Febbre da Calciomercato vol. 6
Continua il commento live delle trattative più interessanti dell’estate.
Continua il commento live delle trattative più interessanti dell’estate.
Il primo luglio si è aperta la follia estiva del calciomercato. Saranno due mesi di notizie spulciate su giornali unti di crema solare, di giocatori che cambieranno squadra sette volte in un giorno solo. Fino al 31 agosto proveremo a commentare le trattative più interessanti quotidianamente, su articoli che aggiorneremo in diretta anche più volte al giorno: qui il primo volume, qui il secondo, qui il terzo, qui il quarto, qui il quinto. Quindi in spiaggia non scordatevi il tablet.
Benteke, un acquisto “iconico” per il Palace
di Flavio Fusi
[Venerdì 19, pomeriggio]
Alan Pardew has confirmed Christian Benteke is set for Crystal Palace medical: https://t.co/l9hBLVzioE pic.twitter.com/NSMq0soCYX
— Sky Sports Football (@SkyFootball) 19 agosto 2016
Dopo una trattativa durata quasi due mesi, il Crystal Palace è riuscito a chiudere con il Liverpool per l’acquisto di Christian Benteke, reinvestendo immediatamente la cifra incassata dalle cessioni di Bolasiee Jedinak. Appena una stagione fa, con Rodgers ancora sulla panchina dei “Reds”, il Liverpool aveva pagato la clausola rescissoria da 46 milioni di euro inserita nel contratto del belga con l’Aston Villa. Ora il Palace pagherà 37 milioni più una serie di bonus, che potrebbero portare l’ammontare dell’investimento a circa 40 milioni di euro.
Paredew ha dichiarato che il club ha bisogno di “acquisti iconici come quello di Benteke”. Ha inoltre affermato di conoscere bene il giocatore in quanto lo voleva già quando sedeva sulla panchina del Newcastle. Per caratteristiche, Benteke non rappresentava il centravanti ideale per il Liverpool: è un attaccante potente, molto forte di testa ed in grado di fare reparto da solo, ma Klopp preferisce di gran lunga un attaccante più mobile che possa aprire spazi ai compagni e togliere punti di riferimento alla difesa avversaria, piuttosto che un attaccante boa. Così il Benteke visto la scorsa stagione è parso spesso un pesce for d’acqua.
Nonostante non sia riuscito ad inserirsi nel Liverpool, il centravanti belga non ha diminuito di una virgola la sua produzione offensiva rispetto a quando giocava nell’Aston Villa. La sua media gol senza rigori è rimasta praticamente quella di due stagioni fa (0,47 contro 0,49 gol senza rigori per 90 minuti), mentre i suoi tiri (da 3,0 a 3,6) e tiri in porta (da 1,3 a 1,5) per 90 minuti sono persino aumentati. In pratica Benteke è rimasto lo stesso di due stagioni fa, ma non è riuscito ad inserirsi negli schemi di Klopp: più che un flop è stato un acquisto sbagliato.
Tare ha scelto il roccioso Bastos
di Daniele V. Morrone
[venerdì 19, pomeriggio]
Benvenuto #Bastos https://t.co/N4nxvax0iE pic.twitter.com/MhkfPT90v4
— SS Lazio (@OfficialSSLazio) 17 agosto 2016
Le vie del mercato sono infinite soprattutto quando c’è Tare a farlo, le cui uniche certezze sono l’acquisto annuale di un suo connazionale e quello di un centrale roccioso. Forse per il suo passato da prima punta fisica, Tare ha un occhio prediletto per quei centrali che riescono a dominare fisicamente gli avversari e
certamente in questo Bastos con i suoi quasi 190 cm e i muscoli di pietra è proprio perfetto.
Eletto miglior centrale della scorsa Russian Premier League sembrava veramente un tipo di giocatore adatto ad un contesto da Premier League per il modo fisico, aggressivo e senza fronzoli con cui era solito approcciarsi alle partite. Invece è stato scelto dalla Lazio come secondo investimento tra i centrali dopo quello di Wallace dal Braga via Monaco, provando forse ad immaginare in Bastos il braccio armato di un meno mobile e veloce Stefan De Vrij.
Purtroppo è difficile capire quanto sia abile con il pallone Bastos dopo aver passato la stagione nel Rostov arroccato nella propria area con una difesa spesso a 5 in cui il rilancio immediato di tutto quello che si avvicinava all’area era la prima e spesso unica opzione disponibile. Certo sappiamo che ha buone letture sia in anticipo che in copertura e doti atletiche per eseguire le due cose. Un ottimo punto di partenza vista anche l’età vicino al picco della carriera (24 anni), ma forse un po’ troppo poco per non definirlo una scommessa di Tare.
Samp, la ciliegina sulla torta è Dennis Praet
di Flavio Fusi
[Venerdì 19, mattina]
#Ferrero ‘annuncia’ #Praet: “E’ il mio regalo per Giampaolo ed i tifosi della Sampdoria”https://t.co/FIpikqezni pic.twitter.com/p9tV6yFeEM
— calciomercato.it (@calciomercatoit) 19 agosto 2016
La Sampdoria continua ad aumentare la dose di qualità del suo centrocampo: dopo gli acquisti di Djuricic, Torreira e Bruno Fernandes la ciliegina sulla torta di Giampaolo si chiama Dennis Praet. Ennesimo prodotto delle giovanili dell’Anderlecht, con cui ha maturato esperienza anche in Champions League, era da tempo sui radar delle più grandi squadre europee. Come annunciato da Ferrero, la Samp ha ormai concluso l’operazione, approfittando anche di un contratto in scadenza giugno 2017.
A 22 anni ha già alle spalle 181 partite con i bianco-malva, in cui ha segnato 27 reti e servito ben 39 assist. Praet è un elegante centrocampista offensivo a cui piace svariare su tutta la trequarti, tanto che, all’occorrenza, può essere schierato anche da esterno, preferibilmente a sinistra. È probabile che Giampaolo lo utilizzi come vertice alto del 4-3-1-2 e anche se volesse utilizzare un sistema di gioco diverso, difficilmente rinuncerà ad avere (almeno) un uomo tra le linee, visto il numero di trequartisti a disposizione.
Praet ha un gran controllo di palla e pur non essendo particolarmente veloce, la sua agilità gli permette di superare gli avversari in dribbling e di giocare anche nello stretto. Evita comunque di proporre giocate fini a sé stesse, preferendo di gran lunga la concretezza alla leziosità. Sa sacrificarsi anche in difesa, nonostante il fisico: come scriveva Tommaso Giagni, la sua esilità era un’ossessione, ma forse non aveva ancora completato lo sviluppo, tanto che negli ultimi anni è cresciuto sia in altezza (1,81 metri) che a livello muscolare (70 kg).
Ora dovrà dimostrare di essere in grado di imporsi anche in un campionato difficile come la Serie A, ma l’ambiente e il progetto tecnico sembrano calzargli a pennello.
La Redazione de l'Ultimo Uomo è divisa tra Roma e Milano, ed è composta da una dozzina di ragazzi e ragazze che, generalmente parlando, ti vogliono bene.
La partita dei bianconeri è stato un capolavoro di cinismo tattico.
Forse nessuna delle due.
Abbiamo parlato con la giovane centrocampista della Sampdoria.
Un’altra grande prestazione contro il Napoli per uno dei difensori più sottovalutati del campionato.
Una sconfitta che non dovrebbe indurre al catastrofismo.
Contro l’Inter un’altra prestazione deliziosa.