Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
(di)
Alessandro Piccolo
Shopping in Belgio
08 feb 2016
08 feb 2016
Dieci talenti pronti per il salto di categoria.
(di)
Alessandro Piccolo
(foto)
Dark mode
(ON)

 

Nell’attuale sistema di calciomercato un calciatore spesso non viene pagato a seconda del suo valore reale, ma in base alla sua cosiddetta “futuribilità”, cioè a seconda di “chi può diventare”.

 

Il prezzo di un giocatore sotto i 23 anni, con un futuro promettente, lievita a dismisura fino a diventare accessibile a pochi.

 

Questa dinamica porta i club con grandi disponibilità economiche a investire, anche grosse somme, su talenti il cui valore è per lo più virtuale, spesso anche soltanto perché cresciuti in accademie calcistiche prestigiose. A rimetterci sono soprattutto le squadre di fascia media, che non hanno né le strutture e la scuola calcistica per crescere i talenti in casa, né le disponibilità economiche per mettere le mani su quelli coltivati altrove.

 

Una soluzione per uscire da questo imbuto potrebbe essere quella di approfondire la conoscenza dei campionati minori e in particolare di quello che da anni cresce giovani talenti di grande livello: la Jupiler League.

 

Ecco una lista di 10 talenti che potrebbero far bene in Italia e che, nonostante alcuni abbiano già superato i 23 anni, hanno grandi margini di miglioramento, senza comportare grandi spese.

 





 

Suo padre era innamorato a tal punto del calcio totale olandese da aver deciso di dare a suo figlio il nome di

.

 

Neeskens Kebano è cresciuto nelle giovanili del Genk, prima che il PSG non lo convincesse a unirsi alla sua accademia, dove era considerato uno dei migliori prospetti. A Parigi è riuscito anche a debuttare in campionato e a segnare un gol in Coppa di Francia.

 

A rallentarlo però una serie di problemi al ginocchio che lo hanno accompagnato sia a Parigi che a Caen, dove si era spostato in prestito. La chiamata allo Charleroi a quel punto sembrava un declassamento. La prima stagione è stata d’ambientamento: impiegato come trequartista, esterno e persino regista, Kebano ha compiuto una maturazione tattica importante, trovando sempre maggiore continuità in campo.

 

Il  2014/15 è l’anno della sua consacrazione. Ha chiuso la stagione con un gol ogni 219 minuti (13 reti totali) e 8 assist. Dopo i vari cambi di ruolo, Kebano viene schierato sulla trequarti, dove può sfruttare grandi doti di velocità e accelerazione nei primi passi. Doti che hanno trascinato lo Charleroi in Europa League e che gli sono valse il trasferimento al suo club d’origine, il Genk, che lo ha riacquistato per 4 milioni.

 

https://www.youtube.com/watch?v=n8RfpKPSCSs

 

Al Genk è diventato quasi subito un

: non solo per la sua rapidità palla al piede, ma anche per la sua intelligenza tattica.

 

Nell’ultimo periodo è stato avanzato da trequartista a prima punta, dove ha confermato il suo talento e la sua flessibilità. Ha segnato tre gol in due partite (una di campionato e una di Croky Cup) e ha dimostrato di saper attaccare la profondità come un attaccante di ruolo.

 

Per dare un’idea dell’incidenza di Kebano nel gioco del Genk basti dire che quando ha segnato ha sempre anche servito anche almeno un assist per un compagno, e quando il suo nome è entrato nel tabellino la squadra non ha mai perso.

 





 

È lui l’uomo che probabilmente agli Europei avrà il compito di sfatare il luogo comune secondo cui la Nazionale belga è priva di terzini destri di valore. Finora Wilmots lo ha utilizzato poco: soltanto 5 presenze in Nazionale maggiore, nonostante le sue prestazioni siano stabilmente ad alti livelli ormai da anni.

 

In una stagione un po’ complicata per il Brugge, Meunier sembra essere una delle poche note positive dell’undici titolare a disposizione di Preud’homme.

 

Meunier nasce come attaccante esterno, ma al Brugge viene arretrato fino a diventare terzino destro. È ambidestro, il che gli permette di andare sul fondo e crossare o di rientrare per tentare il tiro. Nonostante sia dotato di grande stazza fisica (è alto 1,90m), è abbastanza veloce sia nelle incursioni offensive che nei ripiegamenti.

