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Marco Gaetani
Quando sei squadre italiane ai quarti non faceva notizia
29 mar 2023
29 mar 2023
Racconto dei quarti europei 1998/99.
(di)
Marco Gaetani
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IMAGO / Allstar
(foto) IMAGO / Allstar
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Siamo bombardati, praticamente in tempo reale, dalle statistiche. Non tanto da quelle relative alle partite, quanto da quelle che riportano alla mente eventi del passato. «Non succedeva da…», «l’ultima volta che…»: un flusso costante alimentato, come giusto che sia, da chi fa questo di mestiere: raccogliere dati, elaborarli, rievocare antiche nostalgie. Il calcio italiano che porta ai quarti di finale delle competizioni europee sei squadre come accaduto quest'anno (Milan, Napoli, Inter, Juventus, Roma e Fiorentina), invece del solito numero striminzito (un anno fa, di questi tempi, avevamo solamente l’Atalanta ai quarti di Europa League e la Roma destinata al trionfo in Conference League), è una notizia che ha richiesto un piccolo sforzo d’archivio per essere pareggiata. Per ritrovare sei squadre italiane in Europa a questo punto della stagione, infatti, bisogna tornare indietro alla stagione 1998/99, anno di grazia per il calcio italiano: Parma e Lazio avrebbero vinto rispettivamente Coppa Uefa e Coppa delle Coppe, la Juventus avrebbe mancato di un soffio l’accesso alla sua quarta finale consecutiva di Champions League, un dato, quest’ultimo, a dir poco impressionante. La storia di quei quarti di finale comincia il 16 dicembre del 1998. I sorteggi Non è un giorno qualsiasi, questo 16 dicembre. La notizia clou è l’ordine, diramato da Bill Clinton, di attaccare Baghdad. Il presidente degli Stati Uniti parla di un attacco urgente, dovuto per tutelare «la sicurezza del mondo intero». Dal mese di ottobre, Saddam Hussein aveva sospeso ogni collaborazione con gli ispettori dell’Onu, chiedendo la fine dell’embargo e provocando, come reazione, la decisione statunitense di ammassare forze militari nel Golfo. Per Kofi Annan «è un giorno triste per il mondo». A Roma, invece, un edificio crolla in piena notte per motivi che hanno poco a che fare con un conflitto. Un palazzo di cinque piani collassa nel quartiere Portuense, provocando la morte di 27 dei 38 residenti, inclusi sei bambini: all’origine del disastro, errori progettuali, con un sottodimensionamento dei pilastri, e la scarsa qualità dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’edificio. Per chi è interessato alle notizie di colore, a Bologna si indaga sul caso dei panettoni avvelenati: Natale è dietro l’angolo e l’Animal Liberation Front decide di sabotare i prodotti di una nota multinazionale, accusata di usare ingredienti transgenici; Aldo, Giovanni e Giacomo presentano l’uscita di Così è la vita, nei cinema a partire dal weekend successivo, aprendo così il classico rush natalizio che vede il trio comico battagliare con La maschera di Zorro, Celebrity, Il mio West, un imperdibile Paparazzi e La gabbianella e il gatto. Intanto, sulla Stampa, esce un paginone dedicato a questa bestialità dell’Internet.

«È il borsello del 2000», dice Paolo Mieli, qualsiasi cosa voglia dire.

A Roma si gioca la sfida tra Italia e Resto del mondo, per festeggiare i cento anni della Figc, peraltro proprio nel giorno in cui Luciano Nizzola e Antonio Matarrese vengono indagati nell’ambito di una vicenda legata a dei presunti mancati controlli antidoping: negli edifici dell’Acquacetosa, qualche settimana prima, era stato scoperto un sottoscala nella zona caldaie che conteneva migliaia di risultati di test antidoping del passato. Gli azzurri vincono 6-2: Enrico Chiesa segna una tripletta entrando al nono della ripresa al posto di Totti, nel primo tempo erano arrivati i gol di Filippo Inzaghi, Di Francesco e Fuser. Siamo talmente carichi di portieri (si alternano Peruzzi e Buffon) da prestare Pagliuca al Resto del mondo, che si schiera poi con Ze Maria, Hierro, Nyathi, Rui Costa, Dunga, Zidane, Winter, Weah, Ronaldo e Batistuta. Non chiedeteci il modulo di questa roba, per pietà. Per trovare almeno una cosa che corrisponda alle fatiche dei giorni nostri, c’è la Sampdoria che si è appena infilata in uno strano imbuto: vuole portare in panchina David Platt, del quale ha annunciato l’ingaggio ma senza specificarne l’incarico. Non ha il patentino per allenare ed è chiamato a subentrare a Luciano Spalletti: ok, ci siamo di nuovo allontanati troppo dal 2023, torniamo ai sorteggi. Abbiamo due squadre ai quarti di Champions League e la Juventus di Marcello Lippi pesca benissimo: c’è l’Olympiacos. Va decisamente peggio all’Inter, che ha da poco esonerato Gigi Simoni e trova il Manchester United. In Coppa delle Coppe c’è soltanto la Lazio, che dopo aver faticato non poco contro Losanna e Partizan Belgrado incrocia la formazione probabilmente più debole tra quelle rimaste, il Panionios, evitando le mine vaganti Chelsea e Mallorca. In Coppa Uefa ci sono solo italiane, francesi e spagnole: il Bologna di Carletto Mazzone se la deve vedere con il Lione, che in quei quarti di finale viene descritto come l’avversario più fiacco, il Parma con il Bordeaux, la Roma con l’Atletico Madrid, allenato da Arrigo Sacchi. Si giocherà a marzo, mandiamo avanti il nastro.

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