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I migliori auguri di natale dei calciatori, edizione 2017
26 dic 2017
26 dic 2017
Alexis Sanchez con i suoi cani, Kimpembé in un video trap, il canto di natale di Leonardo Bonucci e altre cartoline d'auguri pescate sui social.
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Come lo scorso anno, siamo qui a raccogliere quei meravigliosi, psichedelici momenti di felicità che sono gli auguri social di natale dei calciatori. Ancora buon natale, cari amici de l'Ultimo Uomo.

33. Filipe Luis

Le poche cose veramente interessanti della foto di Natale di Filipe Luis (la giacca, il riflesso dell’albero, i due papillon, i suoi capelli lunghi assurdi) impallidiscono comunque di fronte alla performance di situazionismo DaDa che si svolge nella colonna dei commenti, in cui tutti i tifosi musulmani del Galatasaray che frequentano Instagram, in un pomeriggio tutto sommato insignificante per un musulmano, gli fanno velatamente capire che venire a giocare a Istanbul potrebbe essere una buona soluzione. Al quattrocentomillesimo “Come to Galatasaray” si aprirà un varco spazio-temporale che risucchierà da Madrid lui, la sua casa, il suo albero, e li porterà in Turchia.

32. Dimitri Payet

I calciatori sono ricchissimi e questo lo sapevamo. Ma la quantità di pacchi sotto l’albero di Payet è uno schiaffo in faccia a tutti noi. È una marea di pacchi, incontenibile, ridicola. Ma poi dove sta, dove vive, a Marsiglia è estate e puoi festeggiare il Natale in giardino con solo la camicia addosso e il tavolo apparecchiato nella veranda aperta?

31. Neymar Jr.

Dopo il maniacale impegno di halloween questa sciatteria per la festa più importante dell’anno è offensiva.

30. Gregorz Krychowiak

Felicità assoluta in casa Krychowiak. Non potrebbe essere altrimenti per un uomo che ha trasformato la propria vita in un lunghissimo Erasmus.

29. Ginio Wijnaldum augura “happy monday” ma con la corona di natale dietro quindi è valido

Il contrasto tra il calciatore tatticamente raffinato che Wijnaldum è diventato e il ragazzo incredibilmente coatto con sulla maglietta un Rottweiler, gli occhiali da sole anche se a giudicare dalla luce sembra una giornata grigia e che neanche ci augura buone feste ma solo buon lunedì, be’, è un mistero che merita di essere approfondito.

28. Claudio Marchisio nel Paese delle Meraviglie

Claudio Marchisio è un ottimo centrocampista (anche se il suo minutaggio negli ultimi tempi scarseggia) e un grandissimo instagramers. Arriverà il giorno in cui dovremmo chiederci in quale dei due mestieri è riuscito meglio e questa foto di Natale è forse un indizio. Non c’è un mobile che non sia di design in quella specie di veranda spaziale foderata in cui fa così caldo che Marchisio può starsene sdraiato con i piedi scalzi su un divano che sembra un materassino gonfiabile viola, vicino a un tavolino con sopra una composizione artefatta con libri (che sicuramente parlano di design) una lampada da marinaio (ma di design) e dei bicchieri dorati che potrebbero essere anche delle candele (con il design niente è mai quello che sembra). Claudio, così ci uccidi però.

27. Il senso dell’eleganza di Luis Alberto

Spero che in uno di quei pacchi sotto l’albero ci sia almeno un paio di pantaloni normali che Luis Alberto può indossare al posto di una tuta. Una tuta, anche se elegante e grigia, sotto la giacca, e una camicia bianca che sbuca fuori come un cameriere che ha appena finito il turno. E stiamo parlando di una delle rivelazioni del nostro campionato! In compenso, 2mila punti natale per moglie incinta+figlia sorridente, tra le più belle di questi auguri.

