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Innamorati di Youri Tielemans
20 nov 2015
20 nov 2015
Abbiamo aggiunto ai nostri giocatori Preferiti il centrocampista dell'Anderlecht.
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7 min
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La nostra rubrica Preferiti è realizzata grazie alla collaborazione con Wyscout, il database calcistico che ci permette di visionare giocatori di tutti i livelli, di tutte le età e di tutto il mondo.

Ci sono calciatori verso i quali si prova un naturale senso di riverenza. Non certo per il numero di trofei che hanno conquistato, non sarebbe questo il caso di Youri Tielemans, giovanissimo centrocampista dell’Anderlecht. Ma per il loro modo di stare in campo, per la centralità della loro azione nel gioco della propria squadra, per l’eleganza aurea della loro movenze e della loro stessa figura, per la capacità carismatica di attirare verso di sé il pallone e di tenere il pubblico col fiato sospeso.

Chi pensa che stia esagerando, ora e per il prosieguo dell’articolo tenga sempre a mente queste informazioni: parlerò di un ragazzo nato nel 1997; tecnicamente dotato e perfettamente ambidestro; che debuttando in prima squadra all’età di sedici anni si è aggiunto a un club ristrettissimo di campioni come Paolo Maldini e Wayne Rooney; che riempie le tribune degli stadi in cui gioca con gli osservatori di tutti i più grandi club europei.

Tielemans vs. Tottenham Hotspur. Onnipresente.

Che giocatore è

Nell’Anderlecht, così come nelle rappresentative giovanili belghe, Tielemans ha occupato ogni posizione nel centro del campo. Nel 4-3-3 ha agito da regista puro davanti alla difesa, dall’impostazione sicura e ragionata, ma anche da interno sinistro, nel ruolo che più gli si addice, nel quale riesce a essere determinante davanti a entrambe le aree di rigore. Nel 4-2-3-1 ha ricoperto entrambi i ruoli in mediana: Cheikhou Kouyaté, prima del suo passaggio al West Ham, gli garantiva copertura e gli permetteva di spingersi più in alto sul campo. Quest’anno Tielemans fa spesso coppia con l’esperto Steven Defour, che ha libertà d’iniziativa, e ha arretrato il suo raggio d’azione di conseguenza. Cosa che non ha comunque pregiudicato la qualità delle sue giocate.

Il pezzo forte di Youri è l’assist servito in verticale, con il quale riesce ad aprire anche le difese più chiuse. Tielemans ha una visione del gioco superiore alla media, che gli permette di disegnare linee di passaggio che solo un attimo prima sembravano inesistenti. I compagni all’Anderlecht ormai lo sanno e si buttano nello spazio sapendo che il passaggio puntualmente arriverà sulla loro corsa. Come Coutinho al Liverpool, meglio di Coutinho.

Tielemans è un direttore d’orchestra, che definisce i tempi della manovra, accelerando o rallentando la circolazione della palla, che stringe o allarga la distribuzione del pallone con la capacità di giocare indistintamente lungo o corto, al centro o lateralmente. Quando la manovra dell’Anderlecht non trova sbocchi da un lato, è facile per gli altri calciatori tornare indietro verso Tielemans, il quale cerca subito il cambio di gioco sul fronte opposto, calciando indifferentemente di destro o di sinistro, senza dover perdere un tempo di gioco. Nessuna giocata è fine a sé stessa o è fuori luogo: Tielemans è un giocatore che renderebbe orgoglioso Louis van Gaal.

E più della tecnica di calcio sopraffina o del primo controllo di qualità, doti che ha in abbondanza, quello che sorprende è l’incredibile freddezza, per un diciottenne, nel giocare il pallone in spazi stretti e in zone caldissime, dove la perdita del possesso metterebbe in difficoltà la propria squadra.

Pur non volendo considerare il campionato belga probante (ma lo è), nelle competizioni europee alle quali ha partecipato, nelle ultime tre stagioni, Tielemans è riuscito a servire un compagno con una precisione media dell’84% e un numero di passaggi chiave sempre crescente: 0,9 nelle quattro partite di Champions League disputate nella stagione del debutto; 1,1 nelle sei del Gruppo D della Champions League 2014-15, quando ha affrontato Borussia Dortmund, Arsenal e Galatasaray; 1,7 ogni novanta minuti nelle prime 4 partite dell’Europa League di quest’anno.

