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Chi sono i 49 candidati alla panchina del Napoli
15 giu 2023
15 giu 2023
Il presidente De Laurentiis ha parlato di una lista, di cui noi siamo entrati in possesso.
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La settimana scorsa il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha dichiarato che «la lista da 22 era diventata di 49, bisogna verificarne la disponibilità e se sono adatti a questa linea di attacco e difesa alta, è un discorso che richiede tempo e bisogna capirne il carattere e se sono inseribili in una cultura partenopea». La lista a cui fa riferimento ADL è quella dei papabili prossimi allenatori della sua squadra dopo l’addio di Luciano Spalletti, lista che trovate di seguito grazie a una fonte anonima di cui non possiamo rivelare l’identità. 1. Paulo SousaPaulo Sousa e Aurelio De Laurentiis si sono incontrati a cena a Roma, forse per parlare di cucina romana (carbonara? amatriciana?) ma più probabilmente del futuro allenatore del Napoli. È stato un incontro non annunciato, ma poi non così segreto. Sousa, pare, abbia fatto una buona impressione, ma poi sono usciti fuori due problemi. Il primo è che il tecnico portoghese non fa il 4-3-3, zero: ma ti pare? Il fatto è che questo modulo è ormai entrato nei geni del Napoli, come se fosse una seconda pelle. Il secondo motivo è che per liberarlo De Laurentiis dovrebbe pagare una clausola entro il 20 giugno e soprattutto rompere quel patto implicito - implicito con se stesso - che non si rubano allenatori altrui. 2. José MourinhoSuggestione più che possibilità. L’allenatore più distante da Spalletti - con cui i rapporti non sono proprio idilliaci - da un punto di vista delle idee, ma anche uno dei pochi che potrebbe addirittura fare meglio come comunicatore. Mourinho che trascina dalla sua parte una città e una tifoseria calorosa come quella di Napoli, che arringa un popolo in cerca di riscatto, ma anche l’unico allenatore in grado di far vincere le coppe europee alle squadre italiane. Pensateci, potrebbe essere l’inizio di un ciclo vincente oppure di una vera rivoluzione popolare: in ogni caso ci sembra un win-win. 3. Gabriele SalvatoresVabbè avete capito: un grande regista alla regia del Napoli del presidente De Laurentiis.4. Gennaro GattusoGennaro Gattuso, stranamente, è stato uno degli allenatori citati in una delle ultime interviste di Luciano Spalletti, che ha ricordato la Coppa Italia vinta sotto la sua gestione. E se fosse stato un indizio? Alla fine Spalletti parlava con ogni probabilità già sapendo che se ne sarebbe andato, e magari è stato lui stesso a mettere nella testa di De Laurentiis certe idee. Siamo pronti per il ritorno di un Napoli pane e salame, tutto pacche sulle spalle, urlacci e “CHUCKY!” a squarciare il brusio dello stadio? Forse no, ma non siamo noi che decidiamo.5. Roberto De ZerbiSarebbe una bella sfida dopo la grande stagione col Brighton. Provare a bissare il successo di Spalletti, provare a fare meglio in Champions (il che significa almeno una semifinale), provare a trasformare Kvaratkshelia in Johann Cruyff. Ma, detto fra di noi, chi glielo fa fare? In fondo anche a Brighton c’è il mare (ok, certo, non è la stessa cosa…).6. Gian Piero Ventura Difficile ricordarselo oggi, ma il primo allenatore del Napoli di De Laurentiis è stato proprio Ventura, forse è arrivato il momento di ripartire da capo. 7. Sé stessoFinalmente.8. Rudi GarciaAllenatore di giorno, autore neomelodico di sera, Rudi Garcia ha quel tipo di anima latina che ben si sposa con lo spirito artistico e ribelle della città.

