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Calcio Cosimo Rubino 26 agosto 2019 5'

5 giocatori da non prendere per nessuna ragione al Fantacalcio

Perché l’obiettivo del Fantacalcio non è vincere, ma preservare la salute mentale.

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Questo è l’ennesimo articolo in cui vi diciamo che il fantacalcio non si gioca per vincere. Poco tempo fa vi abbiamo consigliato sette feticci con cui condividere i fugaci momenti di felicità della vostra prossima stagione fantacalcistica, adesso è arrivato il momento di guardare l’altro lato della medaglia. Se è ormai appurato che le delusioni sono la parte preponderante dell’esperienza fantacalcio, vale comunque la pena di provare ad arginare il più possibile i danni e soprattutto di capire per chi si è disposti a soffrire. Dalle scelte effettuate in fase d’asta, infatti, deriverà non solo la quantità di dolore che vi procurerà il fantacalcio ma soprattutto la sua qualità. Perché non è la stessa cosa perdere a causa del 5 in pagella di un centrocampista freak che vi sembrava una grande scommessa e perdere per colpa dell’ennesima ammonizione di quell’attaccante svogliato che sembra sempre in procinto di riscattarsi a suon di gol.

 

Sono giocatori che magari troveranno anche il loro riscatto in questo campionato: molti di loro hanno un talento innegabile e qui nessuno ha la sfera di cristallo, ma la possibilità che falliscano di nuovo esiste, e potrebbe farvi andare fuori di testa proprio perché lo sapevate.

 

Dato che, lo ripeto per l’ennesima volta, il primo obiettivo del fantacalcio non è vincere ma mantenere la salute mentale, eccovi una lista di sirene al cui canto non dovete assolutamente cedere, se non volete impazzire per tutta la stagione.

 

Antonio Candreva - Inter

Probabilità di disastro: 87%

Tipo di fastidio: giocatore in fase decadente di carriera con l’anno di nascita come numero di maglia.

 

Vi diranno che è l’esterno perfetto per il 3-5-2 di Conte, che il tecnico salentino stravede per lui dai tempi della Nazionale e che probabilmente, dopo un buon precampionato, inizierà la stagione da titolare. Quello che non vi diranno è che nelle ultime due stagioni di Serie A Candreva ha segnato un gol in 54 presenze, nelle quali ha tirato verso la porta 94 volte. Il suo calcio si è involuto nella direzione di un algoritmo fallato destinato a ricercare continuamente soluzioni velleitarie e controintuitive, che sembrano scelte appositamente per farvi impazzire. Metteteci pure che il suo competitor nel ruolo ha nove anni in meno e caratteristiche tecniche altrettanto adatte al gioco di Conte e che il mercato in entrata dell’Inter per il ruolo di esterno destro potrebbe non essere chiuso. Risparmiatevi questo supplizio.

 

 

Mattia Destro - Bologna

Probabilità di disastro: 92%

Tipo di fastidio: emicrania lancinante al primo giorno di lavoro dopo le ferie.

 

Mattia Destro è uno degli esponenti principe di quella categoria di giocatori che sembrano fatti apposta per far impazzire i fantallenatori troppo ottimisti in fase d’asta, e cioè gli attaccanti che sembrano sempre sul punto di risorgere ma che poi alla fine non risorgono mai. Qual è l’ultima immagine di Destro che vi ricordate? Probabilmente nessuna. La mia invece è la sua esultanza dopo l’importantissimo gol allo scadere contro il Sassuolo lo scorso marzo, la corsa matta per esultare sotto la curva Andrea Costa, culminata con il risentimento muscolare che lo ha poi tenuto in infermeria per circa tre settimane. Nel post-partita Mihajlovic aveva commentato l’accaduto con la sua classica ironia sprezzante: «Non scattava da tre anni». Lo strano feeling con il tecnico serbo, che nella scorsa stagione gli ha concesso spazio dopo l’epurazione subita nella gestione Inzaghi, sta dando un’aura di fiducia assolutamente ingiustificata alla stagione di Destro. Per fortuna ci ha pensato lui, in un’intervista rilasciata a Sky Sport a rimettere le cose in chiaro: «Ormai mi conoscete, io sono quello che vedete, sono sempre me stesso».

Samir - Udinese

Probabilità di disastro: 80%

Tipo di fastidio: Equitalia.

