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Calcio Giuseppe Pastore 13 gennaio 2019 4'

Quali sono i gol arrivati più tardi sul cronometro?

Statistiche sulla Zona Cesarini.

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Secondo Opta, il gol di Saponara in Lazio-Sampdoria è arrivato al minuto 98:49 ed è un record dal 2004. Non hanno dati precedenti e quindi non sono in grado di dire se è un record assoluto.

 

Dove anche Opta fallisce, non posso che rivolgere a voi questo quesito.

 

Grazie mille!

 

Paolo
Risponde Giuseppe Pastore

 

Ciao Paolo, accettiamo questa responsabilità! Neanche a noi nella storia della Serie A risultano gol segnati oltre il nuovo tempo limite marcato da Saponara. Curiosamente, il record precedente gli era inferiore di un solo secondo: lo scorso 26 agosto Kevin-Prince Boateng aveva trasformato un rigore in Cagliari-Sassuolo al minuto 98’48”. Va da sé che questa recentissima durata extra-large del tempo di recupero (il cronometro di Udinese-Milan del 4 novembre ha superato le colonne d’Ercole del centesimo minuto, e non siamo neanche certi che sia un caso isolato) è dovuta soprattutto alla VAR, che nei casi più spinosi ha richiesto review anche di tre o quattro minuti. D’altra parte, anche la segnalazione su lavagnetta elettronica dei minuti di recupero è introduzione piuttosto recente: risale all’11 febbraio 1996 su precisa richiesta alla FIFA del designatore Paolo Casarin, che escogitò questa soluzione per garantire al pubblico la massima trasparenza sull’esatto tempo di gioco da recuperare alla fine dei due tempi. Quella domenica il primo a ringraziare fu Diego Fuser che pareggiò al 95’22” di Udinese-Lazio, nell’ultimo dei sei minuti di recupero concessi dall’arbitro Treossi.

 

Quanto appena scritto vale anche nelle altre competizioni che fanno uso della nuova tecnologia: il 29 settembre è stato stabilito il nuovo record della Liga in Eibar-Siviglia (1-3), quando Joan Jordan ha segnato il gol della bandiera al minuto 98’50”, un solo secondo oltre il Saponara-moment. E anche l’ultimo Mondiale di Russia, caratterizzato da moltissime reti oltre il 90′, ha riscritto l’intero capitolo del Guinness dei Primati sui gol a tempo scaduto. Il gol più fuori tempo massimo della storia della Coppa del Mondo è diventato quello di Neymar al minuto 96’48” di un Brasile-Costarica caratterizzato da varie revisioni e altre interruzioni di vario genere, molte delle quali causate da Neymar medesimo.

 

In Premier League, aspettando l’introduzione prossima ventura della VAR, i mega-recuperi sono però da tempo il pane quotidiano: in Inghilterra le cure mediche ai giocatori infortunati devono avvenire direttamente in campo, senza poter essere trasportati fuori, e questo il più delle volte porta a interruzioni di parecchi minuti. Anche se è ugualmente degno di nota un gol di tacco in fuorigioco (!) segnato al 97’53” da John Terry in un pirotecnico Chelsea-Everton 3-3 del 17 gennaio 2016, il non plus ultra rimane il maxi-recupero in Arsenal-Liverpool del 17 aprile 2011, quando a inizio secondo tempo il gioco fu interrotto per sette minuti per prestare soccorso a Jamie Carragher. Nonostante altre quattro sostituzioni, l’arbitro Marriner concesse “appena” otto minuti di recupero, al sesto dei quali fischiò un calcio di rigore per l’Arsenal, trasformato da Van Persie. Si arrivò al 99′ quando Eboué atterrò ingenuamente Lucas Leiva in area di rigore, inducendo Marriner a fischiare un secondo rigore; quando Kuyt trasformò il penalty il cronometro segnava 101’48”, con grande probabilità il gol più “fuori orario” dei top 5 campionati europei.

 

Detto che invece il gol più tardivo (perdonate la non bellissima espressione) di una squadra italiana in Europa dovrebbe essere quello di Edinson Cavani in Steaua Bucarest-Napoli (3-3) del 30 settembre 2010, con il Matador capace di agguantare il pareggio al 96’58”, è suggestivo il racconto di quella che è forse la rete più fuori orario di tutte, almeno tra quelle segnate in un consesso civile o presunto tale.

 

La partita è Nautico-Gremio del 26 novembre 2005, vale la promozione diretta alla serie A del campionato brasiliano e passerà alla storia come la Batalha dos Aflitos, dal nome – già di per sé poetico – della casa del Nautico, l’Estadio Dos Aflitos. Il Nautico ha bisogno di vincere per scavalcare il Gremio e centrare la promozione, ma riesce nell’impresa di fallire ben due calci di rigore.

 

L’assegnazione del secondo, per un contestato fallo di mano del difensore ospite Nunes al 35′ del secondo tempo, provoca le violentissime proteste dei giocatori del Gremio, che portano l’arbitro Beltrami a espellere tre giocatori tutti insieme. Il Gremio era già in 10 da circa un quarto d’ora e questo vuol dire che, quando il gioco riprende dopo una lunghissima sospensione di circa venti minuti, gli ospiti si trovano con un rigore contro, in sette contro undici e circa un quarto d’ora da giocare. E accade l’incredibile: come detto, il rigore viene sbagliato e sul capovolgimento di fronte il capitano del Nautico Batata, già ammonito, commette fallo e viene espulso. Sulla punizione seguente il 17enne Anderson (futuro giocatore di Manchester United e anche Fiorentina) riesce a infilarsi nelle larghissime maglie della difesa del Nautico e segna il gol dell’epica vittoria del Gremio al minuto 105’51”. Completamente in tilt, nei sette minuti successivi il Nautico non riuscirà neanche a pareggiare, condannandosi a una storica umiliazione.

 

Resta ancora un dato da segnalare ed è il più incredibile di tutti. Sia in Arsenal-Liverpool 2011 sia in Nautico-Gremio 2005, i due gol oltre il 100° minuto sono stati segnati dalla squadra in cui stava giocando il brasiliano Lucas Leiva, che invece era in tribuna durante Lazio-Sampdoria, laddove ha fatto gol la squadra a lui avversaria. Solo coincidenze? È forse Leiva una specie di personaggio dei fratelli Wachowski, in grado di dilatare a suo piacimento lo spazio-tempo, con conseguenze a lungo termine imponderabili sulla natura, sul ciclo delle stagioni e sulla specie umana? Per andare in fondo alla questione, servirebbe – ironia della sorte – molto più tempo.

 

Un caro saluto

 

 

Tags : riccardo saponara

Giuseppe Pastore fa il giornalista. Appassionato di sport, di cinema, di gente.

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