
La Fiorentina ha chiuso l’ultimo bilancio (su anno solare) con un passivo di 7 milioni, in miglioramento rispetto al –40,5 dello scorso anno ma favorito da ben 30 milioni di plusvalenze (fra le quali spicca quella di Cuadrado). Nel documento ufficiale, la società specifica che il deficit complessivo del triennio 2013/15 (-38,1), pur essendo più alto del –30 previsto come limite dal Fair Play Finanziario, non comporterà interventi punitivi da parte dell’Uefa in quanto la Fiorentina può da regolamento portare come prova a suo favore il bilancio positivo di oltre 10 milioni del 2012 a sottolineare che la grande perdita del 2014 è stata per il momento un fatto isolato. Nel testo si legge anche l’assoluta necessità di raggiungere l’equilibrio finanziario nel 2016 per evitare il rischio di essere esclusi dalle coppe negli anni successivi. Questo obiettivo sarà dunque la stella polare del club di Della Valle nel corso della campagna acquisti.
Per raggiungere il pareggio di bilancio la Fiorentina dovrà anche in questa sessione di mercato arrivare a un saldo positivo di una trentina di milioni fra plusvalenze,risparmi in costi e ammortamenti in uscita, e i costi degli ammortamenti annuali e degli stipendi dei nuovi acquisti in entrata. È quindi probabile che qualcuno dei giocatori di punta debba lasciare Firenze, nonostante le operazioni condotte sul mercato a gennaio abbiano già portato una manciata di milioni nelle viola.

Intanto inizierà la seconda era Corvino alla Fiorentina.
Fra i probabili giocatori in uscita c’è Giuseppe Rossi. L’attaccante italiano, che ha solo un altro anno di contratto con la Fiorentina, verrà probabilmente riscattato dal Levante, retrocesso dalla Liga in Segunda, per essere poi girato ad un’altra squadra spagnola, probabilmente il Villareal. Nel caso in cui il Levante dovesse lasciar perdere, invece, la Fiorentina potrebbe comunque recuperare i soldi del mancato riscatto cedendolo in Spagna o anche in Italia (si parla di un interessamento del Genoa). In ogni caso, l’operazione alleggerirebbe il bilancio di circa 8 milioni fra plusvalenza e risparmi azzerando inoltre il rischio di perdere il giocatore a 0 nell’estate del 2017.
Anche se ai tifosi fa paura l’eventualità, non si può escludere a priori nemmeno la partenza di Bernardeschi, soprattutto in caso di allettante offerta proveniente dall’estero. Essendo un prodotto del vivaio e quindi a costo 0, i soldi incamerati per la sua cessione potrebbero probabilmente da soli rimettere in pari il bilancio della società.
Se si deciderà invece di tenere il giovane talento, si dovrà racimolare il necessario per coprire i buchi nei conti attraverso la cessione di altri giocatori. I più a rischio a oggi sono Badelj (ammortamento residuo di 2 milioni e un manager che insiste per portarlo in una squadra che faccia la Champions League), Mati Fernandez (meno di un milione di ammortamento residuo e anche lui scontento per l’impiego a singhiozzo di questa stagione) e Babacar (0 di ammortamento residuo, ritenuto non indispensabile dall’allenatore e un prezzo che potrebbe toccare i 10 milioni). Ciò nonostante, non bisogna considerare incedibili nemmeno Kalinic e Ilicic che, essendo giocatori di alto livello con ammortamenti residui relativamente bassi (4,1 il primo, 3,6 il secondo), che potrebbero rappresentare “ancore di salvezza” dal punto di vista economico se non si riuscisse a far quadrare i conti in altro modo. Soprattutto se arrivassero offerte particolarmente ricche.

No no, non te ne andare…
In entrata, vista la situazione, è impossibile pensare ad acquisti particolarmente costosi. Oltre ad Astori, che verrà riscattato come previsto per 3,5 milioni di euro, si cercheranno quei giocatori che possano adattarsi alla filosofia di gioco dell’allenatore e che allo stesso tempo siano sul mercato a prezzi non troppo alti. Fra questi troviamo il giovane trequartista dell’Anderlecht Praet, che l’allenatore viola ha già avuto la possibilità di allenare in Ungheria al Videoton. Altri nomi accostati alla possibile Fiorentina del futuro sono quelli di Donati, attualmente al Mainz ma desideroso di tornare in Italia, Mario Rui (nonostante una stagione non eccezionale e macchiata da alcuni importanti errori a Empoli), Antei del Sassuolo e Valdifiori del Napoli. Quest’ultimo, oscurato dall’ottima annata di Jorginho al Napoli, vorrebbe trovare una squadra che gli permetta di giocare da titolare con più continuità e a ben vedere difficilmente potrebbe ambire a un club di livello più elevato della Fiorentina. È quindi probabile che se la dirigenza affonderà il colpo non troverà grosse difficoltà ad accordarsi con il ragazzo, dopodiché il buon esito della trattativa dipenderà solo dalla cifra che eventualmente richiederà per il suo cartellino il Napoli e che comunque non dovrebbe essere molto elevata.