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Dario Pergolizzi
Guida all'Atalanta 2022/23
03 ago 2022
03 ago 2022
La squadra di Gasperini arriva dalla peggior stagione degli ultimi anni.
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Dario Pergolizzi
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Serena Taylor/Newcastle United via Getty Images
(foto) Serena Taylor/Newcastle United via Getty Images
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Piazzamento lo scorso campionato: Chi in più: Boga, Ederson, Demiral, Carnesecchi, Okoli, Ruggeri, Zortea Chi in meno: Lovato, Sutalo, Gollini, Pezzella Una statistica interessante della scorsa stagione: L’Atalanta 21/22 in Serie A ha registrato i peggiori valori per xG (66,2) e xGA (45,2) dell’era Gasperini, con un bilancio di 65 gol fatti e 48 subiti (quest’ultimo record negativo condiviso con la stagione 19/20).

Dati FBRef / Statsbomb. Per la stagione 16/17 i valori xG e xGA non sono disponibili.

Sarà stata una stagione di transizione? Quella appena conclusa è stata una stagione travagliata per l’Atalanta, per il piazzamento ben al di fuori dalla zona europea certo, ma anche e soprattutto per la sensazione concreta che la squadra di Gasperini, che nelle passate stagioni era l’incubo di tutte le avversarie, sia giunta alla fine della sua ascesa per iniziare la fase di declino. Nel giro di poco più di un anno la maggior parte dei leader tecnici e carismatici dell’epopea atalantina sono diventati un ricordo sbiadito. Tra l’addio rumoroso di Gomez a inizio 2021, i problemi di salute di Ilicic, gli infortuni di Hateboer, Gosens e Muriel, la difficoltà di integrazione di tutti i nuovi acquisti offensivi, l’Atalanta si è ritrovata a metà della scorsa stagione in una fase di crisi improvvisa. Se già all’inizio della stagione l’Atalanta era apparsa meno incontenibile del solito, un bottino di 11 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte nel girone d’andata avevano dato l’idea di una squadra anche matura, in grado di lottare per un posto in Champions League anche mentre non tutto girava alla perfezione. Il girone di ritorno, però, è stato un disastro (5 vittorie, 6 pareggi e 8 sconfitte) squarciando un velo sul futuro. Solitamente, nell’arco di una stagione, è difficile individuare il momento esatto in cui le cose iniziano ad andare male. Per l’Atalanta 2021/22, però, si può dire che i problemi più grossi siano iniziati - o almeno che qualcosa che covava è uscito allo scoperto - a partire dal mese di febbraio. Per la precisione è stata la sconfitta interna contro il Cagliari, con una rimonta subita in inferiorità numerica, in una partita in cui Gasperini ha perso per due mesi Zapata a causa di una ricaduta dell’infortunio che lo aveva tenuto fuori nelle tre partite precedenti. https://youtu.be/YUQjCYhRGus Proprio il colombiano aveva nascosto i problemi dell’Atalanta per tutta la prima parte del campionato, giocando il suo miglior calcio non solo dal punto di vista realizzativo, ma anche da quello dell’influenza sull’attacco della squadra. Con il suo infortunio e con un Muriel apparso spento dal punto di vista atletico, i bergamaschi hanno perso l’apporto di due giocatori che potevano svoltare le partite in qualsiasi istante, con giocate personali. L’innesto di Boga, arrivato a gennaio proprio per avere più soluzioni individuali, non è servito a risolvere questa involuzione, anzi, ha dimostrato se possibile quanto è difficile inserirsi a livello offensivo in questa versione dell’Atalanta. Ripartire da Gasperini Insomma, la squadra di Gasperini arriva a questa nuova stagione con la consapevolezza di aver perso brillantezza in ciò che l’aveva resa grande: l’assedio furioso all’area di rigore avversaria con tanti uomini, l’attacco al secondo palo, l’influenza delle intuizioni individuali. Dopo l’eliminazione dall’Europa League, tutto sembrava indicare la necessità di aprire un nuovo capitolo, e infine la nuova società ha deciso di farlo, ma continuando ad affidarsi a Gian Piero Gasperini, sperando di gettare, così, le basi per rendere la stagione appena trascorsa più un’annata di transizione che un lungo lamento di addio. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport di inizio luglio, Gasperini è stato molto schietto sulle difficoltà offensive della squadra: «Abbiamo perso per 3-4 mesi Zapata, l’unico che giocava in area. Non è un caso che il nostro cannoniere, Pasalic, abbia segnato 13 gol nel perimetro. Abbiamo perso la qualità e la forza per entrare in area. Muriel, Malinovskyi, Miranchuk, Boga girano al largo. Abbiamo perso Ilicic. Queste difficoltà ci hanno impedito di vincere partite dominate. Al di là delle 12 gare condizionate dal VAR, in casa non abbiamo battuto Empoli, Genoa, Salernitana, Cagliari... colpa nostra. Bastava vincerne 2 o 3 per stare con la Juve. Ma non facevamo gol. […] Giusto non parlare solo degli attaccanti. Globalmente abbiamo perso la capacità di attaccare gli ultimi 16 metri, i più importanti. Gosens è partito. Al di là degli alibi, tutti in generale hanno reso un po’ di meno. […] La differenza l’hanno fatta i gol non fatti. La minor pericolosità offensiva ci ha portati ad aggiungere uomini davanti e a subire troppi contropiede». Gasperini si riferisce all’uso, già visto altre volte ma mai in maniera insistita come nel finale della scorsa stagione del 4231, che però non è stato sufficiente a risolvere i problemi offensivi della squadra. Gasperini, come ribadito anche nell’intervista, sembra intenzionato a ripartire dal 3-4-2-1 alla base dei suoi successi, ampliando le scelte offensive e rinfrescando l’età della rosa. Dal Leicester, ad esempio, è vicino l’arrivo di Ademola Lookman, una punta/esterno con uno spiccato senso del dribbling. Un profilo in qualche modo simile a Boga, che è chiamato a riscattarsi dopo una mezza stagione scialba in un sistema diverso da quello del Sassuolo, dove funzionava bene ricevendo molto defilato. Le soluzioni dalla trequarti in su sono comunque molte: magari non vedremo Pasalic unica punta o Koopmeiners sulla trequarti insieme a Boga, Malinovskyi o a Miranchuk, come in alcuni momenti della scorsa stagione, ma soprattutto la qualità dell’olandese potrebbe essere sfruttata più avanti. L’Atalanta, quindi, sembra voler accontentare le richieste di Gasperini per quanto riguarda l’attacco. Dal mercato potrebbe arrivare anche Pinamonti, non è chiaro se per coprire un eventuale partenza di Muriel o semplicemente per avere un centravanti da alternare a Zapata. Si parla di un interesse anche per Ilic del Verona. Al contrario la rosa sembra un po’ corta nel reparto esterni, che nel gioco dell’Atalanta hanno grande importanza. Maehle e Zappacosta non hanno raggiunto i picchi di Gosens e Hateboer, e comunque hanno bisogno di sostituti affidabili in un ruolo molto dispendioso. Uno potrebbe essere il rientrante Ruggeri (provato anche da braccetto in difesa), ma anche Zortea sembra aver trovato spazio nel precampionato e potrebbe essere confermato. In mezzo al campo, invece, sarà molto interessante vedere l’impatto di Ederson, uno dei migliori giocatori nella cavalcata salvezza della Salernitana, che presumibilmente verrà impiegato da Gasperini tra la mediana e la trequarti, dove potrebbe far valere la sua capacità negli inserimenti che abbiamo visto a Salerno. De Roon potrebbe continuare a essere impiegato anche nel trio difensivo, al centro o sulla destra, alternato a Scalvini (che nel precampionato è stato utilizzato anche a centrocampo), insieme a Djimsiti e Demiral, che nonostante la chiusura calante della scorsa stagione potrebbe avere più continuità a causa della probabile lunga squalifica di Palomino per doping, in attesa dell’esito dei ricorsi, con Okoli pronto a prendersi minuti dopo una bella stagione in B alla Cremonese. Da non escludere anche qualche sorpresa in porta, dove in passato Gasperini ha più volte stravolto le gerarchie per ragioni tecniche (e non solo).

