Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
Storia orale del contatto tra Ronaldo e Iuliano
04 ott 2019
04 ott 2019
Tutte le dichiarazioni sul contatto più famoso della storia recente del calcio italiano.
(articolo)
27 min
(copertina)
Illustrazione di Andrea Chronopoulos
(copertina) Illustrazione di Andrea Chronopoulos
Dark mode
(ON)

Il 26 aprile del 1998 allo Stadio Delle Alpi si gioca Juventus-Inter. A quattro giornate dalla fine del campionato le due squadre sono separate da appena un punto (66 Juventus, 65 Inter) e la sfida è quindi una specie di finale scudetto, soprattutto per l’Inter, che deve vincere per forza.

La partita è ovviamente tesa e nervosa, ci sono molti falli, molte interruzioni. La Juventus passa in vantaggio al minuto 21 del primo tempo con Del Piero, bravo a coordinarsi rapidamente e ribadire in rete una prima conclusione respinta. Nel secondo tempo l’Inter prova a recuperare, ma non succede molto, almeno fino al minuto 25: da un contrasto tra Zamorano e Birindelli all’interno dell’area di rigore della Juventus sbuca fuori un pallone sporco su cui si gettano Ronaldo e Iuliano; il brasiliano sposta il pallone con la punta del piede destro e qualche istante dopo i due si scontrano, finendo a terra. L’arbitro Ceccarini non fischia rigore. I giocatori dell’Inter lo circondano, Luigi Simoni, l’allenatore, entra in campo per protestare; nel frattempo l’azione continua e Taribo West si scontra con Del Piero nell’altra area di rigore. L’arbitro Ceccarini fischia rigore. Del Piero lo sbaglia, ma la Juventus riesce comunque a vincere per 1-0 quella partita e qualche settimana dopo il campionato.

È il più famoso non fischio della storia del calcio italiano, che ha generato una quantità di dichiarazioni praticamente infinita, che va avanti ancora oggi. Di seguito si è cercato di ricostruire - per quanto possibile, a più di vent’anni di distanza - questo ammasso informe di frasi, battute, ammissioni e accuse. Non sono tutte le dichiarazioni - che sono davvero tante e coprono tutta l’infinita polemica del rapporto tra Juventus e arbitri, Inter e lamentele - ma quelle più inerenti al nucleo centrale di questa storia, ovvero lo scontro fisico tra Mark Iuliano da Cosenza e Ronaldo Luis Nazario da Lima da Rio de Janeiro.

Il giorno della partita (26 aprile 1998)

Luigi Simoni - allenatore Inter

«Si vergogni. Si vergogni».

Entrando in campo, rivolto all’arbitro Ceccarini.

Luis Nazario da Lima detto Ronaldo - calciatore dell’Inter

«Mi vergogno per lei».

Parlando con Ceccarini dopo la partita.

Massimo Moratti - presidente dell’Inter

«Sono amareggiato e arrabbiato, è la prima volta nella mia vita che lascio lo stadio prima della fine. Ma non avevo voglia di essere preso in giro fino alla fine. Non volevo credere a una cosa del genere, mi pareva che solo pensarlo sconfinasse nel ridicolo. Invece è proprio capitato. Devo dire che non immaginavo a una cosa così sfacciata».

«Non è un gesto d'accusa, il mio, si è visto benissimo cosa contano le mie parole. Onestamente non saprei cosa fare. Non mi resta che constatare l'esistenza di un complesso da parte degli arbitri. Hanno paura di far male alla Juve, questa è la regola, non l'eccezione. No, non pensavo che facessero una cosa così sfacciata. Ma mica lo fanno apposta, è l'abitudine».

(Nel parcheggio dello stadio, prima della fine della partita da Moratti: gli arbitri hanno paura di loro)

Luigi Simoni

«Mi auguro di aver visto male, che la sensazione di un rigore netto non sia vera. Spero di dover andare a chiedere scusa all'arbitro. In quel caso avrei sbagliato due volte. Giudicando e reagendo come ho fatto. È stato istintivo. Perché era una partita in cui era in gioco tutto. Un anno di lavoro, una carriera. [...] Cosa penso? Meglio che non lo dica. Spero che questa stagione non debba essere ricordata per quell'episodio. Sarebbe una brutta cosa veramente. Come la mia reazione. Umana, credo. Non mi capitava da 10 anni. Ci aspettano momenti difficili. Penso ai giocatori. Anche per loro non deve essere facile vedere una stagione, tanta fatica decisa da una cosa del genere».

«Voglio riguardare bene la partita e le immagini TV, poi dirò la mia. Ora dico solo che Ronaldo mi ha spiegato che Iuliano gli è venuto addosso e dico che al 50% quel rigore c'era e al 50% non c'era, anche se la prima impressione era che il rigore fosse netto».

