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(di)
Marco D'Ottavi
Quale sport iniziare a settembre
06 set 2021
06 set 2021
Poi sentitevi liberi di scegliere quello che preferite.
(di)
Marco D'Ottavi
(foto)
Leon Neal/Getty Images
(foto) Leon Neal/Getty Images
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Un tempo settembre era il momento in cui i pastori lasciavano gli stazzi verso il mare, oggi invece è il tempo delle buone intenzioni. A settembre - almeno a parole - si sogna una vita più regolare e propositiva. Meno social, più musei; meno cibo spazzatura, più vita sana. “Fare un po’ di sport” è una delle intenzioni più presenti ma anche più difficili, perché richiede l’impiego di tempo e risorse, eppure mai come in questo settembre ci appare come una necessità. Veniamo infatti da un anno e mezzo di immobilità, 18 lunghi mesi in cui tutto quello che potevamo fare era mangiare e guardare il tempo passare. Magari non è il vostro caso, magari avete approfittato di questo tempo per correre nei parchi della vostra città, quando possibile, o trasformare quell’angolo della vostra casa inutilizzato in una palestra polifunzionale. Se siete quel tipo di persone vi rispetto e non mi sto rivolgendo a voi. Oppure sì: riponete quei pesi in soffitta (esistono ancora le soffitte?) e abbracciate un’idea di sport diversa, non necessariamente migliore ma più coinvolgente.Forse è una mia idiosincrasia, ma faccio difficoltà a considerare jogging, palestra, crossfit, pilates, acquagym come sport. Perché? Probabilmente è invidia - sono discipline che richiedono grande volontà, il mio tallone d’Achille - ma c’entra anche una visione più onnicomprensiva di cosa si intende per “fare sport”. Per dirne una: imparare una cosa nuova oppure riprenderne una vecchia, ma anche competere. “Fare sport” non come affittare il campo da calcetto con gli amici, ma come mettersi nelle mani di un insegnante, cercare di migliorare come una soddisfazione personale, qualcosa a metà tra i libri di auto-aiuto e il consiglio di uno psicologo. Ovviamente gli sport sono centinaia e non posso scartabellarli tutti, quindi cercherò di fare una cernita privilegiando quelli che non vi costringeranno a trasferirvi per praticarli (lo sci, per fare un esempio, a meno che non abitiate già sulle Alpi o su qualche altra catena montuosa) o per cui è richiesto uno sforzo economico e mentale troppo grosso (quindi ad esempio il dressage, l’automobilismo, la vela). Altri sport non verranno presi in considerazione perché troppo di nicchia o distanti dalla nostra cultura (se pensate di provare il Qianball o il Kubb non avete bisogno dei miei consigli). Insomma, senza essere miope mi limiterò a considerare sport che possono essere praticati nel nostro Paese in maniera più o meno semplice, pur consapevole di uno squilibrio tra zone d’Italia per quanto riguarda le possibilità di praticare sport diversi dal calcio. Un’altra cosa che farò sarà adeguare la ricerca al mio profilo, ovvero il profilo di una persona che ha superato gli anni migliori della sua vita atletica e che non ha mai dimostrato particolare predisposizione per qualche disciplina. Se avete 20 anni e saltate come un cerbiatto, non avrete di certo problemi a scegliere che sport fare. Siccome, poi, non siamo tutti uguali, cercherò di dare un voto o un’indicazione riguardo ai vari sport che verranno trattati, per indirizzarvi verso qualcosa che va più incontro alle vostre necessità. Ecco le categorie che ho scelto di considerare:- Possibilità di farsi male: Non è la stessa cosa giocare a calcio o nuotare per quanto riguarda la possibilità di dover andare a lavoro il giorno dopo col gesso. - Quanto ti fa dimagrire/mettere su il fisichetto: anche l’occhio vuole la sua parte e ci smuove dal divano. - Allenabilità: quanto è possibile, davvero, allenarsi in una determinata disciplina. Questa categoria comprende logistica, difficoltà dello sport, costi.- Uguaglianza di genere: alcuni sport sono decisamente più difficili da approcciare per le donne. Come ultima indicazione, ho provato a trattare questa scelta come se la dicotomia dentro/fuori non fosse così pressante come lo è diventata nella realtà in cui viviamo in questo momento. Non ho la palla di vetro sul prossimo futuro, prendetelo come uno slancio di ottimismo.

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