 

All’estremo opposto degli attaccanti in attesa di resurrezione ci sono i difensori inadeguati. Che una fantarosa completa debba contenere difensori sicuri del posto da titolare, anche a costo di pescare fra le squadre della parte bassa della classifica, è cosa certa. Ma c’è una soglia che non bisogna superare per nessuna ragione e questa è la Soglia Samir. Il difensore dell’Udinese è il più forte di questa categoria di difensori pronti a far naufragare la vostra squadra ogni domenica, con una costanza incredibile. Samir, al contrario degli attaccanti in attesa di resurrezione, non dà mai la sensazione di essere indolente, non sembra godere nel boicottare la vostra felicità, solamente il suo massimo sforzo spesso non basta ad evitare una disattenzione gravissima che manda puntualmente in gol la squadra avversaria. Il CT del Brasile Tite – forse per le sue indiscutibili qualità fisiche, forse perché è un amante del pizzetto disegnato, più probabilmente perché non ha mai visto una partita dell’Udinese – ha appena convocato Samir per le amichevoli contro Colombia e Perù. Vedete di non cascarci anche voi.

 

Patrik Schick - Roma

Probabilità di disastro: 93%

Tipo di fastidio: sabbia nel costume.

 

Le voci di mercato su Patrik Schick si rincorrono ormai da giugno e tuttora non è escluso che da qui al 2 settembre possa lasciare il nostro campionato, con diverse squadre di Bundesliga (si parla di Bayer Leverkusen, Borussia Dortmund, Lipsia e Wolfsburg) che sembrano interessate a lui. Le due stagioni di Schick in giallorosso sono state un concentrato di ballottaggi persi, ingressi in campo oltre il 75esimo e occasioni da titolare fallite miseramente. Tutto ciò condito da fugaci sussulti buoni solo a farvi continuare a sperare, e grandissime prestazioni in nazionale, dove per lunghi tratti Schick sembra ancora il giocatore implacabile dei tempi della Samp. Schick non vi farà provare solo fastidio nel vederlo boicottare il vostro fantacalcio ma anche tristezza per il dissolvimento di un talento che avevamo visto e riconosciuto tutti. Meglio stargli lontano.

Domenico Berardi - Sassuolo 

Probabilità di disastro: 78%
Tipo di fastidio: tortura cinese.

 

Per comprendere appieno il male che potrebbe farvi Domenico Berardi in sede fantacalcistica bisogna scomodare il mondo della fantasia. L’attaccante del Sassuolo da anni ormai ricopre il ruolo di villain principale del fantacalcio italiano, allineandosi su una caratterizzazione da Chaotic evil, ed ovvero, seguendo il manuale del celebre gioco di ruolo Dungeon and Dragons: “Un personaggio senza rispetto per le regole, per le vite delle altre persone, per nulla che non sia il suo profitto, tipicamente egoista e crudele. I personaggi Chaotic evil non lavorano bene in gruppo perché si risentono nel ricevere ordini. Esempi di questo allineamento sono le più alte forme di non-morti, i violenti assassini che uccidono per puro piacere e l’attaccante del Sassuolo Mimmo Berardi”. Ogni singolo gesto che Berardi compie sembra finalizzato a mandare fuori di testa i fantallenatori che lo hanno schierato. Sia le sue scelte sbagliate in campo che la sua rissosità finiscono continuamente con risate sadiche che trascendono l’irrazionalità e raggiungono una dimensione diabolica di lucida follia.

 

Tre dati e un esempio per convincervi a prendere una boccata d’aria fresca quando verrà chiamato durante l’asta. I dati: nelle ultime quattro stagioni di Serie A, Berardi ha segnato 24 gol ed è stato ammonito 29 volte; a 25 anni è stato espulso 6 volte fra i professionisti; ha collezionato 23 giornate di squalifica, 24 se consideriamo che non potrà giocare la prima di campionato perché squalificato.

 

Un esempio su tutti: a Marassi Genoa e Sassuolo giocano il 41esimo minuto di una tranquilla partita ferma sullo 0-0, a metà di una tranquilla stagione per il neroverdi; Ansaldi commette un normalissimo fallo di gioco spingendo Berardi da dietro, lui dopo esser caduto si gira, colpisce il terzino con una violenta tacchettata nel basso ventre, poi scoppia fragorosamente a ridere.

 

 

Non concedetegli il piacere di rovinarvi la vita.

 

 

Tags : Antonio Candrevafantacalciomattia destro

Cosimo Rubino è nato nel 1997, vive a Roma, è laureato in Scienze politiche e Relazioni internazionali.

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