(Nel post-partita da Moratti: gli arbitri hanno paura di loro)

Mark Iuliano - calciatore della Juventus

«Non parlo di rigori, però è stato Ronaldo a sbattermi contro. Io stavo fermo, ha fatto tutto lui. Io sono sempre in area di rigore e so come comportarmi: in questi casi bisogna stare sempre fermi».

(Da Lippi: ma che furto, siamo più forti noi)

Luis Nazario da Lima detto Ronaldo

«C'era un rigore netto, solo l'arbitro non lo ha visto. Mi sento derubato, per quello che è successo in questa partita e anche in altre partite. La Lega può punirmi con un'altra multa, ma oggi non posso stare zitto. È veramente una vergogna che tutto il mondo deve vedere gli arbitri sempre a favore della Juve. Mi resta una grande tristezza. Dico solo che non si può continuare così. Il calcio è allegria quando si gioca 11 contro 11, ma diventa triste quando dall'altra parte sono in 12».

(Nelle interviste post-partita da Moratti: gli arbitri hanno paura di loro)

Alessandro Del Piero - calciatore Juventus

«Noi non possiamo giudicare gli arbitri e poi ero troppo lontano».

Marcello Lippi - allenatore Juventus

«Prima di giocare, dicono che sappiamo solo rubare. Dopo, che ci hanno aiutato. Non capiscono che così aumentano la nostra carica per la partita seguente. La forza della Juventus è la calma: siccome siamo abituati, non perdiamo mai la testa. Complimenti alla squadra. E sia chiaro che il risultato è giusto».

«Ho sentito un attimo Gigi Simoni negli spogliatoi e mi ha detto testualmente che la partita era stata preparata da tutti in maniera talmente forte che anche lui si è lasciato andare a un attimo di nervosismo».

(Da Lippi: ma che furto, siamo più forti noi e Lippi, la forza dei nervi distesi)

Sandro Mazzola - direttore sportivo dell’Inter

«Un campionato falsato».

(Alla Domenica Sportiva riportato in Anche le mani condannano Iuliano)

Peppino Prisco - avvocato e tifoso inter

«Ceccarini ha rinfocolato antichi sospetti. Per carità, solo occasionali».

(Da “Non voglio farmi prendere in giro”)

Luca Cordero di Montezemolo - Presidente Ferrari

«Il rigore su Ronaldo era netto, chiarissimo, l'arbitro doveva fischiarlo».

(Da Montezemolo sta con Ronaldo: “il rigore c’era”)

Giammaria Visconti di Modrone - dirigente e accompagnatore dell'Inter

«Dovrei dire cose talmente orribili che preferisco non parlare. È una vergogna, a vincere i campionati così sono capaci tutti».

(Da “Non voglio farmi prendere in giro”)

Luciano Moggi - direttore sportivo della Juventus

«Quello su Ronaldo non c'era. È stato sfondamento».

«Ronaldo ha perso una buona occasione per stare zitto. I grandi giocatori devono parlare dal campo usando i piedi e la testa. Impari da Del Piero che sta zitto e segna».

(Da Lippi: ma che furto, siamo più forti noi)

Roberto Bettega - vice presidente Juventus

«Sì, ho sentito quello che ha detto di noi e gli auguro di non dover aspettare altri nove anni prima di vincere uno scudetto. Moratti sappia che non è stata la Juventus a prenderlo in giro, e sappia che noi abbiamo giocato al calcio meglio di loro».

(Da Lippi: ma che furto, siamo più forti noi)

Vittorio Caissotti di Chiusano - Presidente della Juventus

«Non esiste vittoria più limpida di questa. Il rigore su Del Piero è di un'evidenza scolastica, mentre quello su Ronaldo non si è visto».

(Da Lippi: ma che furto, siamo più forti noi)

Armando Cossutta - presidente di Rifondazione Comunista e tifoso dell’Inter

«Sì, è vero: è proprio una vergogna, la Juve gode di molte protezioni. Ha ragione Moratti».

(Da “Non voglio farmi prendere in giro”)

Umberto Agnelli - proprietario Juventus

«La partita non mi è piaciuta, troppo nervosa. Lasciamo perdere».

(Da Lippi: ma che furto, siamo più forti noi)

Moreno Torricelli - giocatore Juventus

«Nell'impatto tra Ronaldo e Iuliano c'era molta velocità, ma mi è parso che Mark sia entrato sulla palla. Se ne parlerà molto».

(Da Lippi, la forza dei nervi distesi)

Angelo Di Livio - giocatore Juventus

«Ero troppo lontano dall’azione, mi ero già piazzato per il contropiede».

«Ogni pretesto era buono perché gli interisti accendessero la scintilla».

(Dal Corriere della Sera del 27 aprile 1998)

Edgar Davis - giocatore Juventus

«Netto il rigore per noi, quello per l'Inter non c'era».

(Da Lippi, la forza dei nervi distesi)

Zinedine Zidane - giocatore Juventus

«Troppo nervosismo? Normale. Il risultato? Giusto».

