Chi ha più problemi, la Juventus o il Milan?
I rossoneri si qualificano in Champions col minimo sforzo.
I rossoneri si qualificano in Champions col minimo sforzo.
La sua parabola narrativa si è sublimata nel derby di Champions.
I problemi del tecnico rossonero quando affronta l’Inter sono sempre gli stessi.
Un giocatore fumoso, ma che nei momenti importanti è spesso decisivo.
La grande vittoria della squadra di Pioli va oltre i numeri di Leao e Diaz.
La migliore versione del Milan da un po’ di tempo a questa parte.
I cattivi risultati del Milan poggiano su problemi strutturali.
Canzoni che ci hanno fatto ridere o che ci hanno scaldato il cuore.
Ma è stato aiutato da Leao, Theo Hernandez e Giroud.
Come si sono preparati i rossoneri a difendere il titolo.
Intorno giovane belga c’è una grande attesa, ma che giocatore è?
La squadra di Pioli è cambiata molto in stagione per arrivare al traguardo finale.
Quest’anno Pioli sta utilizzando gli esterni bassi in modo più complesso.
Pioli ha sollevato un problema giusto, ma dal lato forse sbagliato.
Una delle squadre più organizzate del campionato.
Il suo gioco è completamente diverso da quello dello spagnolo.
Il premio alla stagione più inconsistente va all’attaccante del Milan.
Nella partita decisiva della stagione il centrocampista ha alzato ancora il livello.
Tre gol arrivati da tre grandi giocate estemporanee, ma una partita solida e dominata difensivamente.
È stato soprattutto il pressing a migliorare le prestazioni della squadra di Pioli.
Un’altra grande prestazione della Dea, ma su cui ha pesato anche l’atteggiamento del Milan.
È stato il terzino del Milan ad aggiudicarsi il premio AIC in questo mese.
Uno sguardo alle strategie di mercato dei rossoneri.
Il centrocampista del Milan è stato tra i migliori post-lockdown.
Non un confronto tra Stefano Pioli e Ralf Rangnick.
Contro la Roma il brasiliano ha cambiato la partita.
Il tecnico ha idee forti, anche se diverse da quelle di Giampaolo.
Due crolli indecifrabili e per certi versi inattesi.
La squadra di Gasperini ha giocato alla grande, ma come spesso le capita è mancata nei momenti chiave.
In una partita decisa dagli errori sotto porta del Napoli e dalle parate di Lafont, hanno brillato Fabian Ruiz, Zielinski e Veretout.
Dopo la smobilitazione dell’anno scorso, la Fiorentina sembra aver ritrovato un assetto stabile e di più ampio respiro.
Una guida ai ragionamenti economici che influenzano le scelte della dirigenza viola.
Le squadre di Pioli e Spalletti condividono la stessa filosofia verticale, ma la Fiorentina ieri è sembrata più organizzata.
Il tecnico emiliano ci ha messo poco a trasferire un’identità forte alla propria squadra, ma questo ha comportato anche alcuni effetti negativi.
Il pareggio tra la squadra di Inzaghi e quella di Pioli ha mostrato che i due tecnici hanno ancora del lavoro da fare.
Quali ambizioni deve avere la squadra di Pioli, forse la più cambiata della Serie A.
Senza mettersi sotto le luci dei riflettori, il portoghese sta migliorando tutta la squadra.
In pochi mesi Pioli ha cambiato tanto ottenendo risultati molto incoraggianti.
Se non era chiaro prima, lo è sicuramente di più dopo la sconfitta di Napoli.
La Roma continua a macinare gioco e risultati con il tridente delle mezze posizioni: la sconfitta costa l’esonero al capro espiatorio Pioli.
Nella partita più importante della sua stagione la Lazio ha giocato come peggio non poteva.
Il carattere della Lazio basta ad ottenere il risultato minimo contro un avversario di poca qualità.
Cosa è successo alla Lazio, una delle squadre più belle dello scorso campionato?
Una Lazio in piena crisi ha incrociato la traiettoria ascendente della squadra di Allegri.
Un Napoli in grande spolvero distrugge una Lazio in difficoltà, rifilando la seconda cinquina in tre giorni.
I biancocelesti si arrendono ai ritmi asfissianti della squadra di Schmidt.
Dieci domande a due tifosi laziali e a un osservatore esterno per provare a inquadrare la nuova stagione dei biancocelesti.
Abbiamo aggiunto tra i nostri giocatori Preferiti la nuova ala della Lazio.
In una partita di alta intensità tra due squadre a specchio, la Lazio è riuscita a domare l’aggressività del Leverkusen e ad accumulare un certo vantaggio in vista del ritorno.
A trentacinque anni ha appena giocato la migliore stagione della sua vita, Stefano Mauri è rimasto forse troppo tempo nell’ombra, o è finito sotto i riflettori per i motivi sbagliati.
Una partita intensa e ricca di emozioni, che gli allenatori e i giocatori hanno controllato fino a un certo punto, e che lascia la Lazio sulla porta della Champions League.