Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
Top XI: Eredivisie 2018/19
13 giu 2019
13 giu 2019
I migliori giocatori del campionato olandese, scelti ruolo per ruolo.
(articolo)
13 min
Dark mode
(ON)

Qui trovate le Top XI degli altri campionati europei per la stagione 2018/19.

Per la 34esima volta, la prima dal 2014, l’Ajax ha festeggiato il titolo di Campione d’Olanda. Lo ha fatto sulle note di un’orchestra diretta da Erik ten Hag e che ha avuto tra i propri interpreti talenti come Frenkie de Jong, De Ligt, Ziyech, Van de Beek, Tadic e Neres.

L’Eredivisie si è confermata come fucina di talenti, ma anche come uno dei campionati maggiormente polarizzati. L’unica squadra capace di contendere il titolo agli ajacidi è stata il PSV guidato da Mark van Bommel, in fuga dalle prime giornate ma incapace di reggere il ritmo fino alla fine. La squadra di Eindhoven, anch’essa ricca di buone individualità (il messicano Lozano su tutte), alla lunga ha pagato uno stile di gioco troppo speculativo, dove alla qualità si è preferita troppo spesso l’intensità di gioco. Ad eccezione del Feyenoord, storicamente la vera terza forza del torneo, lo scarto tra le grandi d’Olanda e il resto delle sub-top sembra diventare sempre ampio. AZ Alkmaar, Vitesse e lo stesso Feyenoord non sembrano avere i mezzi tecnici ed economici per competere per il titolo di Landskampioen e la forbice con le due big sta allargandosi a dismisura.

Alla fine della stagione, conclusa con 86 e 83 punti rispettivamente, Ajax e PSV hanno avuto un margine di 21 e 18 punti sulla terza (il Feyenoord, che ha chiuso a 65), mentre l’AZ, quarta in classifica, ha chiuso il suo campionato a 58 punti. Più sotto, nello spazio di 9 punti, si sono raccolte le 6 squadre che, fino alla fine, hanno lottato per i play-off per l’ultimo posto disponibile per l’Europa League.

Le due rivelazioni della stagione sono state il Willem II, decimo classificato e finalista di Coppa d’Olanda e l’Emmen, cenerentola capace di chiudere il suo primo campionato nella massima divisione al quattordicesimo posto, per la gioia dei quasi 9000 abitanti della cittadina della provincia del Drente. Nonostante uno scenario competitivo non proprio esaltante, l’Eredivisie 2018/19 è riuscita, ancora una volta, ad esprimere diverse individualità interessanti che, inserite nel contesto giusto, possono rappresentare un buon investimento per i club che scelgono di acquistarli. Escludendo i calciatori di Ajax e PSV Eindhoven, che meriterebbero una selezione a parte, abbiamo stilato una Top 11 composta dai giocatori che sono riusciti a distinguersi maggiormente nel corso dell’intero campionato. Come sempre, la selezione ha tenuto conto di diversi fattori, quali il minutaggio dei calciatori, la loro centralità all’interno del sistema di gioco del club di appartenenza e la compatibilità in un modulo, il 4-3-3, tipicamente olandese.

Portiere - Lars Unnerstall, VVV Venlo

Un nome lontano dai riflettori, così come quello della sua squadra, piccola realtà abituata ad oscillare tra la Eerstedivisie e la lotta per la salvezza. Unnerstall è stato autore di prove davvero spettacolari e si è rivelato essere tra i numeri uno più affidabili e difficili da battere di tutto il campionato olandese. 6 clean sheet e 60 goal subiti non rappresentano uno score invidiabile per un portiere, ma è il contesto in cui ha operato Unnerstall a renderlo tale: in una squadra difensivamente fragile e senza individualità di spicco, l’estremo difensore tedesco ha spesso rappresentato un baluardo difficile da superare, anche grazie al suo stile di gioco efficace e tipico della scuola tedesca. Secondo per numero di parate in tutta l’Eredivisie (una media di 3.8 a partita, dietro solo al connazionale Janis Blaswich, che ha difeso i pali dell’Heracles realizzandone, in media, 4 ogni 90 minuti) il suo futuro è al PSV, dove proverà a giocarsi le carte per un ruolo da titolare dopo la probabile partenza di Zoet.




Terzino destro - Vyacheslav Karavaev, Vitesse

Karavaev è arrivato un anno e mezzo fa ad Arnhem per volere dell’allenatore e connazionale Leonid Slutsky, che lo ha scovato tra le fila dello Sparta Praga.