 

https://www.youtube.com/watch?v=yyg1uekCCPw

 

Il suo prezzo si aggira intorno agli 8 milioni, e in Italia è stato già cercato da Napoli e Inter. Lui è dichiaratamente tifoso del Manchester United, e anche i Red Devils sembrano monitorarlo con attenzione. Il salto di qualità è ormai soltanto questione di tempo.

 





 

Al suo esordio in campionato è riuscito nell’impresa di segnare e farsi espellere poco dopo. Dopo l’espulsione le telecamere lo hanno inquadrato all’entrata del tunnel degli spogliatoi, intento a riguardare il suo gol sullo smartphone.

 

Belga di origini brasiliane, figlio dell’ex calciatore Edmilson Paulo Da Silva, può ricoprire tutti i ruoli in attacco. In questa stagione è sempre partito titolare, sia con Yannick Ferrera che con O’Loughlin, risultando spesso decisivo: 5 gol e 5 assist fino a questo momento.

 

https://www.youtube.com/watch?v=ztrmOAEWkeE

 

A gennaio è passato dal Sint Truiden allo Standard Liegi. Il Sint Truiden ha iniziato bene la stagione, giocando un calcio bello da vedere e capace anche di portare punti, ma è poi calato con il passare delle giornate. Edmilson Junior si trovava perfettamente a suo agio nel gioco posizionale della squadra: è dotato di velocità, dribbling e di un buon piede. Le sue azioni preferite sono le progressioni palla al piede e i duelli uno contro uno. Pecca ancora di individualismo, nonostante una certa predisposizione tecnica all’ultimo passaggio.

 





 

Su Dendoncker, classe ’95, già nel 2009 c’erano Genk, Standard Liegi, Club Brugge e Anderlecht. La scelta del mediano per i bianco-malva deriva dalla consapevolezza dell’ottimo lavoro che il club riesce sempre a fare sui giovani, che con loro giocano sempre a un livello di maturità quasi innaturale.

 

Lo scorso anno, Dendoncker ha dimostrato grande disciplina tattica e un certo talento, diventando inamovibile al termine della stagione. Quest’anno il suo peso nella squadra è cresciuto ulteriormente, e Dendocker ha offerto grandi prestazioni non solo in campionato ma anche in Europa League. Lo scorso giugno, tra l’altro, ha ricevuto la prima chiamata in Nazionale maggiore, e di recente ha affermato di voler lottare per una convocazione all’Europeo in Francia.

 

https://www.youtube.com/watch?v=zQF5HvGn4Do

 

Dendoncker è abile sia come regista davanti alla difesa, sia come mediano di interdizione. Hasi, tecnico dell’Anderlecht, gli chiede grande lavoro difensivo, e la sua stazza fisica gli permette di aiutare i centrali. Oltre ad avere una spiccata intelligenza tattica, è dotato di un piede accurato, che gli permette di impostare il gioco velocemente.

 

Le sue statistiche non sono eclatanti, ma la sua importanza all’interno della squadra sta progressivamente aumentando. Il fatto che possa giocare anche come difensore centrale permette all’allenatore di schierarlo in più ruoli, e in un momento così complicato per la difesa del club di Bruxelles, non può che essere un vantaggio. Il giocatore, però, ha più volte ribadito di preferire il ruolo di centrocampista, sulle orme del suo idolo, Sergio Busquets.
Il suo prezzo si aggira intorno ai 12 milioni, ma, di questo passo, aumenterà presto. In Italia farebbe comodo praticamente a tutti. Nella Roma, ad esempio, potrebbe fare il vice-De Rossi, al quale somiglia parzialmente. Nel Napoli sarebbe un ottimo sostituto di Jorginho e nel Milan potrebbe giocare da titolare da subito, considerando la situazione dei rossoneri a centrocampo.

 





 

Mesi fa l’ex granata Enzo Scifo consigliò al Torino due acquisti dalla Jupiler Pro League. Il primo era Youri Tielemans, già al tempo fuori dalla portata economica dei granata. Il secondo era Thomas Foket, terzino destro, che avrebbe potuto sostituire Darmian.

