Kawhilights di una prestazione leggendaria: 36 punti, 12 rimbalzi, 2 assist (ma letture perfette e zero palle perse), 4 recuperi, una stoppata, 11/22 al tiro, 5/9 da tre e +13 di plus-minus.
Azione esemplificativa di come nel primo tempo la capacità di lettura offensiva degli uomini di Steve Kerr sia stata degna dei loro standard. Looney riceve, scarica subito per Green e scende a portare un blocco per Curry. Contro il numero 5 degli Warriors c’è Leonard, il che è un bene per Toronto perché sul cambio può mandare il migliore dei suoi difensori sulle tracce di Curry. Il problema è che, con VanVleet impantanato sul gomito e Lowry che deve badare a Livingston, resta un’autostrada per Looney da rollante e Green la sfrutta a dovere.
Già il canestro successivo alle due triple è significativo di come siano nate delle crepe nella fin lì più che buona difesa di Golden State. Nel primo tempo i raddoppi con tempi e spazi corretti su Siakam avevano portato ad alcune forzature del camerunense; qui invece Green arriva in modo non corretto e così Toronto può innescare una circolazione di palla neanche troppo rapida ma comunque sufficiente per portare Gasol a tirare da tre metri da solo. Da notare come Curry arrivi trotterellando su Leonard.
Leonard colpisce senza pietà una difesa ormai allo sbando, che ha perso ogni riferimento e che è evidentemente sulle gambe. Non c’è una singola cosa fatta bene dagli Warriors in quest’azione, non c’è una singola cosa fatta male dai Raptors.