26. Kurzawa non ci augura buon natale

Anzi, imbruttisce tutti i suoi followers con l’aria di chi sta per droppare il miglior disco trap natalizio di sempre.

25. Mauro Icardi mai di magra

Maurito sa come conquistare l’affetto dei suoi followers e più in generale la simpatia del pubblico, ne sprizza proprio a fiumi: per questo, nella notte in cui siamo tutti più buoni, ha pubblicato una instagram story immortalando i due maialetti disossati del suo asado. Un dardo verso il cuore dei vegani e dei puristi della vigilia di magra. Se per la Vigilia Mauro non ha voluto rinunciare all’argentinità di un asado, chissà se per il pranzo di Natale Wanda ha preparato le empanadas. A casa Icardi erano invitati Vecino e anche Borja Valero, l’unico che ha avuto lo scrupolo di rispettare l’etichetta indossando qualcosa di rosso. E che, conoscendone il buon gusto, forse ha regalato agli Icardi un set di flut giusti in cui bere le bollicine.

24. Il fantasma del natale passato di Leonardo Bonucci

Nessuno su questo pianeta ha passato un natale peggiore di Bonucci. Questa foto lo ritrae la mattina di natale, svegliatosi da poco dopo una notte d’inferno in cui è passato a trovarlo il fantasma dei natali passati, cioè Gian Piero Ventura. Una cazzo di notte da incubo con Bonucci a braccetto di Ventura a ripercorrere tutta la sua vita, prima all’Inter, poi al Bari, poi alla Juve, cercando di capire che cosa ha sbagliato, quand’è che le cose hanno cominciato ad andare storte. Il momento in cui ha venduto l’anima al diavolo per diventare il difensore più forte d’Italia e mandare in malora Ranocchia. In questa foto è sereno, ha deciso di affrontare il mondo che gli crolla attorno con fiducia incrollabile. Sotto la foto le persone lo insultano senza darsi pace, persino il giorno di natale. Lasciatelo vivere.

23. Lucas Digne nel bel mezzo del nulla

Lucas Digne è abbastanza restio a instagrammare scatti del suo quotidiano fuori dal campo, come se non volesse regalare troppe coordinate per orientarci nel suo mondo: per augurarci buon Natale, coerentemente, ha scelto l’istantanea del nulla, un abbraccio nell’abisso del Vuoto. Per quanto ne sappiamo potrebbe essere appena atterrato nel mezzo del deserto dopo aver sorvolato Baghdad sul suo tappeto volante per godersi l’alba, o semplicemente essere nel soggiorno di casa sua, nel Sottosopra, in via Valle delle Ombre. O magari quello è il margine dove finisce la Terra Piatta.

22. Cosa succede in casa Zielinski

Cose quanto meno strane in questa foto di natale di Piotr Zielinski:

- Sono tutti scalzi.

- Ci sono due alberi di natale.

- No aspetta un secondo, gli alberi sono quattro se contiamo le punte.

- Lui è l’altro tizio nella foto sono vestiti uguali.

- Se non fosse per quella GIGANTESCA ZIP DEI PANTALONI DI ZIELINSKI.

- Perché c’è una patta dei pantaloni così grossa e in bella mostra?!

- Uno dei due cani ha un maglione rosso, quello in braccio forse è morto.

- O mio dio quella zip dei pantaloni. Dai.

- Dovremmo anche parlare della pavimentazione a un certo punto.

- Ma è impossibile farlo con quella zip nella foto. Quella zip.

21. La vita virtuale di Robert Lewandowski

Eccoci qui, come ogni anno nella solita rappresentazione teatrale del natale lewandowski. Come ogni anno c’è tutto: la moglie virtuale, proiettata da un tablet come in Blade Runner. Un bambolotto che interpreterebbe la figlia. Un albero di natale virtuale, acquistato dallo stesso tablet. Alle sue spalle le pareti di legno di una baita su Alpha Centauri. In primo piano Lewandowski, col suo sorriso da replicante pazzo, che da anni non si fa scrupoli a ingannare il mondo sulla sua vera natura.

