Anche quest’anno la Juventus continuerà ad adottare le modalità che le hanno portato risultati negli ultimi cinque anni: investire il più possibile sulla nuova squadra i ricavi in aumento, senza però andare a mettere a rischio i conti societari. Grazie a questa politica di crescita lenta ma costante, che predilige la programmazione ai colpi ad effetto, la società ha potuto aumentare in tre anni la sua “potenza di fuoco” (somma degli ingaggi del personale tesserato e degli ammortamenti) da 200 a 260 milioni.
Il mercato della Vecchia Signora è stato già aperto con il riscatto di Lemina (9,5 milioni ad aggiungersi al mezzo milione di opzione) e il rinnovo di Barzagli, ma le chiavi di volta delle strategie di calciomercato saranno rappresentate dal destino di Morata e di Pogba. Sullo spagnolo pende la recompra che dà diritto al Real Madrid di riprenderselo per 30 milioni senza che la Juventus possa fare nulla per impedirlo. Se i blancos vorranno fare di lui un rinforzo per la prossima stagione i bianconeri se ne dovranno fare una ragione. Altrimenti, se l’idea degli spagnoli fosse quella di rivenderlo al miglior offerente, Marotta potrebbe ancora dire la sua: per il Real sarebbe infatti indifferente a livello di plusvalenza acquistare Morata per 30 dalla Juve e rivenderlo in Inghilterra a 55, o accettare l’offerta bianconera di 25 milioni per tenere l’attaccante a Torino. La questione verrà risolta con ogni probabilità a fine maggio, subito dopo la finale di Champions League. Se Morata lascerà Torino la Juventus si troverà con un buco in attacco ma anche con un’importante plusvalenza (16,7 milioni) che si andrebbe ad aggiungere al risparmio di quasi 8 milioni su stipendio e ammortamento annuale del giocatore. Soldi che, a differenza di quanto capita per altre squadre, non sarebbero necessari per coprire particolari buchi di bilancio, ma consentirebbero alla società di avere il margine economico per acquistare uno, se non due, giocatori importanti.
Se dovesse partire anche Pogba, non certo per necessità economica della Juventus quanto per l’eventuale voglia del francese di confrontarsi in campionati diversi, i bianconeri avrebbero invece ampie disponibilità economiche per attuare un mercato stellare, tra l’altro assolutamente necessario per compensare la pesante assenza dell’attuale numero 10. Le voci che vogliono la Juventus contemporaneamente su Benatia, André Gomes, un forte trequartista a scelta fra i molti nomi usciti (da Pjanic a Isco, passando per Pastore e James Rodriguez, arrivando a Ozil e Oscar), e una punta di qualità (Cavani o Lukaku i favoriti) sarebbero realistiche solo in questo caso. Probabilmente è proprio per cautelarsi da questa eventualità che la società sta portando avanti discorsi con molti giocatori di alto livello, ma questo non vuole affatto dire che tutte le contrattazioni verranno poi concluse. Se ci dovesse essere, come a oggi pare probabile, la conferma di Pogba, molte di quelle trattative sono infatti destinate a cadere per non compromettere l’equilibrio finanziario.
Nel caso in cui venissero confermati sia Pogba che Morata aspettiamoci invece meno colpi in entrata: le poche operazioni che verrebbero concluse sarebbero finanziate dalla cessione di alcuni giocatori in grado di generare discrete plusvalenze ma non ancora titolari fissi, come Zaza, Sturaro, Pereyra e Asamoah (con questi ultimi due più difficili da piazzare a causa dei problemi fisici di questa stagione). In ogni caso non è difficile pronosticare almeno un acquisto importante per i bianconeri (che, date le voci degli ultimi giorni, potrebbe essere Pjanic) anche in questa eventualità: l’obiettivo di migliorare la qualità della rosa è stato sbandierato a più riprese sia dall’allenatore che dalla società e verrà perseguito giocando su più tavoli, nell’attesa di avere le carte giuste per portare a casa un piatto vincente.
Un ultimo problema che la Juventus si troverà ad affrontare è quello relativo al nuovo regolamento sulle liste dei giocatori iscrivibili, che nella prossima stagione obbliga ad inserire quattro giocatori provenienti dal vivaio nella lista dei 25 o a lasciar vuoti i posti a loro assegnati. Regola che per i bianconeri può creare qualche difficoltà in più perché attualmente l’unico giocatore cresciuto nelle giovanili bianconere è Marchisio. Come conseguenza, questa limitazione comporta una minore possibilità di acquisto di nuovi giocatori senza prima venderne altri: con il rinnovo di Evra la Juventus avrebbe fin da ora tutti i posti riservati a calciatori non del vivaio già occupati,anche con le partenze di Caceres, Rubinho e Cuadrado. Prima di comprare dovrà essere quindi brava a vendere.