Una prima occhiata al Draft 2017
Prima dell’inizio della March Madness, stiliamo la nostra Big Board in vista di giugno.
#11 Miles Bridges – F – Michigan State (Fr)
La stagione degli Spartans è ben al di sotto delle aspettative iniziali, ma fortunatamente per Bridges questo non ha in alcun modo influenzato le sue prospettive al Draft.
Giocatore moderno, capace di poter giocare entrambi i ruoli di ala anche in ottica NBA, sa come far leva sulle sue impressionanti qualità atletiche per rendersi utile in entrambe le fasi di gioco nonostante da un punto di vista tecnico sia ancora in fase embrionale. Come ogni elemento uscito dagli insegnamenti di Tom Izzo, anche Bridges fa della versatilità il suo punto forte, ma nonostante la grande differenza con Draymond Green e Denzel Valentine nella conoscenza dei fondamentali, riesce a portare la sua grande esplosività in vari aspetti del gioco a cominciare dalla difesa, dove potenzialmente può prendersi cura di almeno 4 ruoli.
Definizione di “freakish athlete.”
Altro elemento su cui apporre il bollino “Progetto”, rischioso a causa di mille variabili ma la cui curva di apprendimento può essere particolarmente alta.
#12 Justin Patton – C – Creighton (Fr)
Vista la carenza di lunghi nel lotto delle primissime scelte, l’inaspettata ascesa di Patton è stata talmente poderosa che non è da escludere un’ulteriore crescita delle sue quotazioni da qui a fine giugno.
Grazie al suo tocco morbido nei pressi del canestro – potenzialmente espandibile anche dietro l’arco (solo 13 conclusioni da 3 finora, ma con il 54%) – e alla sua qualità di intimidatore d’area dovute a un mix di tecnica, fiuto e stazza, Patton sembra avere tutte le carte in regola per uno sviluppo da centro moderno, capace di dare due dimensioni offensive e un valido contributo in difesa.
La coordinazione è un lascito del liceo, in una storia che ricorda sinistramente quella di Anthony Davis: cresciuto rapidamente di 25 centimetri, è sostanzialmente stato obbligato al cambio di ruolo – di cui ora però trae enorme profitto.
#13 Robert Williams – FC – Texas A&M (Fr)
Altra sorpresa di questi ultimi mesi che ha fortificato la sua candidatura per il Draft dimostrando qualità e potenziale per essere un ottimo intimidatore anche al piano di sopra, grazie ad eccellente verticalità e un fisico molto più maturo dei pari età a cui aggiunge un’apertura alare (223 centimetri) che bilanciano un’altezza non eccelsa per un lungo NBA.
Anche lui dispone di buon tocco e, nonostante sia ancora indietro nella comprensione dell’uso dei piedi, può correre il campo come un piccolo, coprendo la distanza da ferro a ferro in pochi secondi. Molto acerbo nelle fasi mentali del gioco, ma con buone basi e margini di crescita per renderlo un prospetto su cui voler lavorare.
#14 O.G. Anunoby – Ala – Indiana
L’infortunio e il seguente intervento al crociato destro, che ha anticipatamente chiuso la sua stagione, non dovrebbero compromettere più di tanto le sue aspettative in vista del Draft.
Nel suo anno e mezzo a Indiana infatti Anunoby ha dimostrato di essere un difensore con potenziale élite per la capacità di adattarsi a ogni tipo di attaccante, un aspetto che in NCAA lo ha portato a essere impiegato su cinque ruoli, una vera e propria macchina da guerra per la capacità di cambiare su qualsiasi giocatore.
Semmai il rischio maggiore è che decida di voler continuare la sua carriera collegiale, ma nel caso decidesse di provare il salto, uno con quelle qualità difensive e un gioco offensivo tutto da costruire difficilmente verrà scelto lontano dalla Lottery.
Oltre la Lottery
Dietro i giocatori elencati c’è un gruppo di lunghi che per alcuni aspetti potrebbero rientrare nella corsa alla lottery. Harry Giles (Duke) è un giocatore talentuoso ma rischioso dal punto di vista medico dopo aver avuto brutti infortuni a entrambe le ginocchia; John Collins (Wake Forest) è un altro che sta scalando posizioni e potrebbe rientrare nelle discussioni dopo la Combine; e Ivan Rabb (California) è un rimbalzista verticale di una solidità pazzesca che però sembra abbia pochi margini di miglioramento – o almeno non alti quanto i ragazzi sopra elencati. Di seguito, trovate invece altri tredici nomi che vanno così a completare la nostra scelta in vista del Draft.
#18 Isaiah Hartenstein – PF – Zalgiris Kaunas
#19 Terrance Ferguson – SG – Adelaide 36ers
#20 TJ Leaf – PF – UCLA (Fr)
#21 Tyler Lydon – PF – Syracuse (So)
#22 Josh Hart – SF Villanova (Sr)
#23 Bam Adebayo – C – Kentucky (Fr)
#24 Donovan Mitchell – G – Louisville (So)
#25 Anzejs Pasecniks – C – Gran Canaria
#26 Caleb Swanigan – FC – Purdue (So)
#27 Luke Kennard – SG – Duke (So)
#28 Juwan Evans – PG – Oklahoma State (So)
#29 Johnathan Motley – PF – Baylor (Jr)
#30 Mikal Bridges – F – Villanova (So)