Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
(di)
Dario Saltari
I peggiori gol presi dal Brighton
10 mag 2024
10 mag 2024
La squadra di De Zerbi sta avendo un 2024 terribile.
(di)
Dario Saltari
(foto)
IMAGO / Offside Sports Photography
(foto) IMAGO / Offside Sports Photography
Dark mode
(ON)

Ci sono poche squadre al mondo che stanno avendo un 2024 peggiore di quello del Brighton. L’ultima, inaspettata, vittoria contro l’Aston Villa ha chiuso una striscia spaventosa di 10 partite, in cui la squadra di De Zerbi ne aveva vinta solo un’altra, contro il Nottingham Forest, per 1-0. Autore del gol vittoria: Andrew Omobamidele, difensore del Nottingham Forest che sul primo palo ha anticipato l’uscita con i pugni del portiere e ha messo il pallone nella sua porta. Per il resto: quattro sconfitte, due pareggi, appena due gol segnati, di cui un altro su autorete. Da quella vittoria striminzita contro il Nottingham Forest, il Brighton ha creato la miseria di 5.33 xG, meglio solo del Wolverhampton, e peggio di squadre come il Luton o l’Everton, che lottano per non retrocedere o comunque giacciono in fondo alla classifica. La squadra di De Zerbi, dopo questa seconda parte di stagione terribile, è rassegnato all’undicesimo posto, tra squadre che pensavamo non appartenessero più al suo ceto sociale: il Bournemouth, il Wolverhampton, il Fulham - nomi che parlano del grigio passato industriale dell’Inghilterra tra cui spunta questa realtà che assomiglia più a una app. In tutto il 2024 l’unica squadra ad aver segnato meno gol del Brighton è l’Everton: rispettivamente 15 e 14 gol in 16 partite.

___STEADY_PAYWALL___

Nel nuovo anno sono arrivate sconfitte difficili da accettare, per l’arrendevolezza con cui sono arrivate o per la caratura dell’avversario, a volte per entrambe le cose. Il 28 aprile il Bournemouth gli è passato sopra vincendo per 3-0 con una facilità che non si vede spesso in Premier League. Il 6 aprile l’Arsenal ha vinto con lo stesso risultato, ma in casa del Brighton, riuscendo persino ad underperformare: i 3.23 xG concessi sono un record per il Brighton in una partita in casa durante la gestione De Zerbi. Il 2 marzo è stato il Fulham a banchettare sul suo cadavere con una vittoria per 3-0. Il 30 gennaio è arrivata l’imbarazzante sconfitta contro il Luton per 4-0, dopo la quale De Zerbi è stato costretto ad ammettere che «l’approccio non è stato sufficiente per questo livello di competizione». Si potrebbero aggiungere anche il burocratico 4-0 subito in casa dal Manchester City, dopo gli ancora più burocratici complimenti di Guardiola, o il 4-0 che di fatto ha chiuso il suo cammino in Europa League, all’Olimpico contro la Roma.

Questi risultati sembrano parlarci di una squadra non in controllo della propria difesa, fragile come un biscotto inzuppato troppo a lungo. Ma in realtà le cose non stanno esattamente così. Nel 2024 il Brighton ha subito 24 gol in Premier League, che comunque è il sesto miglior risultato del campionato. Certo, è il triplo della miglior difesa d’Inghilterra, l’Arsenal, ma è comunque meglio di squadre che davvero hanno abbandonato ogni velleità di difesa, come il West Ham (40) o l’apocalittico Sheffield (51). (Lo Sheffield ha raggiunto quota 100 gol subiti in campionato raggiungendo il record della Premier League, fissato dallo Swindon Town nella stagione 1993/94, quando però le squadre in totale erano 22 e non 20 come adesso)

Insomma, numeri alla mano non ci sarebbe da disperarsi per la fase difensiva, eppure conosciamo quella sensazione che restituiscono le squadre di De Zerbi quando le cose iniziano ad andare storte. Un senso di fragilità che appartiene alle ossa degli anziani, o agli antichi calici di cristallo che appoggiamo sulle nostre labbra senza la giusta delicatezza. Non è detto che il Brighton subisca molti gol complessivamente, insomma, ma sembra molto spesso sul punto di farlo, e quasi sempre nel momento sbagliato. Il 31 gennaio The Athletic si chiedeva perché la squadra di De Zerbi subisse gol all’inizio delle partite in trasferta. Il 5 marzo Transfermarkt notava che la percentuale di gol subiti dopo il 60esimo in questa stagione era aumentata del 47%. Non importa quando: se c’è da indirizzare subito una partita verso l’avversario, o arrendersi nel momento decisivo, il Brighton è sempre pronto.

Avevamo assaporato questa venatura autodistruttiva già in Italia: è il riflesso oscuro del controllo totale che la squadre di De Zerbi riescono ad esercitare quando le cose funzionano. Da una parte il gioco di posizione applicato alla lettera, la fluidità totale dei movimenti senza palla, i gol arrivati dopo decine di passaggi; dall’altra le coreografie con cui il Brighton sembra volersi segnare, la passività ridicola dei suoi difensori, i tentativi goffi del suo portiere. «Questo è un tratto della squadra di De Zerbi», ha scritto Andy Naylor su The Athletic «Quando fanno schifo, fanno davvero schifo» (corsivo suo). Abbiamo scritto dei giorni migliori del Brighton di De Zerbi, che nella prima parte di stagione è stata una delle squadre più divertenti ed efficaci d’Europa; è purtroppo arrivato il momento di scrivere dei suoi giorni peggiori. Eccovi otto gol subiti dal Brighton in questa stagione che vi faranno dire: ma come si fa.

Cattivi presagi

Mi rendo conto che c’è un fondo di crudeltà nell’accanirsi su una squadra che sta vivendo un momento di difficoltà. Va detto, però, che il Brighton aveva dimostrato il suo spirito autolesionista anche quando le cose andavano molto meglio.

Il 30 settembre la squadra di De Zerbi va a Birmingham per affrontare l’Aston Villa dopo aver vinto cinque delle prime sei giornate di campionato. Il Brighton ha una media di tre gol segnati a partita, la squadra di Emery non ha ancora svelato le carte della grande stagione che sta per condurre: tutto sembra suggerire un altro pomeriggio di gioco di posizione e occasioni da gol per i “seagulls”. Dopo nemmeno mezz’ora, però, capiamo di aver preso un abbaglio. Il Brighton viene fatto a fette dalle transizioni della squadra di Emery, i difensori di De Zerbi sembrano animali sedati nella gabbia di uno zoo.

In particolare il gol del 3-0, arrivato dopo appena 26 minuti, getta una luce inquietante sulla tenuta difensiva e mentale del Brighton. Ollie Watkins può condurre il pallone liberamente fino a dentro l’area di rigore avversaria, scaricarlo a sinistra per Digne e permettere all’Aston Villa di fare di tutto, nonostante ci siano ben cinque uomini a difendere la porta di Jason Steele. Digne restituisce palla a Watkins, che a sua volta la lascia a Diaby. L’esterno dell’Aston Villa calcia centrale, ma Steele respinge di nuovo sui suoi piedi. Diaby ci riprova. Il tiro è ciancicato e forse farebbe fatica a finire sul fondo, ma Estupiñan sta passando sulla sua traiettoria proprio in quel momento, e con un colpo di punta lo mette in fondo al sacco. La partita finirà 6-1.

[@portabletext/react] Unknown block type "imageExternal", specify a component for it in the `components.types` prop

Sfortuna?

Ok, un rimpallo sfortunato in area può capitare a tutti. Il problema è che al Brighton capita molto spesso, e quasi sempre nel modo più ridicolo di tutti. Contro il Tottenham, in una partita molto tirata, Sarr pareggia in questo modo, con un gol che sembra un autogol.

[@portabletext/react] Unknown block type "imageExternal", specify a component for it in the `components.types` prop

Il giocatore del Tottenham si avvicina furtivo tra le maglie della difesa del Brighton, mentre Dunk lo guarda da lontano, apparentemente disinteressato. Quando il difensore del Brighton si accorge del pericolo ormai è tardi: Sarr è già in area. Dunk prova a recuperare in maniera disperata sul facile passaggio al centro verso Richarlison ma il caso punisce la sua pigrizia iniziale. L’intervento fa finire il pallone sul palo, con un angolo di rimbalzo perfetto che lo fa tornare sui piedi di Sarr. Sarà l’incipit della rimonta del Tottenham, che vincerà al 96esimo con un gol di Brennan Johnson.

Il problema con gli autogol

Come sempre la sfortuna nel calcio spiega le cose fino a un certo punto. Il Brighton è la seconda squadra ad aver subito più autogol in Premier League - cinque, di cui tre solo nel 2024 - e molti di questi sembrano nascere da una disabitudine completa a difendere in area, a uscirne vivi quando il lavoro si fa sporco. