Questa è la prima volta dal 2006 (anche lì finì 2-0) che il Real Madrid non subisce gol nel Clásico in Liga al Bernabeu.
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Questa tattica non ha portato al gol, ma ha creato più pericoli di quanto visto a Napoli. Si è vista lungo tutti i primi 45 minuti, in cui il Barcellona è riuscito a mantenere il possesso ripetutamente nella metà campo avversaria (61,3% di possesso palla) e ha tirato 7 volte (3 in porta)
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Il trend, però, sembra essere quello di una crescita costante, soprattutto a livello di influenza all’interno della squadra. Contro la Real Sociedad e contro il Manchester City aveva realizzato 2 assist, nel Clásico è arrivato invece il primo gol decisivo della sua giovanissima carriera a Madrid. Un gol che ha messo in mostra non solo il suo grande talento tecnico e atletico, ma anche le aspettative che ripongono in lui i compagni.
Come Kroos, che dopo una maestosa pausa di 3 secondi che sembra quasi una citazione di Riquelme lo mette nella condizione di tagliare alle spalle del nuovo entrato, Braithwaite, indicandogli con la mano il movimento da fare prima di dargli in pallone con il tempo giusto.
Un’azione studiata, a detta di Vinícius: «Quel passaggio di Kroos lo facciamo sempre in allenamento, oggi ci è riuscito».