(Da Lippi, la forza dei nervi distesi)

Simeone - calciatore dell’Inter

«Vergogna... vergogna».

(Da Ronaldo urla: “una vergogna”)

Gianluca Pagliuca - calciatore dell’Inter

«Per noi, a caldo, è rigore netto. Adesso vedremo cosa dirà la Tv».

(Da “Non voglio farmi prendere in giro”)

Youri Djorkaeff - calciatore dell’Inter

«Non ci resta che pregare, però nemmeno questo ci consentirà di arrivare allo scudetto. Speravo che questo torneo non venisse deciso dagli arbitri, invece è andata proprio così».

(Dal Corriere della Sera del 27 aprile 1998)

Taribo West - calciatore dell’Inter

«Io ero troppo arrabbiato per poter entrare serenamente su Del Piero».

(Dal Corriere della Sera del 27 aprile 1998)

Antonio Conte - calciatore della Juventus

«A parer mio Ceccarini ha disputato un buon incontro».

Didier Deschamp - giocatore Juventus

«Non abbiamo aiutato l'arbitro».

«Io non ho certezze sull'episodio, so invece che il nostro rigore è netto e che comunque un arbitro non vince mai una partita da solo».

(Da Lippi: ma che furto, siamo più forti noi e Lippi, la forza dei nervi distesi)

Angelo Peruzzi - giocatore Juventus

«Di solito giocare al calcio mi diverte. Stavolta no. Stavolta abbiamo esagerato, tutti».

(Da Lippi: ma che furto, siamo più forti noi e Lippi, la forza dei nervi distesi)

Paco Jimenez - primo consigliere tecnico del Real Madrid presente allo stadio

«Io spero che ad Amsterdam trionfi lo sport e che sia una partita undici contro undici».

(Da “Non voglio farmi prendere in giro” in riferimento alla finale di Champions League che si doveva disputare tra Juventus e Real Madrid)

Massimo Marianella - telecronista

«Ronaldo, si allarga, body-check su di lui».

In telecronaca.

Massimo Chiesa - ex arbitro

«No. Per me non è da calcio di rigore».

In telecronaca.

Maurizio Pistocchi - moviolista a Pressing

«È il classico intervento dettato dall’eccessiva foga, involontario, però siccome c’è il danno procurato è calcio di rigore».

(Da Pressing del 26 aprile 1998)

Danilo di Tommaso - moviolista al Processo di Biscardi

«Iuliano va incontro a Ronaldo, frapponendosi fra il giocatore e il pallone, commettendo un’ostruzione».

(Durante la moviola per il Processo di Biscardi riportato dal Corriere della Sera del 30 aprile 1998)

Luciano Nizzola - Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio

«Soggezione nei confronti della Juve? No, no, non posso credere una cosa del genere. Piuttosto ho visto giocatori che aiutano poco l'arbitro».

(Da Moratti: gli arbitri hanno paura di loro)

Piero Ceccarini - arbitro di Juventus - Inter

«Certo che sono rimasto contento, oggi: non è stata una partita difficile, ho preso i provvedimenti che dovevo prendere».

(Da Sul brasiliano fallo da rigore ma Ceccarini non sarà punito)

I giorni successivi

Nei giorni successivi la polemica non si spegne, anzi si allarga come un incendio estivo. Tutti hanno la loro opinione, tutti vogliono esprimerla: cantanti, prelati, giornalisti, politici e conduttori. Ancora il martedì, il contatto tra Iuliano e Ronaldo occupa le prime pagine di tutti i giornali. Ecco alcune delle dichiarazioni espresse da protagonisti - e non - in quei giorni.

Piero Ceccarini

«L’arbitro sta in campo».

(Al telefono da L’ira di Ceccarini)

Piero Ceccarini

«Per me è stata una partita facile. Errori? Siamo tutti uomini, gli errori ci possono anche stare. Se sono contento? E per quale motivo non dovrei essere rimasto contento. Cosa mi resterà? Speriamo niente, anzi speriamo qualcosa di positivo».

(Alle troupe appostate fuori casa da L’ira di Ceccarini)

Mark Iuliano

«Certo che stavolta l’ho combinata bella».

(Dal Corriere della Sera del 28 aprile 1998)

Fabio Baldas - designatore arbitrale

«Visto in tv il fallo su Ronaldo era un fallo grosso come una casa».

(Durante la trasmissione televisiva Tutti ne parlano)

Vittorio Chiusano

«Seduti sul sofà, con un whisky in mano e la moviola davanti, beh, lo ammetto, quel rigore ci poteva stare».

(Da La Stampa del 28 aprile 1998)

Luigi Simoni

«Ceccarini è stato l’unico al mondo a non aver visto il rigore su Ronaldo. Era a dieci metri, come ha fatto».

