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Cinque momenti decisivi di Roma-Ajax
16 apr 2021
16 apr 2021
Una partita in cui i giallorossi sono riusciti ancora una volta a piegare gli eventi dalla loro parte.
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È difficile trovare un risultato migliore del 2-1 in trasferta nella partita d’andata, eppure la Roma aveva almeno un paio di motivi per non restare tranquilla per la partita di ritorno. Il primo ha a che fare col piano simbolico, ovvero con tutta quell’auto-narrazione un po’ vittimista e un po’ consolatoria del “mai ‘na gioia”. L’idea che la propria squadra sia la diretta applicazione del teorema di Murphy: «Se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno la farà in quel modo»; che poi è il pensiero «Se qualcosa può andare storto, lo farà». Questo tipo di racconti che i romanisti fanno su sé stessi e sulla propria squadra sembra una faticosa cornice interpretativa costruita attorno alla patologica mancanza di successi che affligge la squadra, a cui fanno da contraltare stagioni però sempre piuttosto competitive. Andare spesso vicini a vincere, riuscendo poi molto raramente a farlo ha creato squilibri psicologici e questioni esistenziali.

 

Il secondo motivo per cui la Roma non poteva stare tranquilla, invece, era molto più concreto: l’Ajax era sembrata la squadra più forte, quella più organizzata, quella più tecnica, quella con più strumenti per vincere una partita.

Dario Saltari aveva definito “paradossale” l’impresa della Roma all’andata. I tanti errori tecnici non permettevano mai di resistere al pressing dell’Ajax, che invece attraverso la propria fluidità posizionale aveva messo in grossa difficoltà la difesa bassa e stretta della squadra di Fonseca. La squadra di Amsterdam aveva creato più di 3 xG nel corso della partita ed era andata vicina a chiudere il discorso col rigore del 2-0, miracolosamente parato da Pau Lopez. Insomma, la Roma aveva vinto negando la narrazione su sé stessa, piegando i momenti decisivi dalla propria parte e sfruttando la fortuna. C’era però tutto il tempo per dilapidare quel vantaggio, in fondo, anche senza ricorrere alle profezie, non era così difficile immaginare che l’Ajax avrebbe potuto segnare due gol all’Olimpico.

 

La Roma ha affrontato la partita di ieri in maniera decisamente più remissiva dell’andata, dove comunque aveva giocato con coraggio almeno la prima mezz’ora, cercando di esasperare i difetti dell’Ajax, negando la profondità a una squadra che senza punte di ruolo fa fatica ad attaccarla. Abbiamo scelto i cinque momenti decisivi su cui è girata una partita non spettacolare ma dagli alti contenuti drammatici.

 

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