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Storia tattica delle partite di Slam Dunk
01 ago 2025
L’analisi di tutte le otto partite del manga sportivo più amato di sempre.
(articolo)
54 min
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Nel corso degli ultimi 30 anni Slam Dunk si è affermato come uno dei manga più amati di tutti i tempi, nonché con ogni probabilità come lo spokon (il manga sportivo) migliore di sempre. Ma perché l’opera di Takehiko Inoue, realizzata tra il 1990 e il 1996, è ancora oggi così memorabile? Cosa l’ha resa immortale?

Ci sarebbero tantissime angolazioni per analizzare la straordinaria storia di Hanamichi Sakuragi, che dopo il 50° due di picche della sua vita decide di entrare nella squadra di basket del liceo Shohoku per conquistare il cuore della dolce Aruko Akagi. Quello che nasce come un manga sui drammi liceali e sulla violenza giovanile, però, lascia ben presto spazio al vero cuore pulsante che Inoue voleva raccontare: la pallacanestro. E non nella maniera in cui lo sport era stato trattato fino a quel momento nei popolarissimi Holly e Benji o Mila e Shiro, in cui campi improbabili e palloni deformati la facevano da padrone, ma con un racconto quanto più realistico possibile.

Certo, bisogna per un attimo sospendere l’incredulità nel vedere corpi di adolescenti liceali giapponesi così definiti e muscolosi, ma le partite di Slam Dunk sono partite vere. Anzi, i temi tecnici, tattici e regolamentari di uno sport pressoché sconosciuto in Giappone al tempo, sono utilizzati come strumento per raccontare il viaggio di Sakuragi e dei suoi compagni di squadra.

In Slam Dunk la dimensione cestistica e la narrazione si intrecciano, si rincorrono, si mettono l’una al servizio dell’altra. I dilemmi tattici a cui vengono messi di fronte tutti i giocatori dello Shohoku diventano espedienti narrativi per raccontare la loro evoluzione come individui; gli errori commessi dal principiante Sakuragi si trasformano in un pretesto per accompagnare alla scoperta del basket anche chi non ne sapeva assolutamente nulla.

Ma dietro al romanzo di formazione che Slam Dunk indubbiamente è, c’è davvero tanta pallacanestro. Negli ultimi mesi l’ho riletto tutto da cima a fondo e ho pensato che analizzarne le partite dal punto di vista prettamente tattico, come se fossero state giocare per davvero, fosse un modo per evidenziare ancora di più che grado di profondità Inoue ha messo nella sua opera più famosa.

LA PRIMA AMICHEVOLE: Shohoku vs Ryonan 86-87
La prima partita completa che si trova in Slam Dunk è in realtà un’amichevole contro il Ryonan e comincia con una versione dello Shohoku molto diversa rispetto a quella che vedremo alla fine del manga. Innanzitutto Ryota Miyagi e Hisashi Mitsui non sono ancora entrati nella storia principale e il loro posto viene preso rispettivamente da Yasuharu Yasuda e Tetsushi Shiozaki; in più il vice-capitano Kiminobu Kogure viene preferito a Sakuragi, che comincia la sua prima partita in panchina. Il Ryonan è invece pressoché al completo, con l’unica assenza di Kiccho Fukuda, che troveremo invece quando le partite conteranno sul serio.

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