20. Wojciech Szczęsny è sempre una delle persone più simpatiche in Serie A

Szczesny ha sempre faccia di uno che sta organizzando uno scherzo enorme, pazzesco, che gli è quasi sfuggito di mano in modo drammatico, ma lui si diverte un mondo e sa che ne uscirà pulito e qualcun altro verrà punito al posto suo. Questo è il motivo per cui ogni tifoseria lo ama solo quando sta dalla sua parte, perché sa che è impermeabile a ogni emozione e inoltre è dotato di un senso dell’umorismo notevole. Ditemi voi se questa foto con le lucine che brillano non la vorreste aver scattata voi con la vostra moglie.

19. Adrien Rabiot che trolla Mbappé

Per chi non lo sapesse, qualche settimana fa delle tartarughe ninja sono entrate in campo per festeggiare un gol insieme a Kylian Mbappé. Comunque la pensiate, questo è il nostro mondo nel 2017. Rabiot è riuscito in qualche modo a dare un seguito a quest’assurdità e mentre è in vacanza alle Maldive ha incrociato una tartaruga ninja e si è fatto una foto con lei trollando Mbappé. Buona ironia, ma gli auguri di natale in costume fanno universalmente schifo.

18. Luis Figo è uno status symbol

Luis Figo ci tiene a farci sapere che si tratta bene. Quel caviale sembra avere più personalità della casa di Bernardeschi (che vedrete più avanti).

17. Philippe Coutinho 2.0

La vita di Coutinho a distanza di un anno non è cambiata per niente, pur essendo cambiata un sacco. In estate c’è stata una lunga trattativa che sembrava portarlo al Barcellona, poi non se n’è fatto nulla, ma attenzione: dentro Coutinho deve essere scattato qualche interruttore, di certo quello della consapevolezza. Perciò da una foto quasi dimessa, popolare nel senso più proletario (è il numero 12), si è passati alla scintillanza glam di un abito da elfi di Babbo Natale premeditato almeno quanto la scelta della montatura degli occhiali o le luci perfette. Il distaccamento dalla realtà comincia così, dalle piccole cose.

16. Manolo Gabbiadini

Il video di Gabbiadini sembra il video di un ostaggio costretto a fare gli auguri di natale - e di un “grandissimo anno nuovo” - ai suoi tifosi. Qualcuno lo liberi.

15. Il video di auguri del Milan

Ecco cosa hanno fatto in ritiro prima della partita con l’Atalanta.

14. Aubameyang Re degli Abissi

Davvero dobbiamo aggiungere qualche parola?

13. La ripopolazione del mondo di Roberto Carlos procede bene

Magari in questa foto non sono tutti figli di Roberto Carlos, ma forse vi interessa sapere comunque che Roberto Carlos ha 9 figli.

12. L’opulenza di André-Pierre Gignac

“El bomboro”, come lo chiamano in Messico, ha passato l’ultima settimana su Twitter a bullarsi della recente vittoria della LigaMX coi suoi Tigres e a trollare i cugini dei Monterrey Rayados, ai quali, dalla Florida in cui si trova in vacanza, ha inviato una foto di quattro pinguini (sono soprannominati così quelli del Monterrey) augurandogli buona fortuna in vista della finale di Copa de México (che poi, però, hanno vinto).

Quindi sappiamo che Gignac è in Florida, il posto perfetto per passare un Natale che somigli alla vita recente di Gignac: esotico e caldo, un luogo in cui puoi passeggiare in mezzo all’opulenza WASP con una collana di lucine intorno al collo e un paio di shorts con la dentatura di uno squalo sulla patta senza provare vergogna, come se galleggiassi in una dimensione tutta tua.

