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Foto di Valery Hache / Getty Images
Calcio Daniele Manusia e Emanuele Atturo 31 agosto 2018 16'

Insomma, come sono andati i sorteggi di Champions League?

Power ranking dei gironi delle italiane, dal più facile al più difficile.

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Gruppo G: Real Madrid, Roma, CSKA, Plezen

 

21 anni fa scendevo in campo per la prima volta con la maglia della Roma: emozioni senza tempo, come quelle che ci siamo regalati nella scorsa stagione in Europa. Si ricomincia: nuovi avversari ma stessa identica voglia di regalare a tutti i romanisti delle notti indimenticabili. pic.twitter.com/PrSbphHcSS

— Eusebio Di Francesco (@MisterDiFra) 30 agosto 2018

 

La Roma è stata la prima squadra estratta tra le italiane e quando è stata accoppiata al Real Madrid sembrava destinata anche ad essere la più sfortunata. Si può cominciare peggio che pescando la squadra campione in carica da tre anni consecutivi? “Una delle squadre più forti della storia”, ha commentato De Rossi a caldo. Poi però sono uscite CSKA Mosca e Victoria Plezen che, insomma, hanno permesso a De Rossi di dire che si tratta di “un girone alla nostra portata”. La Roma sembra più preoccupata dal freddo che farà in Russia a novembre e in Repubblica Ceca a dicembre, piuttosto che dalla sfida calcistica in sé. Ad ogni modo, la squadra che ha passato il girone dello scorso anno con Atletico e Chelsea, non può neanche pensare di arrivare terza in questo.

 

Il calendario però potrebbe rivelarsi antipatico per la Roma, non solo per il freddo. Il debutto al Santiago Bernabeu è affascinante, ok, ma potenzialmente la farà partire con l’handicap rispetto alla vincitrice tra Plezen e CSKA. Il che significa che dalle due partite in casa successive non può che prendere 6 punti e poi dovrà stare attenta a non perdere in Russia o in Repubblica Ceca. Insomma, la Roma deve più o meno chiudere i giochi per il passaggio del girone prima di giocare la penultima con il Real Madrid in casa.

 

In questo senso la Roma sarà confrontata alla sua storica capacità di complicarsi le cose, anche in maniere assurde e impossibili da immaginare prima, rendendo prevalente l’aspetto psicologico su quello tecnico – anche se il CSKA è una seria pretendente al secondo posto. La squadra di Di Francesco ha vissuto un’estate di cambiamenti e dovrà modellare la propria identità in queste partite, senza dimenticare quello che è stata capace di fare lo scorso anno.

 

🎥 | Daniele De Rossi reflects on today’s draw…
#ASRoma #UCL #UCLdraw pic.twitter.com/4CkKEewS9K

— AS Roma English (@ASRomaEN) 30 agosto 2018

 

Prima di passare oltre, alcune informazioni più o meno interessanti su CSKA e Victoria Plezen, per chi non le conoscesse affatto:

 

