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Elena Marinelli
Le ragazze stanno bene?
15 dic 2021
15 dic 2021
Come procede il percorso di crescita di Agnese Bonfantini, Arianna Caruso e altre giovani speranze della Nazionale italiana.
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Elena Marinelli
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Ad agosto 2019, per la prima partita dopo il «Mondiale-svolta» che ha accelerato la crescita e cambiato le sorti del calcio femminile italiano (e non solo), Milena Bertolini convoca 23 giocatrici per due impegni della Nazionale maggiore. 17 sono confermate dal Mondiale e 6 sono nuovi innesti da testare nel gruppo: tra queste ci sono Agnese Bonfantini, Arianna Caruso e Gloria Marinelli.


 

L’Italia gioca contro Israele e Georgia per due incontri validi per le qualificazioni all’europeo inglese del 2021 che si giocherà nel 2022 e, chiamata a rispondere sulla scelta di provare a inserire calciatrici più giovani nel gruppo, l’allenatrice dell’Italia commenta: «Ci sono nuove ragazze in gamba, abbiamo una Nazionale Under 23 che lavora bene, con giocatrici che stanno facendo esperienza. È il naturale serbatoio per la Nazionale maggiore. […] Disputare gli Europei è fondamentale, è un obiettivo che passa attraverso le vittorie e se arrivano giocando bene e creando entusiasmo ancora meglio. Dobbiamo avere la consapevolezza che è l'inizio di un nuovo corso, un inizio più difficile rispetto a due anni fa […]».


 

Un anno e mezzo dopo la nostra Nazionale si qualifica agli Europei 2022 battendo proprio Israele 12-0, in una partita che si sarebbe dovuta disputare a settembre 2020 e che invece, a causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia adottate dallo Stato di Israele, va in scena a febbraio 2021 a Firenze. La partita contro Israele si rivela più semplice del previsto, ma alla vigilia il risultato così largo non era scontato. Per quella gara il gruppo delle giovani promesse si allarga ancora: arrivano Sofia Cantore, Benedetta Glionna e Martina Lenzini.


 

L’estate del 2019 e il Mondiale hanno cambiato la prospettiva sul calcio femminile a molti livelli e uno di questi riguarda i rapporti di forza tra le diverse Nazionali: l’equilibrio si rinnova e cambia. Nelle competizioni mondiali dal 2007 al 2019, infatti, solo gli Stati Uniti si confermano sempre tra le prime 4, mentre il Brasile, ad esempio, lascia sempre più il posto a formazioni europee, con l’Olanda, la Svezia, l’Inghilterra, la Francia, la Germania e la Norvegia davanti a tutte.


 

In questo scenario più composito e con una partecipazione europea sempre più di qualità, l’Italia, uscita ai quarti di finale contro l’Olanda, raccoglie un pubblico vasto e una visibilità allargata – anche perché la Nazionale maschile non centra la qualificazione – e diventa in un mese una promessa: di ascesa, di successo, di continuità.


 

Per questa ragione le giocatrici più giovani che ereditano quel momento storico a partire dalle settimane successive alla competizione diventano automaticamente le depositarie di tale promessa, la sua incarnazione più prossima. Vale dunque la pena chiedersi: le ragazze stanno bene?


 

 

 

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