Instat hanno permesso di implementare facilmente il video scouting nel processo di reclutamento, ma con diversi gradi. Alcuni club operano principalmente osservando video e poi intensificando l’osservazione live man mano che gli obiettivi vengono scremati. Altri invece si affidano ancora a una vasta rete di osservatori e coprono con il video scouting le aree geografiche che i propri collaboratori non riescono a supervisionare di persona.

 

Ma l’osservazione dagli spalti di un calciatore rimane decisiva per capire a fondo un calciatore. Ci sono aspetti e caratteristiche che non si possono apprezzare da un video prodotto da una TV. Erling Haaland, da quando aveva 16 anni,



 

In questa situazione di incertezza, anche l’impiego delle analytics può aiutare i club, aiutandoli nel processo di decision-making in una fase in cui prendere decisioni accurate è obiettivamente più difficile. 



 



 

A questo proposito, per comprendere meglio se i club europei siano effettivamente pronti ad affrontare le sfide che il prossimo calciomercato comporterà, ho raccolto i pareri di Ted Knutson e Tor-Kristian Karlsen.

 



 



 



 

Knutson ha sottolineato come quel titolo fosse “prima di tutto pensato per attirare l’attenzione”, e che effettivamente le conclusioni della presentazione erano che lo scouting di per sé rimane quanto mai prezioso, ma può essere reso “più efficiente ed efficace tramite l’utilizzo dei dati”. Ma ha anche aggiunto che da quando ha proposto quella presentazione, ha visto club innovativi in tutta Europa “incorporare sempre più dati e elementi analitici nei loro processi di scouting”. E che se è vero che sono ancora poche le squadre che nel reclutamento fanno un importante affidamento sui dati, “è sicuramente qualcosa che abbiamo visto crescere negli ultimi quattro anni”.

 



 


Foto di Paolo Bruno/Getty Images.


 



 



 

Secondo Karlsen, però, non ci sarà un grande impatto sulla gestione delle trattative: come ha



 



 



 



 



 



 



 



 



 



 



 


Foto di Emilio Andreoli/Getty Images.


 



 



 



 



 



 

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