  • Anche il CSKA è in un anno strano, di rifondazione, con l’addio al calcio dei fratelli Berezutski e di Ignashevich, le colonne difensive, e Golovin al Monaco. È una squadra piena di giovani di belle speranze.  
  • Plezen è la città della birra Pilsner, trasferta consigliatissima (occhio al freddo)
  • La Roma ha giocato con il Victoria Plezen due stagioni fa in Europa League, pareggiandoci all’andata fuori casa e vincendo 4-1 al ritorno. Il gol del momentaneo 1-1 lo segnò Martin Zeman – ancora in rosa – e la cosa generò ilarità nel pubblico giallorosso.
  • Possiamo dire che il Victoria Plezen lo scorso anno è stata la squadra più debole ad arrivare più lontano in Europa League, battendo il Partizan ai sedicesimi e giocando un ottimo doppio confronto con lo Sporting CP agli ottavi.
  • I due acquisti di punti del mercato estivo del CSKA sono il difensore della nazionale islandese Magnusson, l’attaccante brasiliano Vitinho, Vlasic in prestito dall’Everton e la punta Abel Hernandez, in prestito dall’Hull City, che con la maglia del Palermo ha già segnato una doppietta alla Roma all’Olimpico.
  • L’allenatore del CSKA, Viktor Goncharenko, è molto quotato. È stato il più giovane allenatore in Champions League quando aveva 31 anni e allenava il Bate Borisov che ha pareggiato 0-0 e 2-2 con la Juventus (arrivando comunque ultimo nel girone). Adesso ne ha 41, fa giocare il CSKA con il 3-5-2.
  • Alcuni giocatori interessanti del CSKA oltre a Dzagoev che al momento è infortunato e il capitano Akinfeev: Kuchaev (centrocampista che Goncharenko fa giocare anche in fascia), Chalov (attaccante del ‘98), Vlasic (forse il sostituto di Golovin) e Mario Fernades che immaginiamo avrete tutti notato come miglior terzino destro del Mondiale e che insieme al laterale sinistro, Schennikov, sembrano essere i punti forti del CSKA.
  • Lo scorso anno il CSKA è arrivato terzo nel girone di Champions dopo aver battuto il Benfica due volte e il Basilea fuori casa, ma ha pagato la sconfitta casalinga con il Basilea e quella dell’Old Trafford con lo United all’ultima giornata. In Europa League è uscito ai quarti con l’Arsenal, perdendo malissimo all’andata (4-1) e illudendo i suoi tifosi con un 2-0 iniziale che poi è diventato 2-2 nella partita di ritorno.

 

Partita più importante

La sfida in Russia con il CSKA. Sia perché è la prima del ritorno, sia perché sulla carta la più difficile dopo quelle con il Real Madrid.

 

Possibilità di passare il turno: 80%

La Roma sembra più che in grado di uscire dalle trasferte in Russia e Repubblica Ceca senza perdere e, con la giusta concentrazione, potrebbe vivere un girone persino tranquillo. Ma anche se non tutto scorrerà liscio come vorrebbero i tifosi con problemi d’ansia, la Roma ha un grosso margine per passare il turno e tra le italiane è senza dubbio quella con la sfida più alla propria portata.

 

Scenario Peggiore

Se c’è una squadra che sa quanto il calcio ami sovvertire i pronostici, quella è proprio la Roma. Basterebbe che il CSKA vincesse con il Plezen e che poi la Roma non lo battesse in casa nella terza partita in calendario per trovarsi dall’altra parte: con l’obbligo di vittoria in Russia e in Repubblica Ceca. La partita con il Real Madrid, magari già primo del girone con due partite d’anticipo, sembra perfetta per un nuovo psicodramma giallorosso fatto di pali, traverse e triplette di giocatori tipo Bale o Asensio.

 

Scenario Migliore

Fare almeno 6 punti all’andata e 4 al ritorno, pareggiando in Russia. Poi al ritorno con il Real Madrid si può giocare un’amichevole di prestigio e dare spazio a Zaniolo, Bianda, Coric, Fuzato e poi andare a vincere in Repubblica Ceca.

 

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Tags : champions league 2018-19interjuventusnapoliroma

Daniele Manusia, direttore e cofondatore dell'Ultimo Uomo. È nato a Roma (1981) dove vive e lavora. Ha scritto: "Cantona. Come è diventato leggenda" (Add, 2013) e "Daniele De Rossi o dell'amore reciproco" (66th & 2nd, 2020) e "Zlatan Ibrahimovic, una cosa irripetibile" (66th & 2nd, 2021).

Emanuele Atturo è nato a Roma (1988). Laureato in Semiotica, è caporedattore de l'Ultimo Uomo. Ha scritto "Roger Federer è esistito davvero" (66thand2nd, 2021).

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