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Viva la Bundesliga!
14 ago 2015
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9 domande sulla nuova stagione di campionato tedesco.
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1.Chi si è rinforzata di più?Alfredo Giacobbe Se al posto del partente Schweinsteiger e del lungodegente Ribery prendi due pezzi da novanta come Arturo Vidal e Douglas Costa, davvero non può esserci storia. A ruota metterei il Bayer Leverkusen, che ha rimpolpato tutti i reparti prendendo giocatori giovani, bravi e funzionali al gioco ipercinetico di Schmidt. Il Wolfsburg invece sembra che stia attendendo il Grande Domino di Mercato, quello che l’ufficializzazione del passaggio di Angel Di Maria al PSG potrebbe scatenare, per piazzare il suo colpo. Mauro F. Giorgio Grossissimi colpiingenerale non ce ne sono stati, ma entro la chiusura del mercato i movimenti saranno ancora tanti. Paradossalmente ad essersi rinforzato di più sembrerebbe proprio il club che ne ha meno bisogno, ovvero il Bayern Monaco. Ha saputo fare i conti con la realtà di un Ribery probabilmente in fase declinante e spesso a mezzo servizio (soltanto 15 presenze nella scorsa Bundes, anche se ben spese con le sue 5 reti) e di uno Shweinsteiger decisamente in fase calante dopo il triplete dell’era Heynckes. Sono arrivati, nell’ordine, un pregevolissimo esterno come Douglas Costa e un certo Arturo Vidal. Manca un difensore centrale che dia sicurezza al reparto e che consenta a Guardiola di sviluppare la sua idea di una linea difensiva a tre, senza dover ricorrere ad Alaba.

Cesare Alemanni In un mercato prudente e oculato come quello tedesco acquisti come Douglas Costa e Vidal spostano di molto gli equilibri. Quindi Bayern. Alle sue spalle sono curioso di vedere se alla fine il Wolfsburg riuscirà davvero ad arrivare alla fine del mercato senza perdere nessun pezzo da 90 e, nel caso, come e se reinvestirà i soldi incassati. Mi piace poi il mercato di giovani scommesse di Borussia Monchengladbach e Schalke 04. Mi convince meno quello del Dortmund e mi aspetto ancora qualcosa dall'Hoffenheim che ha appena incassato 40 milioni per Firmino. 2. Quali sono i giocatori più interessanti dell'ultimo mercato?Alfredo Giacobbe Mi aspetto grandi cose da Jonathan Tah, centrale difensivo, capitano della Under 19 tedesca, appena passato dall’Amburgo al Bayer Leverkusen. Se prende posizione è difficile muoverlo per il suo fisico imponente (era alto 193 centimetri già all’età di diciassette anni), bravo nelle letture del gioco e due ottimi piedi coi i quali riesce ad uscire palla al piede dalla difesa. Compresi i bonus, il Bayer ha già investito quasi 10 milioni di Euro su questo ragazzo, ma il suo valore potrebbe triplicare in 2-3 anni.

Se quelli di Football Manager lo hanno visto, non possono dargli meno di 20 nella “composure”.

Mauro F. Giorgio Uno è stato già nominato. Mark Uth, 23enne tedesco con trascorsi nel Colonia (sua città natale, come Podolski), acquistato dall’Heerenven. Un altro giocatore che considero un grande acquisto, anche in prospettiva visto che è un classe ’93, è quel Johannes Geis, provenienza Mainz, nel quale la Lazio non ha creduto, probabilmente per il costo eccessivo (12 milioni). Nello Schalke 04 che deborda di mezzali e trequartisti, uno come Geis potrebbe risolvere l’annosa questione della mediana visto che sia Neustädter e Höger non hanno mai dato eccellenti garanzie in quel reparto. Cesare Alemanni Difficile da dire visto che, come sempre, la Bundesliga importa molti giovanissimi davvero poco noti e per il resto lavora di compravendite sul mercato interno. Per questo dico Douglas Costa e Matija Nastasic che sono quelli che sembrano garantire il maggiore impatto nell'immediato. 3. Zona Champions ed Europa league (quali squadre hanno questi obiettivi)Alfredo Giacobbe Per la zona Champions, ça va sans dire, il Bayern è in pole. Scommetterei sul ritorno del Borussia Dortmund, oltre che sulla conferma di Wolfsburg e Bayer. Sono tutte squadre che, per intesa raggiunta e profondità della rosa, possono sopportare un calendario reso denso dal duplice impegno in campionato e in coppa. In zona Europa League, c’è più spazio per l’inserimento di una possibile sorpresa. Schalke 04 e Borussia Monchengladbach sembrano più avanti delle altre: i primi ripartono da un nuovo coach, Breitenreiter, artefice del miracolo Padeborn; i secondi sanno che la prossima stagione, quella della conferma, sarà più complicata di quella trascorsa: l’allenatore Favre ha deciso di non assegnare la fascia di capitano, ma di farla ruotare sul braccio dei giocatori più esperti. Sembra quasi un tentativo di diluire il peso del compito ed elevare al contempo il senso di responsabilità collettivo. Mauro F. Giorgio Bayer Leverkusen e Schalke 04 puntano alla Champions, così come il Borussia Dortmund che ha intenzione di tornare subito grande con Tuchel, l’Augsburg punta a riconfermarsi in Europa League, così come l’Hoffenheim e il Werder Brema, club di un certo blasone che vuole assolutamente tornare in Europa. Questione europea ancora lontana invece per nobili decadute come Stoccarda e Amburgo, che non stanno investendo, non hanno ancora progetti chiari di rilancio e molto probabilmente attraverseranno un’altra annata in purgatorio.

Cesare Alemanni Champions League: Bayern Monaco, Wolfsburg, Borussia Monchengladbach, Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen, Schalke 04 Europa League: Hoffenheim, Augusta, Eintracht Francoforte, Werder Brema 4. Quali sono le possibili delusioni?Alfredo Giacobbe Che il Mainz sappia riconoscere il talento e la leadership in un allenatore, guardando all’epopee di Klopp e Tuchel, è assodato. Che riesca a pescare il terzo esordiente vincente su tre è meno scontato. Glielo auguro, ma per sicurezza intanto li metto qui. Mauro F. Giorgio L’Augsburg deluderà perché per gli impegni su più fronti non riuscirà a ripetere la stagione straordinaria dell’anno scorso. Venderà al Chelsea Baba, uno dei suoi giocatori chiave, e non è detto che i vertici del club di Augusta saranno disposti a reinvestire sul mercato per rinforzare la rosa. La considero una stagione un po’ cruciale in questo senso per l’Augsburg: l’anno in cui vedremo se saprà crescere di livello. Cesare Alemanni Wolfsburg e Hoffenheim. 5. Quali sono invece le possibili sorprese?Alfredo Giacobbe Il Colonia mi intriga: ha la rosa di gran lunga più giovane del campionato, con un’età media di 23 anni; dal mercato è arrivata una punta di esperienza come Anthony Modeste. possono far bene. Anche l’Amburgo, semplicemente perché peggio della scorsa stagione non può fare.

Salvarsi al novantesimo minuto del playoff retrocessione.

Cesare Alemanni Schalke 04, Borussia Monchengladbach, Bayer Leverkusen, Hertha Berlin (per affetto). 6. Cosa ci aspettiamo dal Borussia di Tuchel?Alfredo Giacobbe Conosceremo Tuchel e il suo Borussia di più solo dopo la sosta invernale. Il neo allenatore dei gialloneri è uno studioso del gioco e le sue squadre hanno bisogno di tempo per assimilare il suo credo. Intanto si sta dimostrando una persona intelligente perché sta lavorando su un impianto di gioco, quello fondato sul 4-2-3-1 e sul gegenpressing, che i suoi giocatori conoscono a memoria. Su queste basi, sta inserendo un elemento alla volta: come quello del giro palla, compassato quando è giocato basso e, via via che si risale il campo, sempre più rapido. E poi ha fatto una vera e propria mossa programmatica: ha messo Reus al centro di tutto. In mezzo al campo, dietro l’unica punta, a gestire tempi e spazi della manovra. Se Reus tornasse al 100% ad essere il vero Reus, il Borussia tornerebbe il Borussia che abbiamo ammirato. Mauro F. Giorgio Conto molto sul Borussia Dortmund di Thomas Tuchel, che non può essere considerato neanche una sorpresa. Pre-season e preliminari di Europa League possono rappresentare un ottimo preludio a una stagione che potenzialmente è di nuovo pronta ad accoglierla tra le grandi. Semplicemente perché è la squadra di campioni che già conosciamo e che con Tuchel sta conoscendo una fase evolutiva rispetto a quella, lunga ma estenuante, trascorsa sotto la guida di Klopp. La linea di continuità che esiste tra le due “ere” è generata dal legame di filiazione esistente tra i due allenatori. La filosofia di gioco di Tuchel non si discosta in maniera macroscopica dal modo di giocare di Klopp. L’elemento di differenziazione consiste nella maggior valorizzazione delle fasce da parte del “discepolo” rispetto al “maestro”. Ma al di là di questo, sarà proprio l’apertura di un nuovo ciclo, di un nuovo rapporto personale tra la squadra e una nuova presenza che saprà fare leva su nuovi confronti e sfide inedite da rilanciare. E determinante sarà il “fattore di rigenerazione” di una rosa falcidiata da infortuni nell’annata precedente. Ora Tuchel può contare su giocatori rimessi a nuovo (pensiamo a Gündogan, a Blaszczikowski, a Reus, a Piszczek, a Grosskreutz), con qualche eccezione (Sahin, Subotic) per questo Borussia Dortmund 2.0.