 

Thomas Foket è un elemento fondamentale del Gent di Vanhaezebrouck. Nasce come attaccante esterno, e questo spiega alcune sue lacune difensive. È bravo in marcatura ed è soprattutto sempre attento al gioco, anche se non è proprio insuperabile nell’uno contro uno. In situazioni opposte, invece, è molto bravo nel dribbling. Un ottimo fluidificante, la cui caratteristica migliore è il cross, che riesce a eseguire bene soprattutto in corsa. Corre tanto e con qualità, ed è proprio la sua dedizione che lo rende uno dei calciatori più utilizzati da Vanhaezebrouck.

 

https://www.youtube.com/watch?v=hHIGILYBbZw

 

Non dovrebbe costare più di 3 milioni e in Italia farebbe comodo alle squadre che sfruttano le fasce e hanno bisogno di esterni di grande corsa, come il Genoa di Gasperini.

 





 

Il Kortrijk allenato da Johan Walem è una squadra molto fisica che fonda il suo gioco sulla solidità difensiva. Nell’ultima loro vittoria, arrivata per 4 a 2 contro l’Anderlecht, soltanto tre titolari non superavano il metro e 85.

 

https://www.youtube.com/watch?v=3Vb88mZeYwo

 

Uno di quei tre titolari era il montenegrino Adam Marusic. Marusic, da due anni si sta confermando come una delle migliori ali della Jupiler Pro League. Dotato di buona tecnica e

, da lui nascono i migliori contropiedi dei suoi e spesso è lui stesso a trovare la porta, grazie a una grande precisione di tiro.

 

https://www.youtube.com/watch?v=JB2gpT5Voq8

Tipico contropiede del Courtrai: sponda del possente Papazoglu per il trequartista, solitamente de Smet, che fa poi filtrare per uno degli esterni che tira in porta. Azione quasi calcettistica.



 

Durante la scorsa stagione è

 grazie alla grande abilità palla al piede e quest’anno si sta confermando sugli stessi livelli. Il suo prezzo dovrebbe aggirarsi intorno al milione e mezzo, anche se potrebbe abbassarsi. Sarebbe un ottimo acquisto per le squadre che hanno bisogno di un’ala rapida e precisa nel loro tridente. Potrebbe adattarsi alla grande nel gioco di Di Francesco, sebbene nel Sassuolo attuale farebbe fatica a trovare spazio.

 





 

Nonostante per il Genk non siano anni gloriosi, il loro settore giovanile continua a produrre prospetti di grande qualità. Uno dei migliori è il ventenne Timothy Castagne. Un giocatore che può ricoprire tutti i ruoli difensivi, molto abile negli anticipi e nel gioco aereo. Il suo maggiore limite è la difficoltà in cui si trova quando viene puntato nell’uno contro uno.

 

https://www.youtube.com/watch?v=nT_DHCMjZFQ

Il primo dei due gol del Genk arriva su assist dalla fascia di Castagne.



 

Una certa debolezza nei duelli difensivi deriva probabilmente dai suoi trascorsi come difensore centrale, ruolo in cui non è mai stato utilizzato in prima squadra.

 

Di certo, con il prezzo che si aggira intorno ai 5 milioni, in Italia potrebbe essere utile a molti. In alcune squadre partirebbe da riserva, ma un acquisto a lungo termine come il suo potrebbe permettere di blindare la fascia destra per diversi anni.

 





 

Hans Vanaken è quello che si definirebbe un trequartista puro. Alto 1,94 m, ha trascinato per diversi anni il Lokeren a suon di gol e assist, per poi passare lo scorso giugno al Brugge. Si poteva ipotizzare che il passaggio da trequartista in un 4-2-3-1 a mezzala nel 4-3-3 di Preud’homme, per uno della sua stazza fisica, sarebbe stato complicato.

 

Nonostante i numeri di Vanaken si siano abbassati - nella stagione 2014/15 aveva segnato 10 gol con 9 assist, in quella 2013/14, 11 e 11, in quella in corso è ancora a quota 2 e 2 - ha trovato meno difficoltà di quanto si potesse immaginare. Si è garantito fin da subito un posto da titolare, costringendo l’allenatore a cambiare il suo stile di gioco. Il 4-3-3 di Preud’homme è infatti diventato più flessibile, tanto da trasformarsi spesso in un 4-2-3-1 a partita in corso.

