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Emanuele Mongiardo
5 cose che ci ha detto Real Madrid-Barcellona
04 mar 2019
04 mar 2019
La squadra di Valverde ha messo in ghiaccio la Liga battendo un Real Madrid ancora alla ricerca del suo equilibrio.
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Emanuele Mongiardo
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A distanza di tre giorni dallo 0-3 di Coppa del Re, Real Madrid e Barcellona si sono incontrati di nuovo al Bernabeu nell'ultima partita utile per i “blancos” nella rincorsa alla Liga, con i catalani già avanti di nove punti in classifica. Insomma, era forse l’ultima possibilità che aveva il Real Madrid per provare a riaprire il campionato, ma la squadra di Solari ha fallito l’appuntamento, perdendo per 0-1 senza mai dare l’impressione di essere davvero in partita e confermando i problemi strutturali visti in questa stagione. Problemi che hanno a che fare con la dimensione tattica - come vedremo - ma anche con quella mentale. Il Real Madrid era una squadra abituata a dominare psicologicamente gli avversari, mentre ora invece - per la presenza di diversi giovani e per lo scarso stato di forma dei leader tecnici - manca in tutti i momenti chiave dei match. Un aspetto evidente soprattutto nella sfida di Copa del Rey, giocata discretamente ma comunque persa con uno scarto di addirittura 3 reti.

 

La vittoria di ieri, sebbene arrivata in uno dei Clasicos recenti meno entusiasmanti, ha segnato lo storico sorpasso - dopo 87 anni - nelle sfide vinte del Barcellona sul Real Madrid.


 

Non c’erano molte novità rispetto alla partita di coppa. Solari, senza snaturare il suo classico 4-3-3, ha effettuato appena due sostituzioni: Courtois ha preso il posto di Navas in porta mentre Bale è subentrato a Lucas Vazquez sulla sinistra. Per il resto, il Real si è messo in campo con i soliti uomini, con Reguilòn ormai stabilmente preferito a Marcelo come terzino sinistro (con tutto il caso mediatico a fare da contorno) e Vinicius ormai inamovibile davanti a lui.


 

Valverde, anche lui col 4-3-3, rispetto alla partita di coppa ha spostato Sergi Roberto dal centrocampo per rimetterlo terzino, con Rakitic nello slot di mezzala destra. Lenglet ha affiancato Piqué dietro e, alla sinistra di Busquets, si è rivisto finalmente Arthur, fuori da un mese per un infortunio alla coscia e giocatore indispensabile per il Barcellona di questa stagione. Davanti, Dembelé ha completato il tridente con Suarez e Messi.


 

La partita non è stata di altissimo livello, almeno per gli standard del Clasico, e ha risentito della poca brillantezza delle due squadre. In ogni caso è stata utile se non altro per fare una fotografia piuttosto precisa del momento delle due squadre. Abbiamo riassunto la vittoria del Barcellona attraverso cinque punti chiave.


 

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