Ex capitano della nazionale russa U-21, con la quale ha raccolto 20 presenze dall’esordio nel 2014, quest’anno Karavaev ha dovuto rimandare il debutto con la nazionale maggiore perché impegnato con il Vitesse nella finale dei playoff per l’ultimo posto disponibile in Europa. Perno inamovibile della linea a 4 della difesa delle aquile giallonere, quest’anno ha giocato titolare in tutte le partite, ad eccezione della gara di campionato contro l’Ajax (non convocato) e dell’esordio in Coppa d’Olanda contro i non professionisti del RKAV Volendam, in occasione del quale è partito dalla panchina, subentrando nella ripresa.

Brevilineo, rapido e dal rendimento costante, nel corso dell’intero campionato Karavaev ha sfruttato le proprie caratteristiche fisiche e tecniche per recuperare metri sul diretto avversario, vincendo 2.4 contrasti a partita. In fase offensiva ha messo in luce una buona intraprendenza palla al piede, dimostrata dai 7 assist.


Difensore centrale - Julian Chabot, Groningen

Una delle chiavi della buona stagione del Groningen è stata la solidità difensiva, garantita in particolare da un reparto centrale molto compatto. I Trots van het Noorden, l’Orgoglio del Nord, hanno subito 41 goal in questa stagione, al terzo posto –a pari merito con il Feyenoord- dietro solo al PSV (26) e all’Ajax (32) tra le squadre meno battute dell’intero campionato.

Merito di questo risultato, che ha garantito ai biancoverdi una migliore differenza reti rispetto all’ADO Den Haag, valsa l’ottavo posto e l’accesso ai play-off per un posto in Europa League, è da attribuire all’organizzazione delle fasi di gioco molto prudenti volute dal tecnico DannyBuijs . In questi meccanismi ha saputo calarsi alla perfezione il ventunenne Chabot, centrale di difesa polivalente (può giocare sia sul centro destra che sul centro sinistra) appena acquistato dalla Sampdoria.

A dispetto di un fisico imponente (Chabot è alto 195 centimetri), il prodotto delle giovanili del Francoforte si è messo in luce per una buona capacità di giocare il pallone, giocando in coppia con il capitano Mike te Wierik. Ruvido quanto basta, in un anno a Groningen ha confermato le buone sensazioni date dopo la prima esperienza olandese con la maglia dello Sparta Rotterdam.


Difensore centrale - Willem Janssen, Fc Utrecht

32 anni e una carriera da vero e proprio eroe della provincia del calcio olandese, Janssen si è rivelato un elemento indispensabile per la retroguardia della squadra di Dick Advocaat, arrivata a contendere al Vitesse l’ultimo slot disponibile per l’Europa League. Difensore ordinato, dotato di un fisico longilineo (186 centimetri per 75 kg), Janssen è un calciatore che fa affidamento sulle proprie doti fisiche piuttosto che sulle letture difensive e mostra molta della sua irruenza in area di rigore avversaria, dove sa rendersi pericolosissimo di testa, come testimonia il suo contributo in zona goal degno di nota: quest’anno ha segnato 5 dei suoi 6 goal proprio di testa, sugli sviluppi dei calci da fermo, mentre il rendimento complessivo conta 57 goal segnati con le maglie di Twente, Roda e Utrecht, dove è diventato un beniamino della tifoseria di casa. Fascia di capitano al braccio per il quinto anno consecutivo, quest’anno Jannsen si è visto assegnare il premio David di Tommaso, uno speciale riconoscimento che l’Utrecht riserva al suo calciatore migliore durante la stagione.


Terzino sinistro - Caner Cavlan, Fc Emmen

La più bella favola del campionato olandese quest’anno l’hanno raccontata i calciatori dell’Emmen, capaci di gettare il cuore oltre l’ostacolo e conquistare una salvezza totalmente inaspettata ad inizio anno. Protagonista di una stagione assolutamente sopra le righe è stato Caner Cavlan, terzino sinistro di 27 anni piuttosto sottovalutato in Olanda. Molto bravo nel coprire ampie porzioni di campo, la buona tecnica di base gli consente di appoggiare con qualità la manovra offensiva, proponendosi con discreta frequenza al cross e al tiro (in media 2.1 a partita), come dimostrano 6 assist e 4 goal, di cui due segnati all’Heerenveen, sua ex squadra, lo scorso 7 aprile, in una vittoria vitale per la salvezza del club.

Avendo già annunciato di non voler rinnovare il suo contratto con l’Emmen, Cavlan si candida ad essere uno degli esterni di medio-bassa classifica più seguiti dai club di fascia superiore. Per lui si parla di un interessamento dell’Utrecht, che potrebbe concedergli un palcoscenico europeo.