 

https://www.youtube.com/watch?v=aPXcJx6hLmg

 

Vanaken sa utilizzare al meglio il suo fisico possente, ed è molto abile nell’ultimo passaggio, grazie a una spiccata visione di gioco.

 

È arrivato al Brugge da circa 6 mesi e presto verrà riscattato per 4 milioni. È difficile ipotizzare una sua partenza così presto, ma è uno dei prospetti migliori della Jupiler Pro League, perfetto per un progetto a lungo termine.

 





 

Moses Simon è un’ala capace di abbinare grande velocità a una buona freddezza sotto porta. Per questo può essere schierato anche come prima o seconda punta, e come trequartista. Abilissimo nel dribbling, vede bene la porta e salta con facilità l’avversario.

 

Sebbene sia arrivato in Belgio solo a gennaio dello scorso anno, a fine stagione aveva già segnato 10 gol ed è stato inserito tra i tre migliori prospetti della Jupiler Pro League, arrivando secondo dietro a Youri Tielemans. A 19 anni era già titolarissimo, ma quest’anno il suo minutaggio è leggermente diminuito a causa di alcuni problemi alla caviglia.

 

I suoi margini di miglioramento sono impronosticabili. A 20 anni, da ala, ha la media di un gol ogni 229’ minuti e un assist ogni 350’.

 

https://www.youtube.com/watch?v=pHnFV7knOvw

 

È sul taccuino di qualunque scout europeo, e, prima del Trencin, ha giocato qualche mese nelle giovanili dell’Ajax. È già stato cercato da squadre di alto livello: su tutte, il Tottenham è quella che ha mostrato il maggior interesse.

 

In Serie A non c’è squadra alla quale non farebbe comodo. Il suo prezzo potrebbe aggirarsi intorno ai 6/7 milioni, ma sarebbero ben spesi.

 





 

In Belgio, di fratelli d’arte, ce ne sono a bizzeffe. L’Oostende, ad esempio, si coccola Jordan Lukaku, fratello dell’attaccante dell’Everton Romelu. Alla stessa famiglia appartiene anche il giovane talentino del Club Brugge Boli Bolingoli Mbombo, cugino dei Lukaku.

 

L’Anderlecht, invece, ha tra le sue fila il fratello di un giocatore che, anni prima, era stato allontanato dal club di Bruxelles a causa delle sue intemperanze. Si trattava di Michy Batshuayi, prima punta che oggi segna tanti gol nell’Olympique Marsiglia, dopo averlo fatto per anni nello Standard Liegi. Il fratellino, appena 18enne, è Aaron Leya Iseka, uno dei migliori talenti europei, considerato da molti l’attaccante del futuro, che ora sta recuperando da un bruttissimo infortunio ai legamenti crociati.

 

In Italia lo conosce benissimo la Primavera del Milan, alla quale Aaron segnò un gol nella

, poi vinto 3-1 dagli uomini di Inzaghi. Anche in Youth League, lo scorso anno, si distinse positivamente, segnando 9 gol in 9 presenze.



 

Il rendimento straordinario di Aaron Leya Iseka nella Youth League 2014/15, che per l’Anderlecht terminò alle semifinali.



 

Attaccante dotato di grandi abilità di tiro, è esplosivo negli ultimi metri, ed è bravo tecnicamente. La sua rapidità gli permetterebbe di giocare anche come ala o seconda punta, ma allontanandolo dalla porta si rischierebbe di bruciare le sue qualità migliori. È meno alto del fratello, ma utilizza al meglio il suo fisico, riuscendo a giocare bene anche spalle alla porta e a proteggere il pallone.

 

https://www.youtube.com/watch?v=Ev4XlP2jt0I

 

Il recente infortunio, gravissimo, lo costringerà a stare fuori quasi sicuramente fino al termine della stagione. La speranza è che i fastidi fisici non rovinino uno dei migliori talenti sul palcoscenico europeo e mondiale.

 

Il suo prezzo potrebbe aggirarsi intorno ai 10 milioni, ma molto dipenderà dalla sua capacità di recuperare dal recente infortunio.

 
 

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura