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Sport Marco D'Ottavi 14 novembre 2021 4'

15 foto per ricordare la carriera di Valentino Rossi

Dal primo Gran Premio del 1996 a oggi.

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La prima vittoria

Mark Thompson/Allsport

 

18 agosto 1996, Valentino Rossi piega la sua Aprilia sul circuito di Brno. È la sua prima stagione nel Motomondiale, nella classe 125, a neanche 18 anni. In Repubblica Ceca, quel giorno, centra anche la sua prima vittoria in carriera dopo una lotta serrata con Jorge Martinez.

Tavullia

Rino Petrosino/Mondadori via Getty Images

 

Il legame di Valentino Rossi con la sua terra è rimasto sempre indissolubile. Qui lo vediamo giovanissimo, non è ancora un’icona  ma già sprizza il suo inconfondibile carisma fanciullesco, posando davanti allo Scuolabus del comune di Tavullia, dove è nato. Sotto al grande parabrezza il logo di quei primi anni, Rossifumi, in onore del pilota giapponese e suo idolo Norifumi Abe.

 

 

ll primo Mondiale

Mike Cooper /Allsport

 

1997: vince il suo primo titolo Mondiale in sella all’Aprilia ufficiale, sponsorizzata Nastro Azzurro. Una stagione dominata: 11 primi posti su 15 Gran Premi, 321 punti totali. In Gran Bretagna festeggia il titolo vestito da Robin Hood. I festeggiamenti goliardici diventeranno una costante delle vittorie.

La bambola gonfiabile

Mike Cooper /Allsport

 

Nel 1997 vince anche per la prima volta in casa, al Mugello. Nel giro d’onore, Rossi porta in moto una bambola gonfiabile con le sembianze di Claudia Schiffer, alludendo alla chiacchierata storia d’amore tra il rivale Max Biaggi e la modella Naomi Campbell.

La rivalità con Max Biaggi

 Chris Snowden/EMPICS via Getty Images

 

In questi anni vive un’accesa rivalità con Max Biaggi, che esiste in pista ma anche e soprattutto fuori, tra due piloti molto differenti per stile. E che si svolgerà sotto gli occhi e i taccuini dei giornalisti che la definiranno “il duello degli spaghetti”. Qui un episodio rimasto storico: Rossi sale sulla pedana dopo il traguardo per salutare il pubblico e Biaggi (la moto in rosso dietro) gli passerà molto vicino a tutta velocità. Qualche minuto dopo, ai microfoni, Rossi attaccherà il rivale: «Biaggi è solito fare queste stronzate, evidentemente gli tira il culo arrivare dietro tutte le domeniche».

Rossi in Yamaha

Sono gli anni del dominio di Valentino Rossi. Tra il 2001 e il 2005 vince 5 titoli mondiali in fila (1 in 500, 4 nella neonata Moto GP). I primi 3 sono in sella alla sua Honda, che inaspettatamente lascia nel 2004 per andare dai rivali della Yamaha che non vincono un titolo dal 1992 (che con 15 milioni di euro l’anno ne fa lo sportivo italiano più pagato). Alla prima gara della stagione in Sudafrica, nonostante una moto ancora lontana dal suo assetto migliore, Rossi vince una gara incredibile, entrata di diritto tra le gare più incredibili della sua carriera.

 

Dopo aver tagliato il traguardo, Rossi farà una delle sue esultanze più emotive. Prima parla con la sua moto, poi si siede accanto a lei, stremato.

Il casco di Rossi

VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images

 

La faccia di Valentino Rossi sul casco di Valentino Rossi. Il pilota italiano era anche questo: goliardia e avanguardia.

Il sorpasso a Stoner a Laguna Seca nel 2008

Dopo aver ceduto lo scettro per un biennio, la vittoria del 2008 è forse una delle più incredibili della carriera di Rossi. In aperto contrasto con il suo nuovo compagno di scuderia Jorge Lorenzo e contro un Casey Stoner campione del mondo in carica, Valentino parte piano ma poi inanella una serie di prestazioni incredibili. Il momento che rimarrà nella mente di tutti gli appassionati è il sorpasso a Stoner nella famosa curva “Cavatappi” sul circuito di Laguna Seca, con Rossi che prende l’interno e riesce a rimanere davanti, in piedi, nonostante la velocità, la pendenza e lo sterrato.

Rossi in Ducati

Gigi Soldano/Ducati via Getty Images

 

Nel 2010 Rossi cambia ancora. Per rilanciarsi sceglie quello che per i tifosi italiani può apparire il matrimonio perfetto. Come dice lui «un accoppiamento tutto italiano, come lo era stato quello fenomenale tra Agostini e la MV Agusta». Sarà però un biennio avarissimo di soddisfazioni: nessuna vittoria e appena 3 podi, con Rossi che non riuscirà mai ad adattarsi allo stile di guida particolare della Rossi della Desmosedici.

La pista di motocross e l'accademia

Nel suo ranch di Tavullia Rossi si fa costruire una pista da motocross che poi diventerà il perno della VR46 Academy. Rossi infatti già prima del ritiro diventa un punto di riferimento per tutti i giovani motociclisti italiani, con una sua scuderia e, appunto, una sua accademia. Su questa pista si narrano sfide leggendarie.

Il Mondiale sfumato all'ultimo

EFE/Andreu Dalmau

 

Tornato in Yamaha, Rossi torna a essere competitivo, ma deve vedersela con la nuova classe di piloti spagnoli, capeggiata da Lorenzo, Pedrosa e Marquez. Nel 2015 però sembra essere l’anno in cui l’italiano può tornare a vincere un Mondiale. Rossi rimane in testa fino all’ultima gara del Mondiale, quando viene però costretto a partire dall’ultima posizione della griglia per un duello irregolare con Marquez. Una rimonta furiosa non basterà: Rossi arriva quinto, ma intanto il compagno di squadra Lorenzo mantiene il primo posto agevolmente – secondo Rossi scortato al traguardo da Marquez, rivale di scuderia ma connazionale di Lorenzo – e vince il Mondiale con un vantaggio di soli 5 punti.

La fama di Rossi

Mike Marsland/WireImage

Valentino Rossi è stato uno degli sportivi più amati di questo millennio. La fila di tifosi famosi e non è interminabile, non solo nel nostro paese. Con il suo stile elegante e spericolato e la sua capacità di essere sempre sorprendente è stato in grado di aumentare la fama del motociclismo in tutto il mondo.

La marea gialla

ROBERT MICHAEL/AFP via Getty Images

 

Sempre per quella storia della fama: Valentino Rossi ha lasciato milioni di tifosi in giro per il mondo e un Fan Club Ufficiale tra i più grandi e organizzati che uno sportivo possa sognare, soprannominati la marea gialla.

2017: l'ultima vittoria

Mirco Lazzari gp/Getty Images

 

Nel 2017 ad Aspen, Rossi conquista l’ultima vittoria della carriera, la 115esima. È la lunga fase che lo avvicina al ritiro: come tutti i grandi sportivi Rossi prova ad allontanare questo momento della sua carriera, accettando serenamente di essere meno competitivo di un tempo.

L'ultimo Gran Premio

JOSE JORDAN/AFP via Getty Images

 

Ad agosto 2021 annuncia il ritiro dalle corse a fine stagione e oggi a Valencia chiude la sua carriera con un 10 posto, tra i ringraziamenti commossi di tutto il mondo del motociclismo, ma anche fuori. Saranno infatti tantissime le persone a tributargli un saluto e un ringraziamento per tutto quello che ha fatto in 26 anni di carriera. Come ha detto lui, Rossi rimarrà per sempre un’icona di questo sport.

Tags : storiavalentino rossi

Marco D'Ottavi è nato a Roma, fondato Bookskywalker e lavorato qui e là.

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