11. Fernando Muslera scontornato

Ogni dettaglio di questa istantanea conferma l’ipotesi che Fernando Muslera non si sia mai fatto scattare questa foto, che è al contrario il lavoro (non particolarmente ben riuscito) di un fotomontaggista alle prime esperienze. L’angolo di casa completamente spoglio in cui è stato fatto l’albero è decisamente l’angolo di un set; la scelta dei colori degli addobbi è un tributo a tutti i tifosi uruguayani, e in parte anche a quelli della Lazio; nessuno proietta ombre sui muri; ma soprattutto, cani con la testa da pallina da tennis e senza orecchie come quello nell’angolo a sinistra in fondo, maddai, mica esistono sul serio.

10. È Messi che fa i regali a Babbo Natale, non il contrario

Molto probabilmente il Babbo Natale in questa foto con tutta la famiglia Messi è un attore. Oppure...

9. Christian Pulisic chiede se qualcuno può portargli il cane per stare con lui per il santo natale

Questi non sono i veri auguri di natale del prodigio USA Christian Pulisic, che in realtà sono questi: cioè una banale foto a Disneyland, sebbene con una famiglia davvero molto interessante e ricca di facce buffe. Pulisic però ci ha regalato una delle più belle storia di questo natale. Con le feste che si avvicinano il calore verso i proprio cari aumenta e si sente il bisogno fisico di loro, per questo Pulisic ha lanciato su internet un appello disperato affinché qualcuno gli portasse il suo cane da Washington per trascorrere il natale con lui. Anche se non è chiaro perché non si fosse organizzato prima, due sconosciuti si caricano il cane di Pulisic in macchina - che, tra l’altro, è adorabile, uno di quei cani al tempo stesso autenticamente carini ma carini anche in senso ironico - e glielo portano davvero. Eccovi quindi un altro motivo per adorare Pulisic.

8. Patrick Cutrone esattamente come ce lo saremmo aspettato

Patrick Cutrone è il classico centravanti sgobbone che tutta Italia adora. Incarnazione di un calcio umile, pane e salame, fatto di corse estenuanti in pressing e gol violenti e sgraziati sulla riga di porta. Questi auguri di natale incorniciano il mondo PatrickCutrone esattamente come ce lo saremmo aspettato: un pranzo frugale, consumato su un tavolo piccolo coperto da una brutta incerata presa da Risparmio Casa, lattine di Coca-Cola, bicchieri bassi da tutti i giorni, ragazzini sovrappeso, signore affabili che sembrano “tu madre”, tovaglioli di carta neanche distribuiti - ognuno prende il suo. Nessun vezzo, neanche a natale. Nei piatti non c’è spazio per l’opulenza: fettine panate, broccoli con un filo d’olio a crudo, TRAMEZZINI. Alla grande.

7. Kimpembé gira un video trap

Kimpembé non sa neanche cos’è il natale. Non ha ancora capito perché gli hanno dato questi giorni di vacanza ma lui ne ha approfittato per ficcarsi dentro una foto stock dei tropici, bello tonico e rilassato. Occhiali da sole, calzoncini dei Cavs, un pallone preso da un’altra foto stock. YOLO.

6. Dandy Matteo Ardemagni

L’Instagram di Matteo Ardemagni è uno dei migliori del calcio italiano. Gabriele D’Annunzio aspirava di trasformare sé stesso in un’opera d’arte e niente mi toglie dalla testa che se fosse vivo oggi sarebbe Ardemagni e non quella specie di demone calvo vestito da pinguino. Ardemagni ha trasformato sé stesso in un’opera d’arte allucinante, che rompe ogni canone estetico. Sembra il cosplayer del concetto stesso di kitsch. Spesso associamo i coatti a un’attitudine conformista, ma è l’esatto contrario: Ardemagni è un esteta, un dandy.

