Anche quest’anno il campionato di Serie B si è confermato un mondo a sé, sempre uguale a sé stesso e per questo motivo sempre imprevedibile, sempre sorprendente. A vincere è stato il Lecce, che dopo la delusione dello scorso anno è riuscita a riprendersi la Serie A, ma la sorpresa dell’anno è stata la Cremonese, una squadra giovane ma di talento che è riuscita a guadagnarsi una promozione isperata. Lo stesso risultato non è riuscito al Pisa, che dopo un campionato al vertice è scivolato fuori dalle prime due posizioni a poche giornate dalla fine, e ha dovuto cedere il passo al Monza in una delle più incredibili finali playoff degli ultimi anni.
La delusione più grande della stagione è stata certamente il Parma, che dopo l’inizio choc con Maresca ha fatto molta fatica a togliersi dalle zone calde, l’ennesima dimostrazione che in questo campionato avere una rosa forte non è garanzia di risultati. L’esempio migliore viene forse dei risultati del Perugia di Alvini e dell’Ascoli di Sottil, due squadre che si sono messe in mostra per la qualità della loro impostazione tattica, capace di portare risultati che sembravano al di là delle qualità dei singoli (entrambi alleneranno in Serie A nella prossima stagione).
Oltre che per gli allenatori, la Serie B si è rivelata una vetrina importante anche per i giocatori più giovani, come dimostrano le convocazioni in Nazionale di Gatti e Zerbin, due giocatori al Frosinone nella scorsa stagione, oltre che le grandi stagioni di Fagioli e Gaetano, in prestito alla Cremonese dalla Juventus e dal Napoli, per i quali si parla di un ritorno in pianta stabile nelle squadre di proprietà.
La compilazione di questa Top XI segue gli stessi principi di quella dello scorso anno: i giocatori sono stati inseriti secondo una logica tecnico-tattica, senza eccessive forzature, con il limite di due giocatori per squadra per avere una rappresentanza più vasta possibile. Questo undici è stato scelto secondo criteri il più possibile oggettivi, tenendo conto del livello medio delle prestazioni e del peso specifico del giocatore nella sua squadra, ma come in tutte le scelte c’è una componente personale. Il modulo scelto è il 4-2-3-1, lo stesso di Lecce e Cremonese, la prima e la seconda in classifica di questo campionato.