Il Mondiale che ha cambiato il mondo
La tecnologia digitale rappresenta la svolta epocale nel modo di concepire e fruire il gioco più bello del mondo: dopo Brasile 2014 nulla sarà più come prima.
La tecnologia digitale rappresenta la svolta epocale nel modo di concepire e fruire il gioco più bello del mondo: dopo Brasile 2014 nulla sarà più come prima.
La formazione ideale dei più forti giocatori visti nella fase finale sulla base non di opinioni personali, ma sull’imparziale e crudele statistica.
Le due migliori squadre viste al torneo brasiliano si sono affrontate in una Finale vera, combattuta e ben giocata tatticamente. Alla fine ha vinto il lavoro paziente di Joachim Löw.
Un panel di illustri esperti—Conte, Gabrielli, il cugino quattordicenne di Manusia, Alemanni, Battazzi, Paglialunga e Morrone—pronostica, a modo suo, la Finalona del Mondiale.
Dopo una semifinale non esaltante abbiamo la seconda finalista del Mondiale brasiliano. Contro la Germania che cosa dobbiamo aspettarci da Leo Messi?
Allo stadio Mineirão, il Brasile ha concluso il suo Mondiale nel peggiore dei modi possibili. E rivedendo le scelte di Felipão il punteggio di 7 a 1 non sembra poi essere così assurdo.
Un panel di esperti—Conte, Gabrielli, il cugino quattordicenne di Manusia, Battazzi, Paglialunga e Morrone—pronostica, a modo suo, la seconda Semifinale del Mondiale.
Un panel di esperti—Simone Conte, Fabrizio Gabrielli, il cugino quattordicenne di Daniele Manusia, Emiliano Battazzi e Fulvio Paglialunga—pronostica, a modo suo, la prima Semifinale.
Van Gaal è il deus ex machina della Nazionale Oranje. Ancora una volta il suo approccio al match e la capacità di lettura si sono rivelati determinanti, ma con l’Argentina servirà qualcosa in più.
Un brutto Belgio esce dal Mondiale dopo una partita che non è mai riuscito a interpretare. L’errore più grave di Wilmots è stato quello di non aver avuto un “piano Messi”.
Il Brasile ha conquistato la Semifinale con pieno merito, ma al di là del risultato chi ha rappresentato davvero il calcio sudamericano nella sua essenza è stato James Rodríguez.
In un Quarto di finale che è sembrato un’amichevole ha vinto la squadra più forte. Ma la Germania avrebbe dovuto fare qualcosa in più per meritarsi la Semifinale.
In questo Mondiale c’è ancora un po’ di Italia da tifare. I giocatori della serie A che hanno raggiunto i Quarti: Cuadrado, Maicon, Klose, Higuaín e ovviamente il “calciatore del futuro”.
I ragazzi di Wilmots battono gli Stati Uniti ai supplementari e passano il turno, e come ogni squadra vista in questo Mondiale anche loro hanno mostrato i propri punti deboli.
Tre ritratti di calciatori che rappresentano Nazionali “minori”, qualificate agli Ottavi e a detta di chi se ne intende pronte a essere eliminate dal Mondiale. O forse no. Ultima puntata.
La Nazionale di Halilhodžić con una prestazione di altissimo livello tattico, atletico e mentale ha messo in grande difficoltà i tedeschi, evidenziandone tutti i punti deboli in difesa.
La formazione ideale dei più forti giocatori visti nella fase a gironi sulla base non di opinioni personali, ma sull’imparziale e crudele statistica.
Per quasi tutto il match il Messico ha controllato meglio il campo, ma quando è subentrata l’emozione ha vinto chi aveva dalla sua uno dei migliori giocatori degli ultimi vent’anni: Robben.
Contro un grande Cile battuto soltanto ai calci di rigore, la Nazionale guidata da Scolari si rivela ancora una volta dipendente da Neymar. Senza di lui non c’è nessun Piano B.
L’Italia di Prandelli voleva insegnarci una nuova cultura calcistica. Dopo l’eliminazione dal Mondiale, cinque nostri collaboratori ci dicono la loro su cosa, alla fine dei conti, ci ha insegnato.
Con un gol del solito Müller la Germania approda agli Ottavi, ma per Klinsmann la sconfitta non minerà il morale del gruppo americano. Contro il Belgio avranno l’appoggio anche di Obama.
Cinque ritratti di calciatori che rappresentano Nazionali “minori”, a detta di chi se ne intende, pronte a essere eliminate il prima possibile dal Mondiale. O forse no.
L’Albiceleste ha vinto, prima nel girone e ha segnato Messi come sempre. Tutto perfetto, ma le prestazioni viste in campo sono ancora insufficienti per arrivare alla finale.
Il nostro Mondiale si è fermato ieri a Natal. Il gol di Godín a nove minuti dalla conclusione della partita sembra essere stato il giusto finale di un’Italia confusa e troppo approssimativa.
L’ultimo match del gruppo B è stato equilibrato e di altissimo livello tattico. Forse anche troppo, di talento in campo se ne è visto poco e non è stata una grande partita di calcio.
All’Arena das Dunas gli azzurri si giocano il Mondiale. Contro i ragazzi di Tabárez anche un pareggio potrebbe bastare, ma ultimamente l’Italia è in crisi di identità.
Quattro ritratti di calciatori che rappresentano Nazionali “minori”, a detta di chi se ne intende, pronte a essere eliminate il prima possibile dal Mondiale. O forse no.
Il gol di Origi allo scadere regala gli Ottavi al Belgio. Dopo le grandi prestazioni nelle qualificazioni, la Nazionale di Wilmots vince le prime due partite senza convincere.
Una delle più belle partite viste fino ad ora al Mondiale. Da una parte la squadra favorita del torneo e dall’altra la più forte Nazionale africana. E 4 gol in 20 minuti.
Dopo la vittoria di misura sull’Iran, l’Albiceleste si è qualificata agli Ottavi. Merito soprattutto del suo numero Dieci, autore di un gol bellissimo e al novantunesimo.
Con la vittoria per 1 a 0 a Recife la Costa Rica passa il turno, manda a casa gli inglesi e complica il nostro Mondiale; ma “niente panico” ha rassicurato Prandelli.
L’eliminazione degli inglesi, la vittoria dell’Uruguay, il trionfo di Suarez, l’analisi di un avversario ostico che affronteremo martedì e contro cui l’Italia non può permettersi di perdere.
Prosegue oggi il nostro Mondiale. Alcuni temi da tenere bene a mente quando stasera vedremo gli Azzurri contro la Costa Rica all’Arena Pernambuco di Recife.
Dopo appena due partite la Spagna è stata sbattuta fuori dal torneo brasiliano. L’analisi del match contro il Cile: non soltanto una sconfitta, ma la fine dei Re del calcio mondiale.
Cinque ritratti di calciatori che rappresentano Nazionali “minori”, a detta di chi se ne intende, pronte a essere eliminate al primo turno del Mondiale. O forse no.
Tra una partita e l’altra dell’Italia, chiediamo a dodici nostri collaboratori di dare un voto a ogni titolare Azzurro, e al Mister. È una pagella, ma è fatta meglio: è il Pagellone.
La partita tra due potenziali semifinaliste è durata 37 minuti, ma la Germania vinceva già 2-0: una Germania che esce da questo trionfo rafforzata e sempre più sicura del suo status di favorita.
Dopo il vantaggio di Honda, entra Drogba: la Costa d’Avorio corre il doppio, vince il match, e si candida ad ostico avversario per un potenziale Ottavo contro gli Azzurri.
Il nostro Mondiale è cominciato benissimo: 2 a 1 all’Inghilterra, Sirigu dà sicurezza, segna Balotelli, usciamo vivi dalla Foresta Amazzonica. Ma era tutto previsto, “l’avevo detto io che si vinceva”.
Inizia oggi il nostro Mondiale. Alcuni temi da tenere bene a mente quando stanotte vedremo gli Azzurri contro l’Inghilterra all’Arena da Amazônia.
Il tabellone dei Mondiali scaricabile, chi arriverà agli ottavi secondo il metodo scientifico del “sondaggio via mail”, cosa cavolo è il CEADLU, nella prima edizione del Pronosticone di UU.
Anche se il Brasile resta il favorito per il titolo, dopo l’esordio di ieri contro la Croazia mette un po’ meno paura. La vittoria è arrivata anche grazie agli errori di Kovač e di Nishimura.
Dopo il grande Mondiale 2010 e il disastroso Europeo del 2012 la nuova Olanda guidata da Louis van Gaal è più giovane e punta molto sulle sue tre corone d’attacco: Robben, van Persie e Sneijder.
La Nazionale brasiliana ogni quattro anni inizia il torneo da grande favorita. Da padroni di casa poi fanno ancora più paura. Ma allora dove potrà arrivare la squadra di Scolari? Dipende.
Fare meglio della squadra di Hiddink del 2002 non sarà un’impresa facile, e Myung-Bo Hong lo sa. La sua Nazionale, ancora in costruzione, per passare il turno avrà bisogno della “tigre”.
Da diciotto anni la Nazionale tedesca non vince un trofeo internazionale. Con una straordinaria generazione di talenti e la guida brillante di Löw è arrivato finalmente il suo momento?
La formazione ideale dei più forti giocatori nati prima degli anni ’80, sulla base non di opinioni personali, ma sull’imparziale e crudele statistica.
La formazione ideale dei più forti giocatori nati dopo il 1991, sulla base non di opinioni personali, ma sull’imparziale e crudele statistica.
Schiacciata da un passato troppo grande, la Celeste dovrebbe cominciare a guardare avanti. Alla guida c’è Tabárez, l’uomo giusto, “el Maestro” che “allena le persone e non le stelle”.
In un girone equilibrato e difficile la Nazionale di Roy Hodgson non soltanto dovrà preoccuparsi del debutto con l’Italia ma anche delle aspettative di un Paese che dal 1966 vive una maledizione.
“We Are One” è la canzone ufficiale di questo torneo. Un tormentone che non piace a nessuno e suggerisce “l’innata joie de vivre del buon selvaggio”. Quando la FIFA e il Latin pop generano mostri.
Dall’Europeo 2012 il C.T. Prandelli ha rivoluzionato la Nazionale, creando un sistema di gioco da singole individualità; ma anche stavolta si presenta al torneo preceduto da scetticismo e critiche.
Nel girone con Uruguay, Inghilterra e Italia, e senza il loro massimo goleador, i “ticos” non hanno paura e guidati da Pinto sanno bene che non vogliono essere solo una “simpatica sorpresa”.
La Nazionale guidata da Zaccheroni è matura, tecnica, cerebrale e sa come aggirare il problema della fisicità. Passare il turno non sembra impossibile, superare gli ottavi sarebbe un record storico.
Il racconto del “boicottaggio” argentino al Mondiale fascista del 1934. Una squadra struggente di “contadini” che sognava di vincere il torneo, ma è stata eliminata alla prima partita.
La Nazionale di Vicente del Bosque è pronta a difendere il titolo di Campione del Mondo, ma la mancanza di motivazioni di chi ha vinto tutto è un ostacolo difficile da superare.
Anche se la Nazionale cafetera sarà costretta a fare a meno di Falcao, in Colombia qualcuno la definisce la più forte di sempre, più preparata della storica selección di Pacho Maturana.
Come la Nazionale del ’98 i Bleus di Deschamps partiranno sfavoriti e dovranno riuscire a trovare fiducia strada facendo. Alla fine per vincere il titolo bastano soltanto sette partite.
Con la stessa formazione da più di due anni, la Nazionale sembra affidarsi ancora una volta alle giocate di C. Ronaldo. Riuscirà il c.t. Paulo Bento a rendere la sua squadra meno prevedibile?
La Nazionale guidata da Sušić è l’unica squadra esordiente del Mondiale, ma ci sono altri motivi per tifare Pjanić, Dzeko e compagni; motivi più importanti di una semplice favola calcistica.