Shopping in Giappone vol. 2
10 talenti da tenere d’occhio nella nuova J. League.
- Shinya Yajima (矢島 慎也), Urawa Red Diamonds – Trequartista, 1994
Forse il giocatore con il maggior boost di confidenza e tecnica nell’intero 2016. 12 mesi fa, il suo club – gli Urawa Red Diamonds – avevano confermato un altro anno di prestito al Fagiano Okayama. Nel frattempo, Yajima aveva fatto parte della spedizione vincitrice del campionato asiatico U-23 a gennaio. Non sapevamo quanto bene avrebbe fatto nel 2016.
Forse non se lo immaginava neanche Tetsu Nagasawa, l’uomo che lo ha voluto a Okayama: cresciuto alla scuola Urawa, Yajima si è adattato benissimo al 3-4-2-1 del Fagiano, lo stesso modulo in cui ha giocato (poco) sotto Mihailo Petrović. Se già nel 2015 aveva fatto intravedere qualcosa delle sue doti – gran tiro, buon senso dell’assist, visione di gioco da regista e primo dribbling fulmineo – il 2016 è stato l’anno dell’esplosione.
Con l’U-23 si è sacrificato da esterno nel 4-4-2 di Teguramori e ha segnato sia nella finale del campionato U-23 sia a Rio contro la Svezia. Grazie al suo contributo a centrocampo – cinque gol e quattro assist, ma soprattutto tanti passaggi-chiave – il Fagiano ha centrato il piazzamento più alto della sua storia, perdendo solo la finale play-off contro il Cerezo Osaka. Quest’anno Yajima è tornato agli Urawa Reds: starà a Petrović trovargli spazio da vice-Kashiwagi.
L’intesa con Toyokawa c’è sempre stata, ma qui Yajima trova una linea di passaggio concessa a pochi.