Qualche esperimento non convenzionale per i canoni dell’Atalanta è arrivato dalle amichevoli precampionato. Molto interessante in particolar modo lo scambio di ruolo tra Scalvini e de Roon, con Gasperini che sembra apprezzare le qualità col pallone tra i piedi del giovane difensore forse più di quanto ne apprezzi le doti difensive. In mezzo, Koopmeiners ed Ederson potrebbero a loro volta alternarsi. Ma in ogni caso, anche se questi esperimenti dovessero essere accantonanti con l’inizio della stagione competitiva, è chiara la voglia di Gasperini di provare qualcosa di nuovo pur all’interno della solita struttura, e andando al di là dell’inserire nomi nuovi. Giocatore chiave: In attesa di ritrovare imprevedibilità offensiva, Duvan Zapata ha sulle spalle la grossa responsabilità di aiutare l’Atalanta a occupare l’area e i pensieri dei difensori avversari, aprendo spazi per gli inserimenti dei compagni alle spalle. Da non sottovalutare però l’apporto dei mediani, che con i loro movimenti compensatori permettono ai difensori di sganciarsi in avanti o aiutano le combinazioni tra esterni e trequartisti. Giocatori da prendere al Fantacalcio: Zapata come usato quasi sicuro, Koopmeiners ed Ederson come scommesse-bonus, Muriel per gli irriducibili romantici, i difensori a pochi crediti sperando in qualche bonus improvviso (anche se ultimamente l’Atalanta sembra aver perso la capacità di segnare da calcio piazzato). Occhio alla posizione di Scalvini. Miglior scenario possibile: Gasperini riesce nell’intento di rinfrescare la rosa e la sua fase offensiva, l’ambiente si galvanizza e l’Atalanta ritrova subito la piena zona europea e lotta fino alla fine per un posto in Champions League, anche grazie all’assenza di impegni di coppa. Peggior scenario possibile: Nonostante i tentativi, Gasperini non riesce a ricreare la magia degli anni passati, anche a causa delle difficoltà di inserimento dei nuovi arrivati. I guai fisici continuano a tormentare Muriel e Zapata e la stagione sembra una fotocopia della precedente.

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