Gianni Brera conia il soprannome “Rombo di Tuono” dopo questo show del Cagliari a Milano contro l’Inter.
Corso si concede un’eccezione: per una volta, niente foglia morta.
«Tardelli ha cercato di spaccarmi una gamba ma non c’è riuscito. […] Se noi del Milan avessimo risposto, ci sarebbe scappato il morto», racconta Rivera ai cronisti della carta stampata a fine gara.
L’attacco del servizio di un maestro come Beppe Viola è come sempre folgorante. «Da questa sera, la stella del decimo scudetto milanista è più vicina. Lo stellone, invece, è già arrivato».
Nella prima parte di stagione, Vignola è spesso arma usata a gara in corso. Il suo ingresso non basta a piegare la Roma, che trova in extremis un capolavoro del “Santo bomber protettore” di Claudio Amendola in “Vacanze in America”, Roberto Pruzzo.
Trapattoni, spalle al muro, lascia Boniek negli spogliatoi e inserisce Vignola all’intervallo. Mossa-scudetto.
Il pomeriggio in cui nasce lo scudetto milanista. Guly segna su indecisione di Antonioli, il 2-2 matura su un autogollonzo di Magoni, Abbiati salva sul colpo di testa di Andersson e N’Gotty decide la partita su punizione al 90’.