Per augurarci un sereno natale stavolta si è seduto su una sedia rifinita in oro, con tono dimesso, stando in pizzo al bracciolo con le gambe incrociate. La testa bassa, riflessiva. Nessun maglione a trame intrecciate ma una maglia di Givenchy nera buona tutto l’anno se vivi nel pianeta di Ardemagni, che è un’immensa pista di Spazio 900. Lo schienale della sedia mima il retro della sua maglia. Non la maglia con cui gioca ora, cioè quella dell’Avellino, ma la maglia della Nazionale coatti. Sotto l’albero c’è un pacco gigante dorato di Luis Vuitton: è il suo outfit per capodanno. Nella didascalia augura buon natale non solo agli amici, ma anche ai nemici. Buon natale anche a te, vecchio pazzo.

5. La meta-foto di Roberto Gagliardini

Gagliardini è stato fotografato da una macchina maledetta che lo ha imprigionato dentro una fotografia. Ora Gagliardini è condannato a un’esistenza da foto di natale. Chissà se i tifosi dell’Inter lo rimpiangeranno o se il cuore è diventato duro proprio a tutti, anche a natale.

4. Federico Bernardeschi

Dov’è Bernardeschi? Dov’è la sua famiglia - a parte i due bulldog? Chi ci dice che effettivamente Bernardeschi cenerà in famiglia e che quella tavolata non è solo una messa in scena? E poi dove sta? È una casa quella? Con i faretti, le travi, la scenografia imperiale e un enorme condizionatore? Troppo brutto per essere un ristorante, troppo assurda per essere una casa. Dove sei Federico?

3. Coman + Alaba

La ricercatezza estetica di Coman e Alaba è quasi sfacciata. Fate caso innanzitutto alla grana fotografica, che rimanda ai primi anni ‘90, cioè all’epoca d’oro del natale. L’epoca di Mamma ho perso l’aereo, una poltrona per due, Bill Clinton, George Michael. È una patina che trasmette immediatamente benessere senza tempo, edonismo capitalista, Donald Trump da giovane, i video dei rapper con le catene grosse. Poi provate a fare caso alla quantità di rosso che hanno intorno: Coman e Alaba sono dei professionisti del natale e hanno ricreato un ambiente posticcio pur di inondare la loro foto di rosso. Il rimando alle loggia nera di Twin Peaks - le tende rosse, il pavimento a scacchi - è sottile ma abbastanza presente da inserire una vena inquietante in questa foto solo apparentemente rassicurante.

2. La famiglia Rosi

Osservando questi auguri di Natale scoprirete che lo stile di gioco di molti calciatori è simile al modo in cui festeggiano il Natale. Sicuramente è il caso di Rosi che il 25 dicembre si reca con la sua numerosa e sorridente famiglia al “Tanto pè magnà” ristorante di Roma. Tutti i personaggi della famiglia Rosi sembrano interessanti e ci piacerebbe conoscerli, compresa la ragazza che fa gesti swag con le mani. Ma che Rosi è un bravo ragazzo a cui volere bene, ve lo abbiamo già detto.

1. Alexis e i suoi cani (cioè la più bella famiglia del mondo occidentale)

L’amore di Alexis Sanchez per i suoi cani non ha confini. Va oltre il rapporto più morboso che può avere un essere umano per il cane, e lo dice uno che si fa leccare le orecchie tutte le mattine. Ma per Alexis sembra che i cani siano davvero l’unica famiglia che gli interessa avere. Se fossimo sospettosi potremmo pensare che Alexis in realtà è un cane che per qualche magia è entrato nel corpo di un essere umano che poi è diventato calciatore - c’era un film in cui le coscienze di un cane e quella di un uomo si scambiavano i corpi, ma non ricordo il titolo. Che in origine Alexis Sanchez fosse un labrador spiegherebbe, oltre alla quantità di foto con i suoi due cani, che in realtà sarebbero i suoi due fratelli, anche l’agilità nel dribbling e in generale l’energia con cui gioca, l’energia di un cane a cui Wenger ha appena tolto il guinzaglio dopo mezz’ora di macchina per arrivare al parco.

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