Cesare Alemanni Personalmente più dell'ultimo Borussia di Klopp ma molto meno del vero Borussia di Klopp. Come già detto non mi convince molto il mercato fatto finora ma il valore dei reduci della grande squadra di qualche anno fa è indiscutibile. Se rimarranno tutti, parliamo comunque della seconda o terza rosa più competitiva della Bundes a cui hanno aggiunto Gonzalo Castro. Il calcio di Tuchel è diverso da quello di Klopp, più compassato e basato sul giro palla, il che potrebbe rivelarsi un toccasana per una squadra che l'anno scorso sembrava faticare a reggere i ritmi di Klopp. Se la cosa dovesse funzionare e arrivasse un attaccante da 15/20 gol, allora il Dortmund potrebbe anche coltivare ambizioni da secondo posto. 7. Come interpreterà il proprio campionato il Bayern? C'è qualche motivo per credere che non vincerà?Alfredo Giacobbe La Bundesliga diventerà sempre più il laboratorio tattico di Guardiola. Il campo d’allenamento, luogo deputato alla sperimentazione di nuove soluzioni, inizia a star stretto allo stregone. Nell’ultime uscite, l’ultima incarnazione del credo catalano sembra essere il 3-3-3-1, nel quale un unico difensore centrale di ruolo presidia un’intera metà campo (coadiuvato dallo sweeper-keeper per antonomasia) e gli altri nove uomini nascondono l’ossigeno di cuoio all’altra squadra nell’altra metà. Mauro F. Giorgio Il Bayern Monaco rimane in assoluto il club più forte della Bundesliga per tre semplici motivi: società più solida ed economicamente più potente, allenatore più preparato e vincente, rosa qualitativamente più competitiva. E stiamo parlando di valori assoluti. Allo stato attuale delle cose non esiste la benché minima ragione per farci credere che non possa continuare a vincere. E non sarà qualche scontro diretto perso nella Bundesliga 2014-2015 e che perderà nell’imminente 2015-2016 a poter ribaltare questa convinzione. Non si comprende in base a quale criterio Guardiola dovrebbe istantaneamente abbassare la sua percentuale di vittorie col club, considerando che la concorrenza sta facendo poco o nulla per rinforzarsi in maniera significativa e pericolosa per i bavaresi. Forse la forbice qualitativa non sarà più così divaricata, perché il Wolfsburg, il M’gladbach, il Leverkusen e, potenzialmente, il Dortmund sono belle realtà, ma nulla che possa far pensare a un nuovo duopolio o a maggior ragione una lotta di vertice più equilibrata. Quindi il Bayern farà il Bayern, esercitando ancora una volta la sua supremazia. Forse si divertirà Guardiola a illudere gli altri del contrario con le sue criptiche conferenze stampa, oppure smontando e rimontando un giocattolo - lui, instancabile sperimentatore e pensatore di calcio -, che comunque lo sistemi rimane sempre una macchina da gol. Cesare Alemanni Credo che lo interpreterà come ha interpretato quello dell'anno scorso: cercando di chiudere la pratica il prima possibile per concentrarsi poi sulla Champions League e, no, non vedo margini di fallimento. Del resto, come ha dichiarato di recente Hummels: «Spesso si ha l'impressione che le altre squadre abbiano già messo una croce sopra alle loro partite con il Bayern ancora prima che inizino».