A Tielemans rimproverano un’ancora scarsa propensione al gol. Besnik Hasi, allenatore albanese in carica all’Anderlecht dal marzo 2014, ha provato a schierarlo anche da trequartista, che è la posizione che gli si addice di meno. Tielemans è oggi un giocatore compassato, alla Modric, e non ha la progressione e la voglia di arrivare in area a determinare il risultato, come uno Zidane. O almeno, ancora non lo è. Tielemans sembra sempre concentrato sull’esecuzione dei suoi compiti, nel corso della partita. Lascia poco spazio all’istinto, che un ragazzo dovrebbe pur avere, ed è difficile vederlo lasciare la propria posizione per cercare fortuna in avanti.

È solo una questione di tempo e i gol di Tielemans cresceranno in numero. Ne ha segnati tanti a livello giovanile: con le rappresentative dei "Diavoli Rossi" ha una media di 0,58 gol a partita, del tutto straordinaria per un centrocampista. Da professionista comunque ha segnato già 14 reti in 106 presenze sparpagliate nell’arco di tre stagioni; addossandosi spesso la responsabilità di calciare rigori e punizioni. Numeri niente male per un centrocampista, figurarsi per uno che è da poco diventato maggiorenne.

Insisto sulla precocità di Tielemans perché tanti dei campioni che conosciamo hanno faticato a raggiungere il loro attuale livello di prestazioni. Per fare qualche esempio, Cristiano Ronaldo a 18 anni non aveva nemmeno 30 presenze tra i professionisti. Tielemans le prime 35 gare tra i grandi le ha disputate prima del compimento del diciassettesimo anno d’età. Frank Lampard, al quale spesso Youri viene accostato, 35 presenze nel West Ham le ha messe insieme quando ne aveva già compiuti 19; e a segnare il quattordicesimo gol ci è arrivato solo due anni dopo.

I numeri difensivi di Tielemans sono gli unici indicatori che sono rimasti stabili nell’ultimo triennio e non hanno mostrato segnali di crescita. Youri non è certo aiutato dal fisico: è alto 1,76 m, ma gli 1,4 tackle riusciti ogni 90 minuti, con il 60% dei tentativi andati a vuoto, sono statistiche sicuramente migliorabili. Un fisico più atletico potrebbe anche aiutarlo a proteggere meglio la palla e, chissà un giorno, a sviluppare quel tipo di sicurezza che gli permetterebbe di giocare spalle alla porta, allora sì da trequartista.

Può una sola giocata definire un calciatore?

Prospettive

Probabilmente Tielemans resterà ancora qualche anno all’Anderlecht, la società che conosce alla perfezione, nella sua città natale, e che lo ha accolto all’età di cinque anni. La squadra bianco-malva gli garantisce la titolarità in un campionato competitivo e un numero stabile di presenze nelle competizioni europee. Questo gli permetterà di crescere in esperienza, fuori dal clamore mediatico che gira intorno ai grandi club.

In una Nazionale attualmente florida di talenti e prima nel ranking FIFA, Tielemans ha trovato spazio per fare il suo esordio lo scorso giugno, contro il Galles, altra rivelazione delle qualificazioni per l’Europeo francese. Sarà comunque difficile vedere Tielemans tra i 23 convocati del CT Marc Wilmots per la competizione continentale.

D’altra parte, la situazione “politica” di Tielemans, nato da madre congolese e padre belga, è certamente più semplice di quella di Adnan Januzaj, che fu portato al Mondiale brasiliano per sottrarlo alle grinfie di altre tre Nazionali. È più probabile che Wilmots provi a inserire Tielemans con calma, a partire dalla prossima stagione: parliamo pur sempre di un calciatore comunque eleggibile per la sua Under-21 per i prossimi quattro anni.

Se dovessi immaginare la prossima squadra di Youri, penserei che già da subito potrebbe tornare utile a una qualsiasi compagine del campionato inglese. Non a caso Chelsea, Manchester United e, soprattutto, Arsenal lo stanno monitorando da tempo. Ma si parla anche dell’interesse di Inter, Juventus e Lazio in Italia, così come di quello di Barcellona e Atlético Madrid in Spagna (con Kranevitter e Tielemans in mediana, al Calderón inizierebbero già a fare spazio in bacheca). Tra qualche anno, uno come Youri potrebbe arrivare al Bayern Monaco per raccogliere l’eredità di Xabi Alonso. O andare al Madrid, a prendere il posto proprio di Modric.

Quel che è certo è che ci troviamo di fronte a un giocatore unico nella sua generazione, come lo fu Messi per quelli nati nel 1987 o Raúl González Blanco per quelli nati nel ’77, e del quale sentiremo parlare ancora per tanto tempo.

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