(Intervenendo telefonicamente a Italia uno sport riportato dal Corriere della Sera del 28 aprile 1998)

Massimo Moratti

«Mai pensato di rigiocare la partita. Anche se ce ne fosse stata la possibilità, non avremmo mai approfittato di un errore, non sarebbe sportivo».

(Riguardo la possibilità di ripetere la partita a causa dell’errore tecnico di Ceccarini di non interrompere la partita quando Simoni è entrato in campo da Solo la Coppa Uefa ci farà dimenticare)

Gianni Agnelli - avvocato

«Da che mondo è mondo gli arbitri commettono degli errori. È successo nei Campionati del Mondo, è successo agli Europei, c'è stata persino gente che ha fatto dei gol con la mano. Se uno non ha più fiducia negli arbitri è meglio che smetta di giocare».

«Sì, c'era. Però non sta a me giudicare i rigori, quello è un compito che spetta agli arbitri: non certo ai giornalisti o ai semplici spettatori come me».

(Da Voglio arrivare a 30)

Giuseppe Bergomi - calciatore dell’Inter

«E' giusto protestare, ma adesso dobbiamo finirla. Domenica non ho giocato, ma ammetto che se fossi stato in campo avrei rischiato qualcosa».

(Da La lega ci ripensa e grazia Ronaldo)

Fulvio Collovati - ex calciatore dell’Inter

«Sul momento, poteva anche essere considerato non rigore, mentre poi l’opinione è cambiata».

(Da La Juve rompe l’assedio)

Mario Rasini - amministratore delegato Tele+

«L’ex arbitro Chiesa ha preso posizione sul rigore e ha sbagliato. Ma i nostri telecronisti hanno solo raccontato quello che accadeva in campo».

(Rispondendo alle accuse di faziosità rivolte a Tele+ riportato dal Corriere della Sera del 28 aprile 1998)

Marca - giornale spagnolo

«Sarebbe stato fallo su tutta la terra e su Marte, ma non al Delle Alpi».

(Riportato dal Corriere della Sera del 28 aprile 1998)

Zdenek Zeman - allenatore Roma

«Il rigore c’era, anche se ci sono allenatori che insegnano tutti i giorni a fare lo stesso blocco di Iuliano».

(Dal Corriere della Sera del 29 aprile 1998)

Fiorenzo Angelini - Cardinale

«Anche un monocolo con un occhio socchiuso avrebbe visto che lì c’era fallo grave».

(A Radio Vaticana riportato da La Stampa del 29 aprile 1998)

Giulio Andreotti - politico

«Moviola e tv mettono in luce i possibili errori arbitrali, contro i quali prima erano sufficienti cori di contestazione della fedeltà delle spose».

(Rivolto a Walter Veltroni riportato da La Stampa del 29 aprile 1998)

Enrico Mentana - direttore TG5 e tifoso Inter

«Il rigore su Ronaldo è uno di quei casi in cui non c’è neppure bisogno di essere faziosi né tifosi. La fortuna dei bianconeri con gli arbitri è davvero straordinaria: consiglierei a Bettega, Moggi e soci di darsi anche al gioco d’azzardo».

(Dal Corriere della Sera del 27 aprile 1998)

Lamberto Sposini - vicedirettore TG5 e tifoso Juventus

«Lì per lì non mi è sembrato rigore. Ma l’ho visto una volta sola. E se anche l’Inter avesse pareggiato, non sarebbe cambiato nulla».

(Dal Corriere della Sera del 27 aprile 1998)

Gad Lerner - giornalista e tifoso inter

«Ho solo una cosa da chiedere alla famiglia Agnelli, ai dirigenti, al tecnico e ai giocatori della Juve: siete una squadra forte, oggi anche meglio organizzata della nostra; dareste un grande contributo allo svelenirsi degli animi e al ripristino del giusto clima sportivo, ammettendo i regali insperati che avete ricevuto».

(Da La Stampa del 28 aprile 1998)

Luciano Pavarotti - Cantante lirico e tifoso Juventus

«Il rigore su Ronaldo poteva anche starci, nessuno avrebbe protestato. Con altrettanta chiarezza va detto che il rigore tirato da Del Piero andava ripetuto».

(da La Stampa del 28 aprile 1998)

Ezio Greggio - comico e tifoso Juventus

«Il rigore ci stava tutto, l’arbitro Ceccarini l’ha rivisto in Tv ed è corso a iscriversi al registro dei pentiti».

«Da tifoso bianconero, ma soprattutto da tifoso di calcio, devo ribadire che quel fallo di Iuliano su Ronaldo andava punito almeno con un fallo a due in area. Questo è il minimo».

(dal Corriere della Sera del 28 aprile 1998)

Ignazio La Russa - Alleanza Nazionale e tifoso interista

«Non bisogna assegnare lo scudetto».

(Da La Stampa del 28 aprile 1998)

Ramon Mantovani - Rifondazione Comunista

«Occorre riscrivere i regolamenti a favore della squadra della famiglia Agnelli, abolendo la linea bianca della porta bianconera».

(Da La Stampa del 28 aprile 1998)

Pietro Folena, responsabile giustizia dei democratici di sinistra

«Un giudice davanti alla tv».

(Dal Corriere della Sera del 28 aprile 1998)

Enrico Ruggeri - cantante e tifoso interista

«I più colpiti da questa brutta storia sono coloro che tifano Juve, resi correi di ciò che non meritano. [...] Visto che non sono tesserato sarò esplicito: la Juve condiziona gli arbitri».

(Da La Stampa del 28 aprile 1998)

Michel Platini - ex giocatore della Juventus

«Sono contento ovviamente, che la Juventus abbia vinto, ma non ho visto la partita quindi non posso giudicare».

(Dal Corriere della Sera del 28 aprile 1998)

Emanuele Filiberto di Savoia - tifoso Juventus

«Me ne frego delle polemiche, dei sospetti e del rigore non concesso per il fallo di Iuliano su Ronaldo».

(Da La Stampa del 28 aprile 1998)

Antonio Di Pietro - Presidente dell’Italia dei Valori

«Il fallo di Iuliano su Ronaldo era da punire con un calcio di rigore».

(Da La Stampa del 28 aprile 1998)

Gino - vignettista e tifoso Inter

«Fino a domenica avevo un sogno: fare l’amore con Sharon Stone. Adesso vorrei arbitrare una partita della Juventus e darle 16 rigori contro».

(Da La Stampa del 28 aprile 1998)

Vera Slepoj - presidente della Federazione italiana psicologi

«Il “complesso della Juve”? Una malattia diffusa tra gli arbitri italiani, una forma di sudditanza della quale è persino difficile rendersi conto e che va curata. Agli arbitri consiglio umiltà».

(Dal Corriere della Sera del 28 aprile 1998)

Carlo Freccero - direttore Rai Due

«È stata una cosa vergognosa, una partita degna di un paese sudamericano».

«Ceccarini è un livornese presuntuoso».

(Dal Corriere della Sera del 28 aprile 1998)

In parlamento

Il 29 aprile il contatto tra Ronaldo e Iuliano arriva in parlamento. Alla Camera viene presentata un'interrogazione parlamentare dalla Lega che finisce con una rissa sfiorata tra Domenico Gramazio (detto “er pinguino”) e Massimo Mauro, ex calciatore della Juventus. Il corpo a corpo viene evitato grazie all’intervento dei commessi (anche se pare sia scappato un calcio), Gramazio viene sospeso per 15 giorni e diffidato dal direttivo di An, Massimo Mauro viene censurato.

Domenico Gramazio - Alleanza Nazionale

«Quante Fiat hanno guadagnato gli arbitri? Questa è la verità che non si dice».

Cesare Rizzi - Lega Nord

«Io sarei per la ripetizione della partita con una terna straniera. Faccia vedere che ha quei famosi attributi, si dia da fare, ripeta la partita».

(Rivolto a Walter Veltroni)

Massimo Mauro - Democratici di Sinistra

«Buffone, che cazzo dici?».

(Rivolto a Domenico Gramazio)

Domenico Gramazio

«Ma chi cazzo sei? Anche tu sei stato pagato dalla Fiat».

Walter Veltroni - vicepresidente della Camera

«Una brutta pagina, uno spettacolo indegno, non siamo in curva».

Domenico Gramazio

«Non dovevo picchiare Mauro in aula, ma fuori. Gli arbitri viaggiano in Fiat, io in Bmw per non dare soldi agli Agnelli».

(Tutte le dichiarazioni sono prese da Rissa ultrà alla camera e da La Stampa del 28 aprile 1998)

Er Mortadella

Come tutti i più grandi misteri (o presunti tali), anche il contatto Ronaldo-Iuliano ha la sua deriva complottista, con un protagonista d’eccezione: lo storico ultras romanista "Er Mortadella". Uno speciale di due ore del programma Tutti ne parlano porta alla luce una foto che ritrae il designatore degli arbitri Franco Baldas insieme al giornalista di Tuttosport e moviolista Danilo di Tommaso e - appunto - a Mortadella, mentre seguono Inter-Juventus dalla tribuna d’onore del Delle Alpi.

I motivi della sua presenza non verranno mai accertati.

Fabrizio Carroccia (Er Mortadella)

«Avevo avuto un biglietto da Luciano Moggi, di cui sono amico da anni».

(Dal Corriere della Sera del 30 aprile 1998)

Luciano Nizzola

«Non conosco il signor mortadella».

(Citazione presa qui)

Fabrizio Carroccia (Er Mortadella)

«Mi sono infilato lì nel palco vip da solo».

(Tratto da Lucky Luciano – Intrighi, maneggi e scandali del padrone del calcio italiano Luciano Moggi)

Publigest - società che gestiva la tribuna vip del Delle Alpi

«Abbiamo invitato noi sia Di Tommaso sia Mortadella».

(Tratto da Lucky Luciano – Intrighi, maneggi e scandali del padrone del calcio italiano Luciano Moggi)

I tre protagonisti

Quella giornata cambia la vita soprattutto a tre persone: Luigi Simoni, Piero Ceccarini e Mark Iuliano. Se altre persone coinvolte riuscirono a smarcarsi da quell’episodio grazie ad altre vittorie (Lippi, Moratti) o alla propria grandezza (Ronaldo), questi tre rimangono legati a quel 26 aprile in maniera indissolubile. Le loro voci finiscono per diventare il simulacro di quella partita, la quasi necessaria postilla a ogni futuro Juventus-Inter. Tra commenti, botta e risposta, le loro dichiarazioni sono quasi infinite.

Piero Ceccarini

«Vorrei spiegarvi tante cose: com'è nata l'azione, la mia posizione in campo in quel momento e perché ho giudicato così, comunque sia libero da condizionamenti. Dalle immagini vedreste che io ero concentrato sul contatto in area tra Birindelli e Zamorano e solo all'ultimo ho spostato l'attenzione su Ronaldo: quando ho girato la testa, Iuliano era già fermo e dunque io non gli ho visto fare quei due passi verso il brasiliano. Quindi non ho avuto il minimo dubbio. Altrimenti non avrei mai avuto la forza e il coraggio di dare, venti secondi dopo, un rigore alla Juventus: chi è stato in campo queste cose le sa».

(Dal ritiro degli arbitri di Sportilia riportato dal Corriere della Sera del 2 agosto 1998)

Mark Iuliano

«Io cerco sempre di arrivare sul pallone prima dell’avversario. Quindi nel caso in cui Ronaldo dovesse ripresentarsi nello stesso modo nella nostra area, proverei a portargli via la palla proprio come ho fatto quel 26 aprile non c’è dubbio».

(Alla vigilia del primo Juventus-Inter dopo lo scontro dal Corriere della Sera del 23 ottobre 1998)

Piero Ceccarini

«Quello era un episodio molto difficile da valutare e non così clamoroso come hanno poi voluto fare apparire: lo dimostra anche il fatto che i primi commenti in diretta, su Tele+, e poi anche il replay, avevano tutti confermato che non era rigore».

«Io ho preso quella decisione e il colore delle maglie non c'entra: sfido chiunque a sostenere che sono arrivato a fare la carriera che ho fatto perché mi ha aiutato qualcuno o perché sono un raccomandato».

«Mi hanno trattato peggio del mostro di Scandicci. E sa che le dico? Che mi spiace soprattutto per il calcio, che è sempre bellissimo».

(Intervistato a Tele+ il 5 dicembre 1998)

Piero Ceccarini

«Già in quell'occasione, al Delle Alpi, ci furono coincidenze... Anche stavolta ci sono state: forse, chissà, è un disegno divino».

(In occasione della gara di ritorno di Coppa Italia tra Inter e Lazio, Ceccarini devia un tiro di Zè Elias che sarebbe finito fuori, segnando il gol decisivo per il passaggio del turno dei nerazzurri dal Corriere della Sera del 28 gennaio 1999)

Piero Ceccarini - 26 maggio 1999

«Per me non era rigore: riguardiamolo al video, con serenità. Iuliano non va fisicamente su Ronaldo».

(Da Io trattato da mostro preferisco la pensione)

Luigi Simoni - 27 ottobre 2001

«Ho letto le dichiarazioni dell'ex arbitro e anche quelle di Ronaldo. Mi dispiace che Ceccarini sia stato abbandonato da tutti però quello sbaglio fu clamoroso e nella fase decisiva della stagione».

Piero Ceccarini - 21 gennaio 2003

«Io vidi Iuliano fermarsi, Ronaldo andargli addosso... Si può discutere se fosse rigore, o una punizione indiretta. Tra l'altro la mia scelta non fu decisiva sul risultato: nel senso che la partita non era alla fine, l'Inter poteva ancora rimontare».

(Da Ceccarini Così diventai un mostro)

Luigi Simoni 25 febbraio 2003

«Ho sempre pensato che il loro sia un mestiere difficile, e che la larga maggioranza dei nostri fischietti sia preparata e agisca in buona fede. Ceccarini, quella volta, sbagliò. E basta».

(Da Simoni e l’Ancona nonni da primato)

Piero Ceccarini - 22 maggio 2006

«Non ho mai pensato che il contatto Iuliano-Ronaldo fosse da punire con il rigore».

(Da «Io insisto su Ronaldo non era rigore»)

«Ero troppo vicino all'azione. Sembra un paradosso, ma qualche volta ti penalizza. Comunque, ho perso i due passi di Iuliano verso Ronaldo. Nei miei occhi lo juventino è fermo, mentre l'interista gli piomba addosso come un tir. Non ho avuto il minimo dubbio nel lasciar continuare».

(Da Ceccarini 11 anni dopo: «Su Ronaldo era fallo, non rigore» il giorno dopo Juventus-Inter)

Luigi Simoni - 4 luglio 2013

«I dubbi mi rimangono anche a distanza di 15 anni, ma non tanto per il rigore non assegnato per il fallo commesso da Iuliano su Ronaldo, ma per la conduzione nell'arco di tutta la gara».

(Da "Ronnie" fenomeno, Prandelli promosso, Mazzarri attento… un’intervista a Il Tirreno a margine di un evento all’Inter Club di Follonica in cui è presente “una torta che lo raffigura nel momento in cui manda al diavolo l'arbitro Ceccarini a Torino”)

Piero Ceccarini - 2 marzo 2016

«Non era rigore, lui è patetico quando dice che gli ho rovinato la carriera. E tornassi indietro non darei quel rigore neanche sotto tortura».

«Dalle immagini si vede chiaramente che Ronaldo va su Iuliano, non viceversa: lo juventino cade infatti all'indietro, dato che riceve un corpo in corsa. Io ero in campo, a pochi metri. E ricordo tutto».

(Da un’intervista a Il Tirreno)

Luigi Simoni - 3 marzo 2016

«Io patetico? Ma stiamo scherzando? Patetico è lui, che continua a non ammettere di aver sbagliato. Quel rigore era netto, lo dicono tutti, anche tanti juventini. Ma lui no, è incredibile. Io commetto dieci errori al giorno, ma mi assumo le responsabilità. Ceccarini continua invece ad andare avanti per la sua strada, a non chiedere scusa».

Luigi Simoni - 20 luglio 2014

«Ogni tanto mi ferma un tifoso juventino e dice: “Mister, aveva ragione lei”».

(Da un’intervista alla Gazzetta dello Sport)

Mark Iuliano - 30 gennaio 2015

«Siamo caduti insieme. In alcuni casi, è stato dato anche sfondamento. In un'azione così veloce, pochi avrebbero fischiato il rigore: io no, perché sono tifoso juventino. Nessuno ricorda nient'altro, né che l'anno prima segnai il gol scudetto all'Atalanta. Restiamo solo io, Ronnie e il replay. Scherzando, dico che mi ha reso immortale».

(Dichiarazione presa da qui)

Luigi Simoni - 4 maggio 2016

«Posso dire che tre o quattro anni fa, durante una partita Cosenza-Gubbio, mi venne a trovare un signore che si presentò come il padre di Mark Iuliano. Mi salutò molto educatamente e mi confidò che la sera di quella famosa partita suo figlio gli telefonò e disse che aveva fatto un fallo da rigore clamoroso su Ronaldo».

(Dichiarazione presa qui)

Luigi Simoni - 28 agosto 2017

«È passato tanto tempo ed è strano che, dopo tanti anni e migliaia di rigori concessi, la gente si ricordi ancora di quell'episodio. Certo, se ci fosse stata la Var, Ceccarini il rigore ce lo avrebbe dovuto dare».

(Commentando l’introduzione del VAR in Serie A)

Mark Iuliano - 5 gennaio 2018

«In Inghilterra ne ho visto più di uno e nessuno si è mai lamentato. Qui invece vengo assillato da gente che mi ferma tutti i santi giorni e mi chiede se fosse fallo o meno, da 20 anni. Ma pensassero ad altre cose».

(Intervista a Radio VS)

Piero Ceccarini - 6 aprile 2018

«Arrivo a dire che il mio errore è stato quello di non aver dato calcio di punizione a favore della Juventus, perché il fatto di non aver fischiato ha fatto pensare che io abbia visto il fallo di Iuliano e non abbia voluto concederlo. Invece io ho proprio visto il contrario. Se fossimo stati nel basket sarebbe stato fallo di sfondamento di Ronaldo, che poi sono le parole testuali che dissi in campo a Pagliuca».

(In un'intervista a Premium Sport)

Luigi Simoni - 6 aprile 2018

«Questo è un fallo che dura da vent’anni».

(Intervenendo a Radio Crc)

Luigi Simoni - 6 aprile 2018

«Le dichiarazioni di Ceccarini su Ronaldo e Iuliano? È una comica, siamo nel mondo dei sogni. Meno male che ha smesso di arbitrare dopo i danni che ha fatto. È irriverente».

(Intervenendo a Radio Kiss Kiss Napoli)

Mark Iuliano - 6 aprile 2018

«Ronaldo era troppo veloce, io ero fermo e mi sono trovato davanti a lui. Col senno di poi sarebbe stato meglio fischiare il fallo per noi e respirare, per poi tornare a giocare. Questo tipo di partite si accendono con un minimo episodio».

(Intervenendo a RMC Sport)

Luigi Simoni - 26 aprile 2018

«È stata una cosa che ha rovinato la mia carriera: avevamo un punto di distacco, ci giocavamo il campionato».

(In occasione del ventennale a Radio Kiss Kiss Napoli)

Piero Ceccarini - 5 dicembre 2018

«Se avessi visto l'episodio al monitor? Ronaldo va su Iuliano. Se per voi è il contrario, me lo dite».

(Prima di uno Juventus-Inter a Radio Crc)

Luigi Simoni - 6 dicembre 2018

«Le parole di Ceccarini? Poverino… Non è neanche intelligente perché anche io nella vita del calcio ho preso delle volte delle cantonate e ho sbagliato giudizi, ma ho sempre avuto il coraggio di riflettere e dire che avevo sbagliato. Bisogna essere sinceri. Il calcio è un gioco, anche se a volte è difficile valutarlo. È stata una cosa detta da tutti e che dura ancora da tanti anni».

(Rispondendo a Ceccarini sempre su Radio Crc)

Piero Ceccarini - 8 dicembre 2018

«Stavano accadendo cose mai accadute, avevo sollecitato di andare in tv a spiegare l'episodio ma non me lo concessero. Posso dire che, rivedendo più volte l'episodio, mi manca la parte dinamica di Iuliano che va su Ronaldo, e nel frattempo stavo seguendo Alessandro Birindelli che andava su Ivan Zamorano. Poi è questione di un attimo, vedo Iuliano fermo e Ronaldo che gli va addosso. Il mio errore è stato non fischiare il fallo di Ronaldo. Sono convinto per quello che ho visto sul terreno di gioco e per quello che ho rivisto in tv, non era rigore».

(Durante la trasmissione Rabona)

Luigi Simoni - 22 gennaio 2019

«È una ferita che rimarrà sempre, anche perché Ceccarini ripete che aveva visto giusto. Se ho riparlato con Ceccarini? No, anche perché quando ci siamo trovati a qualche cerimonia io l’ho salutato e lui ha fatto finta di non riconoscermi».

(Riportato da fcinter1908.it da un’intervista a la Gazzetta dello Sport)

Altre dichiarazioni, così per chiudere

«È una vergogna».

(Titolo di apertura del sito www.inter.it riportato dal Corriere della Sera del 28 aprile 1998)

«Incalcolabile».

(Riferito al numero di fax arrivati alla sede dell’Inter dopo la partita)

«Pericolo alla pubblica incolumità cagionato dal comportamento reiteratamente persecutorio e pertanto inficiato da colpa grave».

(Da un esposto presentato ai carabinieri di Bologna e diretto al procuratore di Torino)

Andrea Padalino - pubblico ministero

«L’arbitro non può essere considerato pubblico ufficiale, e quindi non si può macchiare di reati come l'abuso d'ufficio o la corruzione».

(Nella proposta di archiviazione dell’inchiesta riguardo l’operato di Ceccarini in quella partita)

Movimento dei diritti civili

«Gli errori arbitrali (macroscopici, accertati e documentati) hanno letteralmente falsato il campionato di calcio, danneggiato alcune squadre e gli stessi scommettitori del totocalcio».

(Da una denuncia per abuso d’ufficio e truffa inoltrata alla procura di Roma)

Luciano Moggi

«Riguardandolo, a distanza di tanti anni, lo avrei fischiato».

(Dalla sua biografia)

Peppino Prisco

«Non è un furto, quando c'è la Juve di mezzo è sempre ricettazione. Gli juventini a volte confessano i furti, ma non restituiscono mai la refurtiva».

(Da un’intervista alla Gazzetta dello Sport)

Benoit Cauet

«Ancora penso a come sia possibile che non stia assegnato quel rigore nel contatto Ronaldo-Iuliano».

(A Radio Kiss Kiss Napoli)

Gianluca Pagliuca

«Non ho mai ingoiato il rospo del rigore negato da Ceccarini per il fallo di Iuliano su Ronaldo in quello Juventus-Inter del ‘98».

(Intervista a Fanpage)

Giampiero Mughini - tifoso Juventus

«Se ci fosse stato il Var ai tempi di Juventus-Inter con Ronaldo avrebbe attestato il fallo da sfondamento del brasiliano su Iuliano».

(A Tiki-Taka)

Ragazzi della Nord - tifoseria organizzata Inter

«Era rigore, Iuliano era rigore».

«Casca con noi, Iuliano casca con noi».

(Mentre erano in aereo insieme a Mark Iuliano)

Alfredo Iuliano - padre di Mark Iuliano

«Quello su Ronaldo? Era rigore...».

(Da un’intervista alla Gazzetta dello Sport)

Ronaldo

«Quella resta l’ingiustizia sportiva più grande di tutte».

(Da un’intervista alla Gazzetta dello Sport)

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura