
PIAZZAMENTO LO SCORSO CAMPIONATO: neopromossa (prima in Serie B)
CHI IN PIU': Ismaël Koné, Sebastian Walukiewicz, Alieu Fadera, Nemanja Matić, Aster Vranckx, Jay Idzes, Fali Candé, Arijanet Muric.
CHI IN MENO: Uros Racic, Emil Konradsen Ceide, Andrei Mărginean, Pedro Obiang, Jeremy Toljan.
UNA STATISTICA INTERESSANTE DALLA SCORSA STAGIONE: il Sassuolo ha vinto il campionato di B con ben 16 punti di vantaggio sulla terza in classifica (lo Spezia, la prima delle squadre costrette ai playoff), realizzando 78 reti, miglior attacco del torneo cadetto con 14 gol realizzati più del secondo (il Pisa con 64).

La stagione 2024/25 del Sassuolo è stata trionfale. I neroverdi sono riusciti a tornare in Serie A dopo soltanto un anno di purgatorio in cadetteria, che è proprio il sogno dei tifosi delle squadre che retrocedono. Adesso però per il Sassuolo viene il difficile: aveva infatti lasciato la Serie A da squadra, se non della classe media, sicuramente da "piccola grande", e ci ritorna con molte meno sicurezze. Quest'anno le cose saranno più complicate rispetto al passato ed è importante non sbagliare le scelte.
Certo, col mercato in evoluzione e che si accenderà in questi ultimi giorni è ancora presto per capire quale sarà il volto definitivo della rosa che la società ha messo a disposizione del confermato tecnico Fabio Grosso. Tra gli artefici della promozione, l’ex terzino dell’Italia vincitrice del Mondiale 2006 è alla seconda promozione dalla B alla A dopo quella ottenuta alla guida del Frosinone nel 2023.
Per affrontare la sua dodicesima stagione nella massima serie la Famiglia Squinzi (che ha mantenuto la proprietà del club anche dopo la morte di Giorgio Squinzi) sta cercando di mettere a disposizione dell’allenatore una rosa in grado di poter competere per la salvezza, affidandosi all’amministratore delegato e direttore generale del club, Giovanni Carnevali, e al direttore sportivo, Francesco Palmieri.

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Nella costruzione della squadra che cercherà di centrare la salvezza il prima possibile, i due dirigenti neroverdi non si sono fatti problemi a liberare Obiang e Toljan (entrambi al Sassuolo dal 2019), giocatori che l’anno scorso hanno totalizzato in B rispettivamente 35 e 34 presenze.
Per aumentare il tasso qualitativo della squadra, Carnevali e Palmieri hanno fino ad ora puntato su profili con buona esperienza nelle massime serie europee. L’ex Olympique Marsiglia Ismaël Koné, Sebastian Walukiewicz (difensore ex Cagliari, Empoli e Torino), Alieu Fadera (esterno offensivo proveniente dal Como), Nemanja Matić (mediano ex Roma) e il belga Aster Vranckx (nove presenze col Milan). In difesa è arrivata la coppia del Venezia Idzes-Candé, che la scorsa stagione nonostante la retrocessione aveva fatto piuttosto bene.
Grosso dovrebbe ricalcare il modello di gioco che gli ha consentito di vincere facilmente la B lo scorso anno. Un modello costruito su un 4-3-3 (che può diventare 4-2-3-1) estremamente verticale, attento alla fase difensiva e che non si faceva problemi, ove necessario, a lasciare il possesso agli avversari. Il dato del possesso medio registrato dal Sassuolo in B infatti (52.2%) non è poi così alto per una squadra che ha dominato la stagione e risulta inferiore a quello di altre quattro squadre, in base ai dati raccolti da Fbref. Alla prima di campionato, il possesso della squadra di Grosso si è fermato al 38%. Certo, l'avversario era il Napoli, ma è probabile che il Sassuolo sia atteso da una stagione a soffrire sotto la linea della palla.
All’interno di questo contesto il Sassuolo può iniziare l’azione attraverso una costruzione diretta verso i riferimenti avanzati, per poi eventualmente proporre uno sviluppo più posizionale nell’altra metà campo. A non cambiare dovrebbe essere la ricerca degli uno contro uno: in Serie B infatti i neroverdi sono stati quelli che hanno realizzato il maggior numero di dribbling (il 50.9%) pur non essendo quella che ne provava di più (appena 14.5 per 90 minuti in base ai dati Fbref, meno di altre otto squadre).
Questo approccio verrà favorito dalla presenza in rosa di dribblatori come la bandiera Domenico Berardi (la cui carriera professionistica ad alto livello si concluderà con ogni probabilità in maglia neroverde, dopo il recente rinnovo fino al 2029), del neo arrivato Fadera e di Armand Laurienté, ceduto al Sunderland ma senza che il giocatore trovasse l’accordo economico col club inglese (e infatti il francese è rientrato a Sassuolo).
In mezzo al campo dovrebbe recitare una grossa parte Ismaël Koné. Il centrocampista canadese (di cittadinanza ivoriana) è reduce da un’avventura finita male al Marsiglia, dove ha litigato con Roberto De Zerbi, in una mezza rissa che è diventata virale sui social.
Dopo questo scontro con l’allenatore Koné ha dovuto fare armi e bagagli e andare in prestito al Rennes a gennaio scorso. Ora per lui c’è la chance col Sassuolo. Classe 2002, Koné in Emilia dovrà dimostrare di poter giocare con continuità all’interno della stessa gara e fra una partita e l’altra, evidenziando quindi quella continuità che gli è mancata all’OM. All'esordio, però, il canadese è stato espulso per un intervento molto irruento su Lucca. Vedremo se sarà solo un incidente di percorso.
Insomma, non sarà una stagione facile per il Sassuolo. La squadra neroverde sembra mancare soprattutto in qualità in fase di finalizzazione, un problema che potrebbe acuirsi qualora, prima della fine di agosto, dovessero partire anche Laurienté (18 gol e 6 assist in Serie B) e Andrea Pinamonti, centravanti di rientro dal prestito al Genoa ma che continua a fare gola a diverse grandi squadre, tra cui lo stesso Napoli. In questo senso, ha una sua logica il tentativo fatto qualche giorno fa per Andrea Colpani che, a Sassuolo, potrebbe ritrovare gli spunti di Monza dopo una stagione in chiaroscuro alla Fiorentina.
A questo si aggiunga poi che si dovrà capire come si adatteranno al salto di categoria giocatori giovani come Luca Moro e Nicholas Perini. Quest’ultimo (10 reti l’anno scorso) è un esordiente assoluto in A. È lui che in rosa probabilmente prenderà il posto di Mulattieri (9 reti in B), che sta per passare al Deportivo La Coruña. Occhio anche ad Augustin Alvarez, che l'anno scorso ha fatto una buona stagione in prestito all'Elche (Serie B spagnola), ma è possibile anche che il Sassuolo torni sul mercato per trovare un'alternativa più solida a Pinamonti.
Alla fine però, soprattutto in caso di attacco manovrato, non è da escludere che lo sbocco offensivo principale si risolva nella ricerca di una qualche invenzione di Berardi, magari cercato in situazione di uno contro uno a destra con un cambio di gioco, dopo aver sovraccaricato il lato sinistro del campo. Un classico che abbiamo visto per anni.

Dejavù?
Anche in difesa c'è del lavoro da fare. Al centro l'arrivo della coppia Idzes-Candé dovrebbe dare una mano, ma all'esordio ha giocato la coppia Romagna-Muharemovic, che sembra dover ancora fare la tara alla Serie A. A destra, poi, sembra esserci ancora un intervento da fare, mancando un sostituto di esperienza per Toljan. Al momento in quella zona il Sassuolo ha Missori e Yeferson Paz, rispettivamente 21 e 23 anni, ma all'esordio ha giocato Walukiewicz, che è un difensore centrale. Vedremo se Carnevali porterà qualche innesto o se Grosso dovrà inventarsi qualcosa. C'è profumo di difesa a tre.
Negli ultimi giorni per iniettare un po' di esperienza in questa rosa piuttosto giovane (la media età è sotto i 25 anni) comunque è arrivato Matic, e vedremo se avrà ancora una buona stagione nelle gambe. Nel caso, sarebbe un innesto straordinario.
MIGLIOR SCENARIO POSSIBILE
Grosso fatica all'inizio ma partita dopo partita riesce a costruire una squadra capace di difendere bene e attaccare in modo efficace in campo aperto, sfruttando la qualità di Berardi e Laurienté in zona di rifinitura e finalizzazione. La mediana, ancorata a Matić, regge bene mentre Vranckx, con le sue prestazioni, fa rimpiangere ai tifosi milanisti di averlo visto così poco impiegato in rossonero. I neroverdi si staccano presto dal blocco delle squadre che lottano per non retrocedere, navigando in una tranquilla metà classifica che li conduce a una salvezza anticipata. Per Grosso è un successo, che riesce anche a interrompere la striscia di esperienze generalmente negative raccolte dagli ex campioni del Mondo del 2006 come allenatori in Serie A.
PEGGIOR SCENARIO POSSIBILE
Grosso non riesce a domare il Leviatano Serie A e incappa in una serie di risultati negativi che portano la società a esonerarlo. Al suo posto viene chiamato Marco Giampaolo, nella convinzione che la formazione neroverde possa giocare un calcio più palleggiato e meno verticale. Il matrimonio tattico fra il tecnico abruzzese e la squadra non produce però i frutti sperati e così, a poche giornate dalla fine, Carnevali e Palmieri richiamano Grosso, troppo tardi però per raddrizzare una barca che riporta subito il Sassuolo in B.
GIOCATORE DI CUI AVERE LA MAGLIA
Kristian Thorstvedt è l’elemento che consente a Grosso di poter trasformare il 4-3-3 in un 4-2-3-1. La scorsa stagione la rinuncia forzata al norvegese (fermato da un infortunio al tallone all'inizio di febbraio) spinse il tecnico neroverde a rovesciare il triangolo di centrocampo, abbandonando al formula che prevedeva il trequartista. Nonostante la decisione del giocatore (presa di comunque accordo con la società) di farsi operare al calcagno per essere pronto quest’anno, Thorstvedt ha comunque chiuso la scorsa annata con 7 reti fatte e 4 assist registrati in 22 partite giocate. In una squadra dove quasi certamente le maglie più vendute saranno quelle di Berardi e Laurienté, stupite i vostri amici presentandovi al calciotto del giovedì con la casacca del norvegese.