Stanley Menzo e la scuola dei portieri dell'Ajax
08 mag 2019
La scuola ajacide dello sweeper-keeper moderno, da Stanley Menzo ad André Onana.
Una delle scene che mi piace di più, nel documentario, è quella in cui, vicino alla sua casa in Camerun, Onana mostra il campo in cui gioca ogni volta che fa ritorno nel paese che gli ha dato i natali. «Questo stadio» dice indicando uno spiazzo sterrato, argilloso, tra casupole col tetto di lamiera e alberi del pane, «questo campo», si corregge poi, «per noi è… il “Giuseppe Meazza”».
Con Muhren e Wouters dopo la vittoria ad Atene.
A proposito di posizioni medie altissime.
A Menzo non era concesso rimanere sulla linea di porta: doveva essere l’uomo in più, tanto in fase di costruzione quanto di interdizione. Le sue proiezioni in avanti non sono mai state un lusso o un vezzo, ma una necessità.