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Flavio Fusi
Innamorati di Phil Foden
23 nov 2017
23 nov 2017
Abbiamo aggiunto ai nostri preferiti il giovane talento inglese del Manchester City.
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Flavio Fusi
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Siete fortunati, voi siete coloro i quali hanno visto la sua prima partita con la prima squadra del Manchester City», afferma il tecnico in modo altisonante. «Non ho parole, vorrei avere le parole per descrivere quello che ho visto. È da tempo che non vedevo una cosa del genere. La sua prestazione è stata di un altro livello. Ha 17 anni, è un giocatore del City, è cresciuto nell’Academy, ama il club, è un tifoso del City e per noi è un dono».

 



 



 



Nella gara decisiva Foden, che già nell’ultimo atto del torneo continentale aveva segnato il gol del 2-1, prima che la Spagna riuscisse ad agguantare il pareggio per poi vincere ai rigori, ha deciso di prendersi la scena e, almeno stavolta, di portarsi a casa il trofeo. La doppietta di Sergio Gomez sembrava aver indirizzato la gara, ma l’Inghilterra si è prodotta in una spettacolare rimonta. Ristabilito l’equilibrio con i gol di Webster e Callum-Gibbs, Foden ha prima segnato il gol del sorpasso con un inserimento sul secondo palo ed infine ha chiuso definitivamente la gara, marcando la rete del definitivo 5-2 e guadagnandosi anche il premio come miglior giocatore del torneo.

 

 


Gli highlights della finale di Calcutta. A 1:09 e 1:34 le due reti decisive firmate da Foden.


 



 



 

Ovviamente sono in molti a volere vedere Foden esordire in prima squadra il più presto possibile, ma per ora Guardiola, nonostante gli slanci di entusiasmo dell’estate, ha deciso di proteggere il suo pupillo, proprio per evitare di bruciarlo. L’allenatore del City ha persino posticipato il suo esordio, inizialmente previsto per la gara di Carabao Cup contro il Wolverhampton, per consentirgli di rimanere India con la Nazionale.

 



 



Uno dei compiti di Guardiola come nuovo allenatore del City era quello di contribuire all’autosufficienza del club per quanto riguarda la produzione del talento e con Foden il tecnico catalano non sembra voler dare nulla per scontato, soprattutto dopo quanto accaduto con Sancho. Dando uno sguardo al profilo Twitter del ragazzo, i due sembrano avere già un bel rapporto.

 




 



 

Joe Makin, autore di quel biglietto, nonché attuale recruitment coordinator dell’Academy del Manchester City è sicuro che non ci siano rischi sul fatto che Foden voglia lasciare il club. «Quando giocava con i Vulcans c’erano sempre osservatori di altre squadre, ma non c’è mai stato alcun dubbio sul fatto che avrebbe firmato per il City».

 

Ma se Makin ha azzardato il paragone con Scholes dal punto di vista della personalità e del legame con la città, è difficile trovare un giocatore inglese che assomigli a Foden. In effetti vedendolo giocare si stenta quasi a credere che si tratti di un prodotto del calcio inglese.

 



 



 



 


Foden riceve palla da Walker sul piede destro, orienta il controllo girandosi verso la porta, opera una finta di corpo su Pogba che gli permette di guadagnare abbastanza spazio per una conclusione di sinistro che sibila a lato della porta di De Gea.


 



 

Il suo acume tattico è sorprendente: non solo dimostra consapevolezza nei movimenti senza palla ma gioca sempre a testa alta, tenendo d’occhio i movimenti dei compagni, altro particolare che gli consente di essere un passo avanti all’avversario diretto.

 



 



 

Certo, considerato come sta giocando il City al momento, sembra difficile ipotizzare un cambio nella formazione titolare, soprattutto per dare spazio a un 17enne. Foden è veloce e gli bastano pochi metri per accelerare (e nei tornei giovanili inglesi lo spazio non manca), ma probabilmente la sua rapidità di esecuzione sarebbe più utile nel breve che nel lungo.

 



 



 

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