Il pressing del Bologna, orientato sull’uomo e molto aggressivo. Mattiello sale in pressione sul terzino, Nagy e Dzemaili escono sui centrocampisti. Dietro Calabresi si alza sull’attaccante, mentre la squadra copre a uomo sul lato debole.
Dopo l’espulsione, il Bologna ha mantenuto comunque un atteggiamento offensivo: Poli ha arretrato la sua posizione sull’out di destra, mentre Orsolini ha fatto da mezzala, ma la squadra non ha rinunciato ad attaccare, e al 17’ ha sfiorato addirittura il vantaggio con Palacio, servito sulla trequarti dopo un recupero alto di Poli. Nell’azione successiva, però, il Frosinone ha sfondato sulla fascia sinistra e ha segnato l’uno a zero con Ghiglione. La luce del Bologna si è spenta: due minuti dopo, un’azione fotocopia dei frusinati porta al 2-0 di Ciano, e nella ripresa la squadra è sprofondata del tutto.
Inzaghi ha fatto da spettatore impotente. Nel secondo tempo sono entrati Calabresi, Svanberg e Destro, ma il Bologna non si è ripreso: un errore di Skorupski ha regalato il terzo gol, e nel finale una punizione tragicomica di Pulgar ha finito per lanciare il 4-0 di Ciano.