Nell’estate del 1996 la Germania di Oliver Bierhoff e Berti Vogts vince gli Europei, in Giappone viene lanciato il Nintendo 64 e nelle classifiche di mezzo mondo spopola “Freed from desire”, una classica one-hit-wonder firmata Gala Rizzato.
Nello stesso momento, in quell’estate il Wigan si prepara a vincere la quarta divisione ex-aequo con il Fulham. L’Irlanda del Nord guardava Euro ’96 dalla tivù, dopo aver mancato lo spareggio a favore dell’Irlanda per la differenza reti. Infine, Will Grigg calciava i suoi primi palloni tra i sobborghidi Solihull, West Midlands.
A vent’anni di distanza l’Irlanda del Nord disputerà per la prima volta per un Europeo, il Wigan è di nuovo in Championship e la hit di Gala è tornata stranamente in classifica. Will Grigg è diventato capocannoniere della League one.
Peculiarità
Tifoso dell’Aston Villa ma cresciuto nel vivaio del Birmingham City, Grigg s’infortuna gravemente a 15 anni. La rottura della gamba lo costringe a star fermo un anno: quando torna, i Blues hanno deciso di lasciarlo andare.
Si iscrive al Solihull College, dove lo notano i dilettanti dello Stratford Town. La sua carriera ricomincia: il Birmingham lo rivorrebbe indietro, ma lui sceglie il Walsall, esordendo da professionista a 17 anni. La crescita è lenta, ma costante: a 21 anni arriva la prima stagione in doppia cifra (venti reti con il Walsall). Grigg decide di non rinnovare il contratto e tenta il salto con il Brentford. Nonostante la promozione in Championship, però, l’attaccante fallisce miseramente: quattro gol in 34 partite.
Sembra uno di quei giocatori destinati a stagnare nelle serie minori. Anche con la nazionale nord-irlandese le cose non vanno: ha giocato con l’U-19 e l’U-21, ma gli manca un po’ di continuità con i “grandi”. Cinque le presenze all’attivo, ma l’anno al Brentford l’ha escluso dal giro. Finché l’estate 2014 non cambia qualcosa.
A rilanciarlo è Karl Robinson, manager del Milton Keynes Dons. Per intenderci, lo stesso che ha fatto esplodere Dele Alli prima di lasciarlo al Tottenham. I Dons 2014-15 sono un’ottima squadra e il merito sarà anche di Grigg. Robinson ne è innamorato: «L’ho voluto per un anno: penso che s’integrerà bene in questa squadra».
I Dons salgono dalla League One alla Championship grazie a due bomber che li trascinano. Una sera d’agosto il MK Dons travolge lo United per 4-0 in League Cup. Due gol di Grigg, altrettanti per Benik Afobe, che quest’inverno è passato al Bournemouth di Eddie Howe.
Grigg viene nominato MVP di questa gara. E segna di “spalletta” a De Gea.
La carriera di Grigg, invece, prende una piega diversa. Il MK Dons non lo conferma (era in prestito dal Brentford) e arriva il Wigan, che lo preleva la scorsa estate per un milione di sterline. In questa stagione Grigg ha chiuso la stagione è il bomber principe della League One con 25 gol che hanno contribuito a far tornare il Wigan torna in Championship. Si tratta della sua terza promozione consecutiva,e l’Irlanda del Nord richiama il centravanti.
Al centro della pista
Con il Wigan ormai vicinissimo alla promozione, il tifoso dei Latics Sean Kennedy ha messo in rete un video in cui provava un paio di cori per il suo numero 9. Prima Alicia Keys, poi Gala.
«Will Grigg’s on fire, your defence is terrified
Will Grigg’s on fire, your defence is terrified
Will Grigg’s on fire… na-na-na-na…».
Una volta raggiunta la risalita in Championship, il pezzo è circolato velocemente tra i tifosi, che l’hanno adottato e ormai è una hit in Regno Unito. Viene messa in sottofondo nei video che riguardano i gol di Grigg, i tifosi la cantano nelle strade. Si fanno video di un’ora con il coro in loop e persino i compagni di nazionale sono stati “costretti” dalla BBC a cantarla.
Qualcuno ha persino fatto degli edit ben precisi. Personalmente Pingu che balla sulle note di questo coro su Will Grigg è un must.
L’impatto culturale è stato tale che l’account Twitter @WillGriggsFire è arrivato a più di 20mila followers. Sotto il video originale di Gala, si trova la dicitura «Will Grigg brought me here». I tifosi dell’Irlanda del Nord non vedono l’ora di cantarla nella prima gara dell’Europeo a Nizza contro la Polonia. Soprattutto il tifoso-ideatore del coro ha ottenuto un abbonamento gratis per la prossima stagione direttamente da David Sharpe, 25enne (!) presidente del Wigan.
Sarà solo una meteora?
Con il biglietto per la Francia conquistato negli ultimi mesi, Will Grigg ha convinto persino Michael O’Neill, il ct dell’Irlanda del Nord, che durante le qualificazioni a Euro 2016 non l’aveva mai preso in considerazione. Anzi, O’Neill aveva preferito Kyle Lafferty (sette gol nel percorso verso Euro 2016), magari accompagnato da altri interpreti.
Alla prima occasione buona – l’amichevole di venerdì 27 maggio contro la Bielorussia – Grigg ha anche segnato il primo gol in nazionale. A quel punto, la convocazione è diventata inevitabile.
.@NorthernIreland‘s Will Grigg is sent a message from @KennoUTJ – the man behind THAT song. https://t.co/y4IXK44n3F https://t.co/3HC55sk4ch
— Sky Sports Football (@SkyFootball) 25 maggio 2016
Dei 552 giocatori che saranno a Euro 2016, Grigg sarà uno dei pochissimi giocare la rassegna continentale pur giocando in una terza divisione nazionale. Precisamente sono sei (cinque sono dell’Irlanda del Nord, uno del Galles: uno è addirittura di quarta divisione, Roy Carroll), il che vuol dire che questa categoria rappresenta il 1,09% dei giocatori all’Europeo.
Grigg finora ha giocato al massimo in League One e ha appena otto presenze in Nazionale. Di calcio a certi livelli non ne sa praticamente nulla: Euro 2016 sarà l’inizio della sua esplosione o il punto massimo di una carriera spesa nelle serie minori?