
Avendo ancora negli occhi lo spettacolo di San Siro tra Inter e Barcellona, la seconda semifinale di questa settimana di Champions League, quella tra PSG e Arsenal, è stata piuttosto sonnacchiosa. L'Arsenal non è mai sembrato avere la possibilità per rientrare in partita, merito soprattutto delle parate iniziali di Donnarumma, e il PSG ha dimostrato di essere la squadra più forte.
L’Inter, quindi, si troverà ad affrontare l’avversario più difficile, la miglior squadra di questa edizione insieme ai nerazzurri e al Barcellona. In teoria, una cattiva notizia per Simone Inzaghi. Ma tra Arsenal e PSG, siamo sicuri che per l’Inter, in assoluto, sarebbe stato più agevole affrontare i "Gunners"? Certo, sempre meglio dover difendere contro Martinelli e Merino che contro Dembélé e Kvara. E, col massimo rispetto per Raya che ha disputato una Champions League eccellente, ma meglio provare a fare gol a lui che a Donnarumma, impresa quasi impossibile di questi tempi. Il calcio, però, non è solo una questione di nomi, e ce lo ha dimostrato l’Inter stessa, che forse presa individualmente era la squadra più debole tra quelle arrivate in semifinale (di sicuro quella costruita col budget più basso).
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