Per la prima volta nella carriera di Insigne, i gol segnati superano gli xG prodotti.
Il Napoli è una squadra diversa, ma altrettanto ambiziosa. L’ampiezza ha sostituito la densità, e negli spazi che si aprono Insigne è più libero di puntare la profondità e ricevere sulla corsa: una strategia molto utilizzata per attaccare la linea del Liverpool.
Tra la prima e la quinta giornata, a parità di palloni toccati, il raggio di azione di Insigne aumenta moltissimo, arrivando ad abbracciare l’intera metà campo offensiva.
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Non è solo un’impressione, Insigne continua a tirare sempre di più. Nel frattempo ha riportato alla normalità il numero di palloni toccati, salito alle stelle nel dopo Higuaín.
Nel primo tempo della prima partita stagionale, Milik si lancia in profondità e Insigne lo pesca a quaranta metri dalla porta: il Napoli verticale di Ancelotti inizia a prendere forma.
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Anche le statistiche avanzate disegnano il repentino cambio di rotta della carriera di Insigne, dopo una stagione in cui aveva creato tantissimo e concluso poco, finalizzando peggio.