8. Il Wolfsburg riuscirà a ripetersi?Alfredo Giacobbe Questa è la domanda più difficile alla quale rispondere. Aver battuto il Bayern alla ripresa del campionato a fine Gennaio e avergli scippato al novantesimo il primo trofeo della stagione, può essere un fattore motivante di per sé. La Champions League, però, drenerà energie fisiche e mentali, più di quanto riuscisse a fare l’Europa League lo scorso anno. Due sono i giocatori chiamati alla conferma: Kevin De Bruyne e Bas Dost. Il primo ha fatto una stagione dai numeri straordinari, forse irripetibili; ma è un giocatore giovane, in ascesa, e con un anno di Bundesliga in più. Il secondo ha fatto il record di realizzazioni da quando è arrivato in Germania, nel 2012; ma ha segnato a raffica dopo la sosta, concentrando quasi tutti i suoi gol in due mesi. E il Wolfsburg ha preso Kruse dal Gladbach, che è più di una riserva: neanche loro scommettono su un bis del centravanti olandese. Mauro F. Giorgio Con la conquista della sua prima Supercoppa di Germania contro il Bayern Monaco (sebbene ai rigori) il Wolfsburg ha cominciato intanto con lanciare messaggi poco subliminali, direttamente ai bavaresi e indirettamente a tutti gli altri club di Bundes che i “Lupi” sono una realtà ormai consolidata con i quali fare i conti. La mentalità infusa da Hecking è quella giusta, la squadra c’è e ha fame di successi. Manca ancora quel quid per compiere il grande salto e per fare questo bisognerebbe seguire alla lettera il diktat di Allofs: “Comprare campioni, non venderli”. Se il Wolfsburg dunque riuscirà a tenere i suoi gioielli, quelli che attualmente stanno facendo la differenza, ovvero De Bruyne, Perisic, Luiz Gustavo, non cedendo alle lusinghe di magnati e sceicchi e acquistando al contrario giocatori che possano spostare gli equilibri, dunque investendo sul serio certi capitali (cosa possibile perché il club della Bassa Sassonia gode di ottima salute finanziaria), allora potrà contemplare l’ipotesi di andare lontano. Cesare Alemanni Impossibile dirlo ora a mercato ancora aperto. Se riescono a resistere alle lusinghe dei top club per i loro pezzi più pregiati (essenzialmente De Bruyne e Rodriguez mentre l'eventuale partenza di Perisic avrebbe un impatto più contenibile) e ad aggiungere un po' di qualità dove più ne hanno bisogno (dietro), penso che potrebbero ripetersi anche se non sottovaluterei l'impegno in Champions e il fatto che dovranno comunque guardarsi dalla crescita dello Schalke e del Borussia Monchengladbach e dal possibile ritorno del Dortmund. Insomma, al momento ci sono ancora troppe variabili per fare una previsione. Il loro problema è che paradossalmente possono solo fare uguale o peggio, il che non dà ovviamente grandi motivazioni, visto che migliorare significherebbe battere l'inarrivabile Bayern. 9. Favorite: power ranking: metti nell'ordine le pretendenti al titoloAlfredo Giacobbe Se il valore della tua rosa, valutato dagli esperti di Transfemarkt, è praticamente doppio di quello della tua principale concorrente, non puoi che essere la favorita: per questo dico Bayern. Se è vero che i bavaresi hanno centrato una quota punti via via più bassa (91 nel 2012/13, 90 nel 2013/14 e 79 nel 2014/15), bisogna anche considerare che non c’è stata mai un’avversaria credibile che riuscisse a tenere il campionato aperto fino in fondo. Non c’è riuscito l’ultimo Borussia Dortmund di Klopp; non c’è riuscito il Wolfsburg l’anno scorso, che si è avvicinato fino al -10 finale soprattutto a causa delle tre sconfitte consecutive del Bayern col titolo già assegnato. Mauro F. Giorgio Metto una top seven, includendo così anche i piazzamenti europei. Non vedo una differenza epocale con la Bundes dello scorso anno, pronostico tuttavia un ritorno del Dortmund, che dopo quest’annata di transizione con Tuchel troverà nuova linfa. Quindi: 1. Bayern Monaco 2. Wolfsburg 3. Borussia Dortmund 4. Borussia Mönchengladbach 5. Bayer Leverkusen 6. Schalke 04 7.Hoffenheim Non vedo l’Augsburg tra le prime sette perché l’impegno in Europa League avrà le logiche ripercussioni sul rendimento in campionato e la squadra di Weinzierl non è abituata a fronteggiare impegni su più fronti. Vero che l’Hoffenheim ha perso due punte di diamante come Firmino e Modeste ma sono state rimpiazzate da due giocatori che in Bundesliga faranno sicuramente bene: Kuranyi che, nonostante l’età avanzata, la Bundes la conosce molto bene (ex Schalke e Stoccarda) per poter giungere tranquillamente in doppia cifra, e Mark Uth che si è distinto nella scorsa Eredivisie con 15 reti in 32 presenze e potrebbe rappresentare la scommessa vincente. Cesare Alemanni Bayern Monaco, Bayern Monaco, Bayern Monaco.

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