9. Frank LampardIl suo ritorno al Chelsea, qualche mese fa, è stato catastrofico, peggio anche di quanto ci si poteva immaginare. Le sue credenziali sono quindi sotto lo zero, forse peggiori di quelle di tutti gli altri nomi in questa lista. Perché chiamarlo allora? Per un afflato caritatevole che a De Laurentiis non manca, quelle mosse che - se riescono - ti fanno sembrare un presidente illuminato, un uomo che vede oltre l’orizzonte delle possibilità.10. Ettore MessinaPochi italiani hanno la credibilità di Ettore Messina, uomo non solo di basket, ma di sport nella sua accezione più profonda del termine. Uno che ha vinto tutto, più volte, che ha lavorato con i Lakers di Kobe Bryant e i San Antonio Spurs di Popovich, che è temuto e rispettato da tutti. Un allenatore è solo la somma delle sue conoscenze tattiche o c’è di più? Si dice che Berlusconi volesse portare Julio Velasco sulla panchina del Milan. De Laurentiis potrebbe prendere spunto dal presidente dei presidenti e fare la stessa cosa con Ettore Messina. Sarebbe un bell’esperimento. 11. Zlatan IbrahimovicHa sfiorato il suo arrivo a Napoli da calciatore, ma da allenatore sarebbe ancora meglio.12. Ruben AmorimRuben Amorim è uno dei tecnici più desiderati d’Europa e pare abbia già rifiutato un’offerta del Chelsea. Viene da tre stagioni entusiasmanti allo Sporting Clube in cui, a parte il ritorno alla vittoria del titolo dopo 19 anni, ha avuto un ruolo decisivo nella ricostruzione sportiva e in parte anche finanziaria della squadra portoghese, che fino a quel momento navigava in cattive acque. Al Napoli verrebbe catapultato in una situazione completamente diversa, quasi opposta, ma insomma il calcio è fatto per stupirci. 13. L’orso CiroAurelio De Laurentiis è di quei presidenti che, anche se non lo dicono, lasciano intendere l’idea che l’allenatore alla fine sia una figura inutile in una squadra. Che basta avere i giocatori giusti, il presidente giusto, qualcuno che guida il pullman e organizza le trasferte per vincere. Da questo punto di vista l’opzione Orso Ciro sarebbe perfetta: lo metti lì, ogni tanto gli schiacci il pancino e lui dice tipo “Mi piace la pizza”, “U’ baba”, “Per me Raspadori è un centravanti”. Stampa e tifosi in delirio. Tra l’altro ci vuole coraggio per parlare male a un allenatore fatto di peluche.

Se siete giovani abbastanza da non ricordare questa pubblicità.

Cosa può andare storto? Si scaricano le pile. 14. Max AllegriQuale sarebbe la vittoria definitiva sulla Juventus dopo uno Scudetto dominato, due vittorie in stagione di cui una in casa per 5-1, mettiamoci anche la penalizzazione, ecco, dicevo, quale sarebbe la vittoria definitiva sulla Juventus se non prendersi uno degli allenatori più vincenti della storia bianconera? Invertire, insomma, la direzione del saccheggiamento, la chiameremo “l’asse Higuain”. Certo, pensare adesso ad Allegri come “uno degli allenatori più vincenti della storia bianconera” è difficile, ma il calcio si compone anche di momenti, di simboli. Il tecnico livornese ha costruito la sua reputazione arrivando a Torino dopo una gestione ossessiva e emotivamente drenante, perché a Napoli non potrebbe fare lo stesso? Sarebbe una vittoria per lui, che diventerebbe il villain definitivo del calcio italiano, ma anche forse per il Sud intero. 15. Diego Armando Maradona JrSolo per la perfetta circolarità di Diego Armando Maradona Jr che allena al Diego Armando Maradona. 16. Zinedine ZidaneIeri Zidane era a Capri. Magari potete pensare che fosse lì per il mare, i paesaggi, la bella vita, ma nel calcio - lo sappiamo - non va mai così. E se a Capri ci è andato per un incontro segreto con De Laurentiis? Per sondare il terreno della sua nuova vita: villa a Capri e poi dritto in elicottero a Castelvolturno: quanto ci vorrà? Zidane è il più imperscrutabile tra i grandi allenatori, uno che non sembra farsi muovere dai soldi, dalle sfide, dai migliori club. Il Napoli, al contrario, potrebbe convincerlo con la qualità della vita, il calore del pubblico, la possibilità di avere mano libera su tutto. 17. Christophe GaltierQuello che, pare, alla fine la spunterà. Fa il 4-3-3, viene da una difficile esperienza al PSG, per informazioni più esaustive magari ripassate più avanti. 18. Una complessa intelligenza artificiale programmata a Castel Volturno con l’idea di creare l’allenatore perfetto nella fusione tra Klopp e GuardiolaPotrebbe uscire fuori l’allenatore perfetto o una cosa tipo versione sbagliata di Frankenstein, un allenatore confuso in campo e che in conferenza stampa fa i complimenti a tutti prima e poi ci litiga. Comunque due versioni di allenatori che vedremmo volentieri in Italia. 19. Claudio RanieriLa soluzione per chi crede nella forza dello status quo, per i nostalgici dell’ancién regime. Alla fine anche Spalletti sembrava una scelta conservatrice e ha funzionato, in un momento in cui De Laurentiis sembra molto incline alle scelte conservatrici. Claudio Ranieri è tirato a lucido dall’incredibile promozione del Cagliari, avrebbe una squadra che ha già il pilota automatico, c’è davvero qualcosa che può andare storto? Ci sarebbe anche la variabile narrazione da considerare: all’inizio della sua carriera da allenatore, tra la fine degli anni ‘80 e gli inizi degli anni ‘90, dopo il Cagliari, Claudio Ranieri andò ad allenare proprio il Napoli.20. Tommaso StaraceAd ogni partita Tommaso Starace entra in campo con in mano la sua enorme moka, si siede in panchina, e si versa il caffè in una tazzina, sorseggiandolo durante la partita. Siamo nel momento in cui il brand Napoli - intesa come città e immaginario, oltre che la squadra - è al suo massimo splendore e non ci viene in mente un modo più efficace di sfruttarlo di questo. Aurelio senti a noi.21. Sarina Wiegman Nel 2023 è arrivato il momento di abbattere il tabù della rigida distinzione tra uomini e donne, e se gli allenatori possono allenare le squadre femminili perché un’allenatrice non potrebbe allenare una squadra maschile? Sarina Wiegman ha vinto due europei con due Nazionali diverse, un campionato olandese, ha il carisma per portare tutto il mondo del calcio maschile a fare un salto in avanti di almeno 50 anni.22. LiberatoSa già i nomi e il numero di tutti i giocatori della rosa:

23. Alberto AquilaniTutti ne parlano come di un fenomeno, che la Fiorentina lo avesse già incoronato come successore nel caso in cui Vincenzo Italiano avesse deciso di partire alla volta di Napoli. Poi alla fine l’allenatore siciliano è rimasto a Firenze, Aquilani ha perso la finale Scudetto Primavera con la sua Fiorentina e nessuno ha pensato alla possibilità più suggestiva di tutte. Sarebbe un rischio troppo grande, forse, ma la percezione da fuori è che il Napoli abbia raggiunto il massimo del suo potenziale. E cosa insegnano nei momenti in cui alzare l’asticella sembra impossibile? Think outside the box.24. Roberto ManciniAllenatore della Nazionale e contemporaneamente allenatore del Napoli: è così che si diventa l’uomo più felice d’Italia. Con uno staff di cinquanta persone, ma che dico, con un Ministero fatto ad hoc - Ministero del Made in Napoli - Roberto Mancini potrebbe fondere le due squadre fino a farne una sola, nazionalizzando Osimhen e Kvaratskhelia e andando a prendersi tutto quello che è suo: Champions League ed Europeo 2024 (se ci qualifichiamo). 25. Walter MazzarriGif di Mazzarri che si indica l’orologio. 26. Un triumvirato composto da Lavezzi, Cavani e HamsikRecentemente Hamsik ha dato l’addio al calcio, Lavezzi è felicemente pensionato da qualche anno. L’abbiamo visto nel giorno della premiazione al Diego Armando Maradona: era tra i più contenti e soprattutto cercati dai tifosi. Cavani è ancora un calciatore del Valencia, ma insomma, quanto sarebbe difficile liberarsi per fare l’allenatore-vice Osimhen?

Da calciatori a Napoli hanno forse vinto meno di quanto meritavano, ma sicuramente si sono ritagliati un posto speciale nel cuore dei tifosi. Si meritano allora di provarci in un’altra veste. 27. Ralf RangnickGegenpressing e caos organizzato a Napoli, il Maradona che prende fuoco sotto i piedi dei calciatori. Magari al posto della Red Bull ci mettiamo la “limonata a cosce aperte”. 28. André Villas BoasIl più giovane allenatore a vincere una Coppa Europea, anche se oggi sembra preferire il rally. Qual è, se non Napoli, la città in cui può ritrovare la passione per il calcio? Certo, dopo le dimissioni dall’Olympique Marsiglia aveva dichiarato: «Nemmeno nei miei incubi mi sono ritrovato in una situazione simile».29. Cristiano GiuntoliUn modo per convincerlo a restare, dargli ancora più potere, il primo caso di DS-allenatore, magari va bene, perché nessuno ci ha ancora pensato?30. Democracia NapoletanaLa grande tradizione della repubblica partenopea torna 224 anni dopo sotto forma di gestione democratica e autogestita del Napoli. Adesso ditemi che non vorreste vedere questa storia scorrere sotto i vostri occhi. 31. Gianluca GravaAvrebbe tutto un suo senso romantico: l’uomo presente dalla Serie C alla Serie A; la prima bandiera costruita al Napoli da De Laurentiis.32. Rafa BenitezRafa Benitez è uno dei primi nomi fatti dalla stampa. Profilo internazionale, un passato agrodolce a Napoli, sarebbe una minestra riscaldata e le minestre riscaldate non sono così male come dicono. Il suo nome, però, ha avuto le reazioni più fredde, tanto che a un certo punto se ne è iniziato a parlare come direttore tecnico. Fa il 4-3-3, ma probabilmente non basta. 33. Vincenzo MontellaNon ve l’aspettavate, il nome di questo uomo estremamente sorridente. Però, che ci crediate o no, Montella un tempo era considerato persino un allenatore tatticamente all’avanguardia. In fondo è ancora giovane, no?34. Dries MertensIl grande ritorno, magari come allenatore-giocatore. Lasciateci sognare dai.35. Marcelo GallardoUn allenatore argentino a Napoli, sapete già tutti i motivi, starebbe benissimo e anzi è strano che non ci sia ancora stato. Gallardo è semplicemente il miglior allenatore argentino vivente, se non consideriamo Scaloni a livello di club.36. Zdenek ZemanZdenek Zeman ha allenato il Napoli agli inizi degli anni 2000, per sole sei partite, e forse meriterebbe una seconda chance, con tutta la sua retorica antagonista, il vento del nord, l’opposizione al potere che si abbina perfettamente alla narrazione intorno alla squadra.37. Samuele Spalletti Figlio di Luciano, definito dal padre “sensibile bestione”, è avvocato di fama. Cosa ci sarebbe di più italiano del padre che lascia il posto di lavoro al figlio? Ovviamente un padre che lascia il posto di lavoro al figlio e quel figlio è un avvocato, il lavoro preferito dagli italiani. 38. Crescenzio SepeCardinale, arcivescovo emerito di Napoli, prelato che si occupa dello scioglimento del sangue di San Gennaro e di benedire il ritiro del Napoli (di cui è tifoso). Non è chiaro se, qualora dovesse diventare Papa, ci sarebbe un conflitto di interessi con il suo ruolo in panchina (per noi no, ma bisognerà consultare un esperto di diritto canonico in caso). 39. Paolo Sorrentino “Kvara, non ti disunire”.40. Julian NagelsmannNagelsmann in overboard tra le viuzze dei quartieri spagnoli, mentre le signore lo incitano dalle finestre: dove si firma?

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