Mediano - Ludovit Reis, Groningen

33 presenze quest’anno, 26 delle quali partendo nell’undici iniziale. Ludovit Reis è stato uno dei leader tecnici del Groningen di Danny Buijs. Non ancora diciannovenne, Reis ha raccolto le principali responsabilità in fase di impostazione del gioco della sua squadra, sfruttandone la grande versatilità tattica.

Chi ha osservato giocare il Groningen avrà notato come fosse lui a gestire sempre la prima costruzione del gioco e quanto, specie in fase di non possesso, il ragazzo di origini slovacche sia riuscito a compensare i limiti difensivi con una grande intelligenza. Con 67 contrasti (media di 3.7 a partita, dati OPTA) e 2.3 intercetti in partita durante questa stagione, Reis ha mostrato di essere un calciatore adatto a entrambi le fasi di gioco, con una buona maturità tattica.

Le sue qualità non sono sfuggite a Valverde e agli osservatori del Barcellona, che lo hanno strappato al Groningen per 3.5 Milioni di Euro, apponendo sul suo contratto una clausola del valore di 100 Milioni. In Spagna Reis avrà il tempo per sgrezzarsi in un contesto più competitivo, affinando le sue doti per quanto riguarda palleggio e pressing.


Attaccante destro - Martin Odegaard, Vitesse

Questa stagione verrà ricordata anche come quella in cui Ødegaard sembra finalmente essere uscito dallo stato catatonico in cui era entrato quando, ancora giovanissimo, era stato acquistato dal Real Madrid e bollato come prossimo craque proveniente dal Nord.

Dopo gli alti e bassi in Frisia, con le tante aspettative disattese da quando ha vestito la maglia dell’Heerenveen, ad Arnhem Ødegaard pare aver ritrovato uno stato di grazia, stupendo per la semplicità con cui, in alcuni casi, si è resto capace di superare gli avversari con giocate complesse. La sua stagione con la maglia del Vitesse, dove si è ritagliato uno spazio sulla fascia destra, è stata esaltante, tanto da trasformarlo presto in un punto di riferimento nel gioco offensivo della squadra allenata da Slutsky.

Il suo ruolino quest’anno parla di 9 goal fatti (secondo solo a Bryan Linssen), 12 assist, una media di 2.5 tiri a porta (anche qui, davanti a lui nella classifica dei calciatori più performanti con la maglia del Vitesse c’è solo Linssen) e di 3.6 passaggi chiave a partita. Culmine di una grande annata è stata la sfida di ritorno della semifinale dei playoff contro il Groningen, nel corso della quale Ødegaard ha sfoderato una prestazione da urlo (9 occasioni create, 2 assist e 1 goal). Con il Real Madrid chiamato a fare cassa per finanziare le grosse manovre di mercato in entrata per l’estate, il talento norvegese potrebbe essere al centro di un’asta, con Ajax e Bayer Leverkusen che, al momento, sembrano le più accreditate ad aggiudicarselo.


Mezzala - Guus Til, AZ Alkmaar

Il centrocampista classe 97, capitano dell’AZ Alkmaar, non ha avuto un inizio stagione indimenticabile. In prossimità del giro di volta, la sua squadra galleggiava al settimo posto in classifica, perdendo 2-0 in casa contro il Willem II. Poi a inizio dicembre qualcosa è cambiato: 8 goal e 4 assist nello spazio di 12 partite hanno proiettato l’AZ alla ricerca del terzo posto, con il lusso di battere anche l’Ajax di misura, con rete proprio di Til.

Prodotto del vivaio della squadra, dove è arrivato a 13 anni nel 2010, Guus Til è nato a Samfya, in Zambia, da genitori olandesi. Sin da giovanissimo ha saputo mettere in luce le caratteristiche di centrocampista completo e dinamico che lo hanno contraddistinto anche in questa stagione. Dinamico e tutt’altro che sprovveduto dal punto di vista tecnico, Til è anche deciso nei contrasti (2.1 a partita in media) e possiede una straordinaria capacità di buttarsi negli spazi in transizione, grazie soprattutto a un’ottima progressione palla al piede. La sua comfort zone è quella che viene a crearsi tra le linee di centrocampo e difesa avversaria, dove riesce a ricevere palla e poi attaccare frontalmente o provare la conclusione (2.5 tiri a partita, meglio di lui tra i calciatori dell’AZ c’è solo Oussama Idrissi, che però, avendo segnato 8 goal, ha un tasso di conversione più basso). Responsabilizzato da van den Brom negli ultimi anni (ha giocato tutte le partite, saltando solo l’esordio in Coppa d’Olanda contro l’Alcides e l’ultima di campionato contro l’Excelsior), Til attende di potersi consacrare anche con la maglia oranje, conquistata meritatamente lo scorso Marzo. Quello della nazionale può essere uno dei primi banchi di prova per testarne le qualità ad un livello sensibilmente più alto.


Mezzala - Michel Vlap, Heerenveen

Il suo è un nome relativamente nuovo per chi non segue il calcio in Olanda, ma l’ottima stagione di Michel Vlap è, in realtà, solo una conferma delle ottime doti che aveva già lasciato intravedere la scorsa stagione. Insieme a Lammers, ha composto una delle coppie più letali del campionato, raccogliendo un bottino di 16 goal e 6 assist vincenti.

Dotato di un fisico atipico per un trequartista (191 centimetri per 69 kg), pur avendo un’andatura quasi sgraziata, Vlap stupisce per la pulizia delle sue giocate e la facilità con cui sembra riuscire a spostare l’equilibrio della manovra offensiva della sua squadra, caratteristiche, queste, che lo rendono facilmente assimilabile ad un calciatore come Josip Ilicic dell’Atalanta. 34 presenze in campionato (di cui 33 da titolare) hanno consolidato il suo status di uomo indispensabile nell’undici allenato da Jan Olde Riekerink fino alla sua permanenza sulla panchina dell’Heerenveen. Dotato di un’ottima lettura di gioco e di colpi di classe non convenzionali, Vlap pecca di un fisico non ancora adatto per scenari più competitivi.


Attaccante sinistro - Steven Berghuis, Feyenoord

Quello di Berghuis è l’unico nome di un calciatore del Feyenoord in grado di rientrare nei parametri di questa Top XI. Il ventisettenne di Apeldoorn in più di una partita si è caricato, insieme alla leggenda di casa Robin van Persie, il peso della squadra sulle spalle.

Alla fine della stagione, il suo bottino è di 12 goal e 12 assist, risultando secondo, a pari merito con Ødegaard del Vitesse, nella classifica dei calciatori con più passaggi chiave per partita (3.5, una media leggermente più bassa di Hakim Ziyech dell’Ajax, calciatore di una levatura tecnica superiore). Agile ed elegante col pallone tra i piedi, Berghuis è un attaccante esterno piuttosto creativo, che alterna precisi cambi di fascia a passaggi di prima per i compagni e cross per il centravanti di riferimento, mantenendo sempre una percentuale di passaggi andati a buon fine piuttosto alta nonostante i rischi che si prende (79.7%). I suoi trascorsi da trequartista si notano quando spesso, durante la partita, decide di accentrarsi tra le linee per associarsi con la punta, nel tentativo di scombinare la linea di difesa avversaria.


Centravanti - Sam Lammers

16 goal segnati con la maglia di una squadra che ha saputo lanciare alla ribalta europea grandi attaccanti.A inizio stagione, per trovare maggiore regolarità in campo, Lammers è stato mandato dal PSV, squadra che ne detiene il cartellino, a giocare la sua prima stagione da titolare all’Heerenveen. In Frisia, il centravanti classe 1997 riesce a creare insieme a Vlap, l’altro gioiello di casa, un tandem che, numeri alla mano, è stato il migliore in campionato dopo quelli di Ajax (Tadic e Ziyech 44 goal e 31 assist in due) e PSV (Luuk de Jong e Lozano, combinati, hanno realizzato 45 goal e 19 assist).

La qualità delle realizzazioni, che alternano colpi di testa e conclusioni di potenza e di rapina con entrambi i piedi, restituiscono il quadro di un attaccante completo e moderno, che abbina un gran fisico (1,89 centimetri per 77 kg) a un’ottima varietà di soluzioni in area di rigore. Per questo Lammers, che insieme al compagno di squadra Vlap ha partecipato al 50% dei goal dell’Heerenveen, rientra di diritto nella lista dei bomber che si sono formati all’Abe Lenstra Stadion.

Accostato alla Sampdoria, con ogni probabilità l’anno prossimo sarà quello buono per contendere il ruolo di numero 9 al PSV Eindhoven. Ruba, in questa selezione dei migliori calciatori del campionato olandese, il posto ad Alexander Isak del Willem II (13 goal e 7 assist in 16 partite) perché, a differenza dello svedese con origini etiopi, ha giocato tutto il campionato.




Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura