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Quanto può spendere il Napoli
31 mag 2016
Una guida all’economia del Napoli utile per orientarsi nella giostra estiva del calciomercato.
(articolo)
4 min
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In un panorama complessivo di squadre che fanno i salti mortali per far quadrare i conti il Napoli rappresenta un’isola felice. L’oculata gestione De Laurentiis non solo è riuscita a mantenere un invidiabile equilibrio anche quando la squadra ha mancato la qualificazione in Champions League (dopo una lunga serie di attivi è arrivato l’anno scorso un passivo di bilancio di 13 milioni che forse sarà ripetuto anche per il 2015/16 ma che non intacca la solidità patrimoniale della società né la pone a rischio sanzioni Uefa), ma lo ha fatto costruendo una squadra estremamente competitiva che solo a causa dell’incredibile rimonta della Juventus ha mancato l’appuntamento con il terzo scudetto della sua storia.

Proprio essere riusciti a registrare passivi sostenibili senza la Champions League mette il Napoli in una posizione di forza sul mercato per la prossima stagione. La partecipazione alla massima competizione continentale non porta solo la certezza di una trentina di milioni in più provenienti dai diritti tv delle competizioni europee, ma anche la consapevolezza che riuscendo a passare il turno ne potrebbero arrivare entro fine anno altri 20 o 30. Vanno prese quindi molto seriamente le parole di De Laurentiis che non più tardi di qualche settimana fa ha promesso un’imponente campagna di rafforzamento per la prossima stagione in caso di secondo posto. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla difficoltà di convincere diversi giocatori di medio-alto livello a trasferirsi a Napoli, situazione della quale lo stesso patron partenopeo si è già lamentato nelle precedenti sessioni di mercato.

Alla luce di questa situazione è quindi più probabile che gli investimenti vengano concentrati su giocatori di prospettiva ma dei quali si parla molto bene, come i centrocampisti Klassen e Bazoer dell’Ajax, Herrera del Porto o Kramer del Bayer Leverkusen, rispetto ad un colpo ad effetto sul mercato italiano (anche se il Napoli economicamente avrebbe le potenzialità per acquistare quasi tutti i più importanti giocatori di Serie A, e in linea teorica anche giocatori della caratura di Nainggolan, Pjanic, Candreva, Biglia, Keita, Felipe Anderson e Vazquez). Se c’è una cosa che è mancata quest’anno alla squadra di Sarri sono state le alternative agli undici titolari, che potessero permettere alla squadra di cambiare volto in corsa nelle partite in cui gli schemi principali stentavano a produrre gioco. Per questo motivo, l’obiettivo sarà quello di allargare la rosa a un numero maggiore di possibili titolari, anche per onorare al meglio la partecipazione alla Champions League.

A questo proposito, il Napoli ha già annunciato l’acquisto di Tonelli, fortemente voluto da Sarri per puntellare la difesa, reparto che potrebbe però subire l’addio di Albiol, che avrebbe espresso la volontà di tornare in Spagna, precisamente al Valencia. Nonostante l’arrivo del difensore italiano, l’uscita di scena di uno dei due centrali titolari potrebbe portare il Napoli anche a riflettere sul nome di Benatia, che pare stia facendo di tutto per tornare in Italia e che al Bayern Monaco avrebbe pochissime possibilità di giocare dopo l’arrivo di Hummels dal Borussia Dortmund.

Passando dalle possibilità alle criticità, vanno sottolineati due possibili ostacoli che il Napoli potrebbe ritrovarsi a superare in questi mesi. La prima è legata alla quasi scontata richiesta di adeguamento del contratto da parte di molti giocatori della rosa, dopo una stagione culminata con la qualificazione in Champions League.

La seconda è il timore che possa arrivare un’offerta indecente per Higuain, che dopo la stagione mostruosa ha attirato l’attenzione di tutti i top club europei, a partire da quelli inglesi. Ad oggi l’ipotesi più probabile è che il rinnovato amore fra il Pipita e la città lo porti a rimanere a Napoli, ma se non dovesse essere così De Laurentiis potrebbe permettersi di fissare un prezzo estremamente alto.

Il giocatore ha una clausola rescissoria di 94 milioni, 90 dei quali sarebbero iscritti a bilancio come plusvalenza, senza contare il risparmio di quasi 10 milioni lordi relativo al suo ingaggio annuale. Capitasse una situazione del genere, quindi, aspettiamoci un mercato in entrata del Napoli ancora più ricco (da non escludere nemmeno un tentativo di provare a portare al San Paolo Ibrahimovic) e la contemporanea possibilità per la società di mettere in cascina per le prossime stagioni il denaro necessario per mantenere una florida situazione economica e rafforzare ulteriormente la squadra.

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