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Calcio Daniele Manusia e Emanuele Atturo 31 agosto 2018 16'

Insomma, come sono andati i sorteggi di Champions League?

Power ranking dei gironi delle italiane, dal più facile al più difficile.

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Girone B: Barcellona, PSV, Tottenham, Inter

 

Hi @PSV! 👋🏼

Congratulations on your 105th anniversary and deservedly working your way through the play-off 👏🏼

We look forward to returning to Eindhoven ten years after our last trip! Seeing as you’re getting on a bit now, can you remember the score? 🤔😉#InterIsHere #UCL

— Inter (@Inter_en) 31 agosto 2018

Come sono educati ad Appiano Gentile.

 

Solo con molta fantasia sarebbe stato immaginabile un girone più complicato. Se un tifoso interista particolarmente nichilista avesse simulato il peggior girone possibile… sarebbe uscito comunque più o meno così, con qualche piccola variazione che dipende più che altro dal gusto personale. Se infatti per la prima fascia c’era l’imbarazzo della scelta, l’Inter ha senz’altro pescato il peggior avversario possibile della seconda fascia e uno dei peggiori della terza. L’Inter ha trovato un girone complesso anche per la varietà degli avversari che presenta al suo interno: una squadra che ama controllare il pallone come il Barcellona; una intensa e verticale come il Tottenham; una che ama controllare gli spazi e giocare in transizione come il PSV. Quindi è tutto perduto?

 

Con la premessa che molto dipenderà dal valore dell’Inter, che sembra dover ancora capire che squadra vuole essere, siamo qui proprio per immaginare dei piccoli margini per il passaggio del turno. In fondo lo scorso anno la Roma era stata sorteggiata in un girone dello stesso livello, ed è riuscita a qualificarsi come prima.

 

Il calendario, in questo senso, viene in soccorso. Nella prima partita l’Inter affronterà il Tottenham in casa e dovrà fare di tutto per fare almeno un punto. Sulla carta la squadra di Pochettino è forse la peggiore possibile per l’Inter, che non potrà usare le proprie armi migliori, la forza fisica e l’intensità, almeno non con la certezza di uscirne vincitrice. L’abbiamo vista lo scorso anno contro la Juventus la difficoltà che il Tottenham crea alle squadre italiane, non abituate a certi ritmi; ma lo scorso anno abbiamo visto anche una scarsa gestione dei momenti che l’Inter – che comunque è piena di grandi giocatori – proverà a girare dalla propria parte. Il Tottenham ha sempre almeno venti minuti in cui non gioca, e i nerazzurri dovranno approfittarne.

 

Sarà una partita bella, tra due squadre accomunate dall’accettare di perdere il controllo per alcuni tratti. Se l’Inter vincesse riuscirebbe a quel punto a tagliare il gap che la separa con le avversarie e il girone sarebbe, non dico in discesa, ma molto affrontabile. Guardiamo però a un’ipotesi più realistica, cioè che l’Inter faccia un punto nella prima partita contro il Tottenham. A quel punto dovrebbe andare in trasferta ad Eindhoven per vincere. E questa non è certo un’impresa impossibile.

 

Il PSV ha vinto la scorsa Eredivisie, che è però un campionato sempre più lontano dal livello competitivo dei maggiori tornei europei. Il PSV è una squadra che attacca lasciando grande libertà ai due migliori giocatori della rosa, le ali Bergwijn e Lozano, che si scambiano spesso la posizione e amano attaccare negli spazi aperti dal centravanti Luuk De Jong. L’Inter dovrà risolvere in fretta i propri problemi in transizione difensiva per non impazzire dietro alle corse del “Chucky” Lozano, contro il BATE Borisov ai preliminari apparso in forma smagliante. Il PSV però, come tutte le squadre che dominano i propri campionati domestici, è una squadra disabituata a difendersi. Lo fa con un blocco ad altezza media, senza intensità e lasciando grandi spazi tra difesa e centrocampo. Bastano cambi di gioco ben eseguiti per rompere le distanze degli olandesi. È sufficiente leggere la linea difensiva del PSV per capire quanto sono alla portata dell’Inter i tre punti fuori casa: Angelino, Viergever, Schwaab, Dumfries. In particolare il terzino sinistro, Angelino, scuola Manchester City, è a disagio in fase difensiva e a difendere i tagli in area di rigore.

 

Poi c’è la doppia sfida contro il Barcellona, contro cui l’Inter dovrà provare a giocare una partita fisica e coraggiosa. Anche qui dovrà provare a fare punti, concedendosi magari la sconfitta al Camp Nou. A quel punto – dando per scontata una vittoria casalinga all’ultima contro il PSV – in casa del Tottenham sarebbe ancora importante non perdere, sperando poi che gli inglesi perdano di nuovo contro il Barcellona.

 

Insomma, un po’ cervellotico e di sicuro molto complicato. L’Inter deve fare assolutamente 6 punti contro il PSV, fatto meno scontato di quanto ho presentato sopra, non perdere le proprie partite in casa e sperare che tra Barcellona e Tottenham prevalga nettamente uno dei due nei doppi confronti. Ci sarà bisogno, quindi, di almeno 4 grandi prestazioni europee: complicato, ma senza sognare partite così che senso ha partecipare, “andare a riveder le stelle”?

 

Finalmente torna la magia delle notti europee. Finalmente torniamo in @ChampionsLeague.

Siete pronti, #InterFans? Noi non vediamo l’ora.

Sempre #forzaInter! #InterIsHere pic.twitter.com/lik4NJoQaN

— Inter (@Inter) 30 agosto 2018

 

Percentuale di passaggio del turno: 34%

L’algoritmo di FiveThirtyEight – che tiene in grande considerazione le prestazioni difensive e offensive delle squadre nei propri campionati – concede all’Inter il 34% di possibilità di passare il turno. Ma dà al Tottenham il 64% e al Barcellona l’87%. Non so come fanno i calcoli questi americani ma di fronte alla scienza alzo le mani.

 

Partita decisiva

La prima contro il Tottenham sarà importante non solo in termini di mera classifica, ma anche per misurare la competitività europea della squadra di Spalletti. L’Inter viene da una storia recente di brutte, bruttissime figure in Europa e ha bisogno di provare di poter giocare in quei palcoscenici. In questo senso non avrà molto da perdere e potrà provare a sfruttare a proprio vantaggio la dimensione psicologica. Nella prima partita l’Inter dovrà dare al girone il timbro dell’entusiasmo, l’unico possibile per provare a giocarsela.

 

Scenario peggiore

L’Inter vince la prima in casa contro un Tottenham irriconoscibile, poi però prende una brutta sveglia contro il PSV in una serata da incubo in cui Spalletti viene alle mani con D’Ambrosio. I nerazzurri crollano e non riescono a centrare neanche la qualificazione in Europa League.

 

Scenario migliore

L’Inter vince in casa contro il Tottenham 2-1. Va sotto con un gol di Kane dopo pochi minuti e rischia per circa 14 volte di subire il 2-0. Poi nel secondo tempo pareggia con De Vrij e la ribalta con Icardi nei minuti di recupero. Handanovic la definirà la miglior partita della propria carriera. Vince comodamente la partita di andata contro il PSV e pareggia due volte nel doppio confronto con il Barcellona. Basta un altro pareggio con il Tottenham e all’ultima partita contro gli olandesi in casa i tifosi faranno i calcoli se è meglio passare primi o secondi.

 

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Tags : champions league 2018-19interjuventusnapoliroma

Daniele Manusia, direttore e cofondatore dell'Ultimo Uomo. È nato a Roma (1981) dove vive e lavora. Ha scritto: "Cantona. Come è diventato leggenda" (Add, 2013) e "Daniele De Rossi o dell'amore reciproco" (66th & 2nd, 2020).

Emanuele Atturo è nato a Roma (1988) dove vive e lavora. Laureato in Semiotica, si interessa di cultura pop e sottoculture. È caporedattore de l'Ultimo Uomo e scrive in giro.

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