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Social Watch! David Alaba
28 apr 2015
28 apr 2015
La recensione dei profili social di David Alaba, colonna portante del Bayern Monaco
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David Alaba è una delle colonne portanti del Bayern di Monaco di Pep Guardiola.

 

Su

ha 733.000 followers, ma raramente un suo tweet viene retwittato da più di mille utenti. La sua

ha 2 milioni di like, con una media like per post intorno ai 40.000 (ma in netta crescita negli ultimi tempi). E poi 1 milione di seguaci su

, dove ogni foto guadagna una media di 60.000 cuoricini.

 



David Alaba ha aperto il suo account Twitter un venerdì di marzo del 2011, su suggerimento del calciatore olandese Ryan Babel, suo collega all'Hoffenheim, che lo aveva soprannominato Obama.

 




I primi tweet sono sintomatici dell'approccio dell'utente al mezzo: c'è chi scrive prova prova, chi ciao a tutti, chi finalmente sono anche io su Twitter. Alaba almeno ha la storia di Babel da raccontare, con tanto di #Obama. Il problema arriva subito dopo averla raccontata, però.  



 

Nel maggio del 2012, Alaba ha creato la sua

; l'ha fatto il 15, solo quattro giorni prima dello psicodramma più terrificante nella storia calcistica più recente dei bavaresi: la sconfitta in finale di Champions League, in casa, con il Chelsea di Di Matteo.

 

Quella sera Alaba non è sceso in campo, perché nella semifinale di ritorno era stato ammonito da diffidato, costretto quindi a saltare l'appuntamento con la storia (che comunque non c'è stato per nessuno, se per Storia intendiamo una specie di entità benevola che ti evita la vista di

). Su Facebook non ha commentato, i suoi primi due post sono delle foto di se stesso in azione.

 

A fine giugno, con ancora nell'aria di Monaco di Baviera l'amarezza per l'occasione sfumata, Alaba apre il suo account su Instagram. La prima foto che pubblica, filtro X Pro II, lo ritrae di spalle, abbigliamento street, mentre si dirige verso un auto sportiva parcheggiata su quello che sembra un marciapiede, o una pista ciclabile.

 



 

 


Non sa ancora che la stagione che sta per iniziare gli regalerà il treble. Narrativamente è una foto perfetta per un incipit, è evocativa, sembra il fotogramma iniziale di un film di Spike Lee: dai finestrini oscurati della spider qualcuno lo fredderà con un colpo di pistola? Di spalle sembra anche la comparsa di un video di Pharrell Williams.

?   Il debutto di Alaba sui social somiglia al suo comportamento in campo sotto la guida illuminata di Guardiola: non c'è una direttrice stabile, fissa, nei suoi discorsi, nelle tematiche che vuole rendere pubbliche: ogni post è come se compensasse la mancanza di quel post altrove. L'effetto finale nella percezione del suo follower è l'onnipresenza ponderata.  

 


David è nato a Vienna, da padre nigeriano e madre filippina. Per accontentare tutti nel tributo per una vittoria è stato costretto a creare una bandiera inedita, un pout-pourri di colori,

.  

 

Vienna, però, ha quella bellezza fatta apposta per suscitare nostalgia, specie al crepuscolo, quando ogni immagine è più malinconica, o poetica, senza dover per forza ricorrere al filtro Earlybird.   David ci torna spesso, girando indisturbato come si gira a casa propria.

 



 

Il concetto di famiglia che trasuda dai social di Alaba è allargato, e comprende anche gli amici-quelli-fuori-dal-calcio, quelli di infanzia. Sono molte, ad esempio, le foto dei barbeque tardoadolescenziali.

 




 

A forza di impicciarmi degli affari suoi sui social ho iniziato a farmi dei viaggi immensi sulle piccole situazioni quotidiane. Per esempio mi sono immaginato la reazione del padrone di casa che ha deciso di dare una festa di carnevale, e che si vede arrivare un giocatore del Bayern travestito da Django Unchained.

 




 

Avere un amico celebre significa godere, almeno in parte, della stessa esposizione: condividere lusso, goliardia, pizze sul collo in vacanza, con un affiatamento molto bromance solo con molta più esclusività e dollari in tasca. Non sembra una prospettiva malvagia.   Dopotutto, che te ne frega se il web non conosce il tuo nome, ma sa che eri sullo stesso gommone con Alaba, in navigazione hipster su un qualche lago italiano?

 

 

 



Nonostante giochi già da molti anni ad altissimi livelli, Alaba ha ancora l'entusiasmo e al contempo l'umiltà dell'apprendista, dell'appassionato di calcio che mescola la consapevolezza del talento con l'acribia della casalinga per la quale non contano i complimenti per come è venuta la torta, ma la professionalità che ha messo nella preparazione. Ad Alaba il calcio, non solo il suo, non solo quello che lo coinvolge, piace.   Sarebbe cool avere il suo numero di cellulare, poterlo chiamare e chiedergli se questo o quel weekend in cui la Bundesliga è ferma magari non gli andasse di prendere un aereo e andare a vedere

.

 

Il suo approccio al calcio è sempre serio, anche quando è leggero. E viceversa. Alaba che segna

e Alaba che inscena un'esultanza insensata tipo una figura di surf dopo un gol inutile in allenamento sono la stessa persona.

 




 

O meglio: è come se uno fosse la versione giocosa dell'altro.

 



 




@Bible_Time ha più di un milione di followers. È, di fatto, un generatore randomico di citazioni dalla Bibbia, e Alaba ne fa un grande uso: ogni massimo dieci cinguettii c'è un retweet di Bible Time.   È la sua principale fonte di ispirazione divina insieme a Russell Wilson, quarterback dei Seattle Seahawks, che detto così fa ridere ma che se li conti ha più followers del profilo della Bibbia, e dice più o meno le stesse cose.   Se avete inquadrato il tipo non dovreste faticare troppo a comprendere perché è difficilissimo riuscire a contenere dentro una manciata di parole tutta la gioia che c'è negli occhi di Alaba in questa foto:

 




 

La sera prima aveva sfracellato la Roma sul suo campo; la mattina dopo era là che stringeva la mano a quel argentino, più famoso di Messi e poco meno di Maradona, con sguardo fiero e pure un po' impertinente, come se foste due top manager al soldo dello stesso inarrivabile CEO, e vi stesse comunicando in silenzio "ma quant'è bello lavorare per il Nostro Capo?".

 

David Alaba ha anche idoli, come dire, più secolari: leggere

subito dopo un passo del Vangelo di Matteo o un

a rimorchio di un versetto di una lettera di San Paolo Apostolo ai Tessalonicesi sa mandarti il cervello discretamente in pappa. ma mai quanto un fermo-immagine dell'

.

 

Peraltro ho come l'impressione che Jay-Z abbia avuto una specie di déja-vu:

con

?

 

A David, come molti altri ragazzi della sua età, ragazzi con le vite assai più semplici e scevre di responsabilità, piace ascoltare la musica e quando c'è tempo, o modo, farla: registrare una strofa, prestarsi per un featuring, togliersi l'eccitante sfizio di

.

 


 

 




Ora parliamo del TCR: il Tasso di Conversione Ribéry. Il TCR indica la percentuale di volte in cui un post di David Alaba sui social network contiene, in una maniera o nell'altra, un riferimento implicito o esplicito a Franck Ribéry.   Il TCR dell'Instagram alabiano è altissimo. Frankie trasmutato in hashtag sui social è a suo agio come un barboncino dentro un maglioncino natalizio, di quelli con le renne: e l'effetto spesso è lo stesso.  

è il primo post social che immortala DA e FR insieme. Le braccia che si incrociano nel gesto dell'abbraccio rimandano all'iconografia del brindisi degli sposi che fanno aggrovigliare gli avambracci durante pranzi di nozze degli anni '80. Una movenza tanto eighty quanto il quadrettato minuscolo bianco e rosso, ottimo nelle tovaglie delle trattorie, meno suitable per camicie da festeggiamento.

 



 

C'è un motivo particolare per cui DA <3 FR?
Ce ne sono tantissimi, ne citerò almeno tre. Il primo ha a che vedere con i processi di creazione del mito, con la primigenia, l'anedottistica. Il giorno dell'esordio assoluto con il Bayern, il 10 Febbraio del 2010, in una gara di Coppa contro il Greuther Fürth, dopo un solo minuto dal suo ingresso in campo David Alaba ha ricevuto palla, la prima palla toccata con la maglia dei bavaresi, e ha servito un assist che ha permesso a Ribéry di andare a rete. Ho visto nascere storie d'amore per molto meno.

Il secondo è che uscire con FR significa sempre uscire con qualcuno vestito peggio di te.

 



 

Il terzo è che se sei uno di quelli che in aereo,

o le

, vuole farsi i cavoli suoi, FR è la persona migliore da avere come vicino di posto.

 

Mia nonna diceva sempre che in amore una cosa sola bisogna saper fare sempre insieme, mai ognun per sé:

.

 

La conseguenza più rilevante del TCR, che potrebbe esser stata causa dell'esplosione delle vostre sinapsi nel video qua sopra, è che Franck Ribéry – sebbene dubito gli sia mai passata per la testa l'opportunità – può tranquillamente evitare di farsi un profilo social su qualsiasi network, e viaggiare a rimorchio di Alaba: sfoderare

o

in esclusiva per il suo amico austriaco senza starsi a fare troppi viaggi mentali, senza rovinarsi la salute con haters e troll. Senza doversi mai chiedere «E adesso cosa si fa?».

 

In un certo senso, a casa di Alaba Ribéry può sentirsi tranquillo.
Se non si capisse dalla bomba atomica di tenerezza che sembra lì per esplodere quando il suo dito

, Alaba, a Franck, vuole un bene dell'anima.
E quando c'è l'amore, si sa, c'è tutto.

 


Divertimento: 😊 😊 😊 😊


Autenticità: 🙊 🙊 🙊


Modello di vita: 🙏 🙏 🙏 🙏 🙏


Brandizzazione: 😈

 

 

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