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Foto di Alessandro Sabattini/Getty Images
Serie A Redazione 3 febbraio 2020 5'

I migliori gol di gennaio 2020

Un mese dominato dall’Atalanta.

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Questo articolo sui migliori gol del mese, a gennaio, poteva essere interamente dedicato all’Atalanta. Per la quantità di gol belli, ma anche per la loro semplice quantità assoluta, visto che la squadra di Gasperini solo a gennaio ha segnato 17 reti, raggiungendo l’astronomica cifra di 57 gol segnati in campionato, secondo miglior attacco in Europa dopo il Manchester City di Guardiola.

 

Per questo l’articolo sarà più sbilanciato e meno vario del solito, contenendo ben tre gol dell’Atalanta, di cui due di Josip Ilicic, assoluto dominatore del mese e infatti vincitore del premio Calciatore del mese AIC. Questo pezzo è un altro piccolo viaggio nel suo talento unico, ma anche in quello di giocatori raffinati come Rodrigo De Paul o sorprendenti come Marco Benassi.

De Paul contro il Lecce

 

Sta diventando irragionevolmente lungo il tempo che Rodrigo De Paul sta passando con la maglia dell’Udinese, regalandoci perle come questa. Con tutto il rispetto di una squadra come l’Udinese, che in questi anni lo ha messo nelle condizioni ideali per recuperare una carriera e un talento che a un certo punto sembrava dissipato. Gennaio è stato un ottimo mese per i friulani, che con Gotti in panchina hanno trovato un’identità solida ma anche brillante, con uscite palla in verticale notevoli. 

 

Negli equilibri della lotta per la salvezza ci ricorderemo forse a lungo di questo gol che De Paul ha segnato a due minuti dalla fine. Un gol impressionante per qualità tecnica, soprattutto all’interno degli ultimi due minuti di una partita sporca e tesa. Negli ultimi minuti siamo abituati a gol disperati: tiri da fuori divini, colpi di testa e tap-in in mischia. Invece De Paul esegue tutto con la freddezza di Snake in Metal Gear Solid. Qual è il dettaglio che preferite di questo gol? Il primo controllo di tacco così fantasioso? Il dribbling fintato oppure la freddissima conclusione a battere il portiere?

 

Scrivetecelo nei commenti.

Benassi contro il Bologna

 

È stata una stagione difficile da leggere quella di Marco Benassi. Lo scorso anno è stato una delle certezze della Fiorentina, nonché uno dei pochi in grado di mettere una pezza alle carenze realizzative della squadra. Quest’anno però è rimasto in panchina quasi sempre, sacrificato in una squadra con una vocazione al palleggio e al controllo del pallone. Con Vincenzo Montella Benassi è partito titolare solo 3 volte, di cui una in Coppa Italia in cui ha segnato una doppietta con la fascia di capitano al braccio. «Con Montella avevo un rapporto normale ma stavo in panchina» ha dichiarato Benassi.

 

Da quando è arrivato Iachini Benassi è rientrato nelle rotazioni e alla prima del nuovo allenatore ha segnato questo gol incredibile che per Benassi però è quasi normale. Nel senso che siamo ormai abituati a conoscere questo giocatore di grande cuore, dalle doti tecniche modeste che però diventano eccellenti quando devono concludere in porta. Sono giocatori come Benassi a dimostrare che le categorie astratte come “l’istinto per il gol” esistono, perché è quello che permette al centrocampista di andare oltre i propri limiti. Qui si coordina facendo due passi all’indietro, una palla alta che non gli permette di guardare alla porta neanche per un attimo. Benassi la deve sentire e in più deve coordinarsi per dare forza alla palla solo tramite l’accuratezza del gesto. È incredibile ma è quello che fa.

Ilicic contro il Parma

 

L’Atalanta ha segnato 14 gol in 4 partite nel mese di gennaio, e di questi 14 Josip Ilicic ne ha realizzati 5, quindi più di un terzo. E insomma anche per un semplice fatto di approssimazione statistica era naturale che in questa classifica finisse un gol dello sloveno, che ha segnato in quasi tutti i modi. Questo al Parma, il suo secondo gol personale nella partita, esprime tutta l’eleganza tecnica di Ilicic che sembra dover fare sempre sforzi davvero minimi e dal sapore quasi anti-agonistico per essere efficace nel calcio contemporaneo. Il calcio giocato da Ilicic è spesso una monumentale opera barocca in stile manuelino, tipo il Monastero dos Jeronimos a Lisbona, ma altre è minimale e pura come sogniamo debba essere il calcio. Ilicic riceve il cross del miglior esterno sinistro del campionato – Robin Gosens – e carica il tiro flettendo leggermente il corpo mantenendosi comunque in controllo, e poi lasciando andare la palla sull’angolo lontano.

Ilicic contro il Torino

 

Non so quante volte ci ricapiterà di inserire due gol dello stesso calciatore nel pezzo sui migliori gol del mese, ma insomma per Ilicic lo avete capito dobbiamo fare un’eccezione. Lo sloveno ha vinto anche il premio di calciatore del mese AIC ed è un riconoscimento che in questo mese quasi gli sta stretto per quello che ci ha fatto vedere. Il gol da centrocampo al Torino nasce da un’intuizione geniale, da una scintilla che non assoceremmo per forza a Ilicic. Un fantasista indolente e malinconico, che qui è semplicemente il più svelto di tutti a capire la situazione. Poi ci vuole l’accuratezza tecnica per dare vita a quest’aeroplanino di carta che, a rivederlo con attenzione, sarebbe stato difficile da gestire per Sirigu anche se fosse rimasto in porta. Questo al Torino è il gol che forse ricorderemo quando ripenseremo al miglior momento della carriera di Josip Ilicic, alla sua onnipotenza. Un giocatore assurdo ed elegantissimo come un’opera d’arte della secessione viennese. Tra vent’anni forse lo ricorderemo con nostalgia associandolo a un’epoca di calcio che vorremo considerare migliore, come oggi facciamo con i calciatori degli anni ‘90.

Gosens contro l’Inter

 

Questa classifica sta diventando monotematica, ce ne rendiamo conto, ma è una forma di onestà intellettuale non lasciarci limitare dalla sovrabbondanza di gol bellissimi segnati dall’Atalanta a gennaio. Questo è anche un modo per parlare di Robin Gosens, difensore – se lo vogliamo considerare difensore – che segna di più in Europa: 7 gol a cui aggiungere 4 assist che testimoniano tutta la grandissima influenza che l’esterno ha ormai sul gioco della “Dea”. Non solo con le corse e le conduzioni palla a cui ci hanno abituato i “quinti” di Gasperini, ma anche con la rifinitura e la finalizzazione. Questo gol all’Inter in diretta sembrava un gol normale, e ci vuole qualche replay per capire il grado di difficoltà di questa rete. Il modo in cui Gosens intuisce la traiettoria di questa palla sporca, complicata da tanti rimpalli, è geniale. Come geniale è il modo che trova per segnare, stendendosi a terra colpendola di controbalzo sul secondo palo. Un gol peraltro pesante, a partire da cui l’Atalanta ha messo sotto l’Inter a San Siro.

Boga contro il Torino

 

Non c’è giocatore che sembra muoversi come si fa in un videogioco come Jeremy Boga. A tratti sembra troppo tecnico e veloce non solo per i suoi avversari, ma persino per il campo. Quando abbiamo inserito questo gol al Torino Boga non aveva ancora segnato il suo gol alla Roma, che è la versione bignami di questo. In effetti Boga ha già segnato diversi gol molto simili tra loro, con una conduzione da sinistra a destra e un tiro sotto l’incrocio opposto che sembra semplicemente un trucco, un buco nel matrix. Questa rete al Torino è ovviamente più di così. Boga ha fatto un tunnel a Rincon prima di tirare fortissimo di piatto come la fisica non dovrebbe neanche permettere in linea teorica. I giocatori del Torino si mettono le mani nei capelli, che è l’unica cosa che si può fare quando a Boga gli prendono i cinque minuti.

 

 

Tags : bogagolgosensserie a

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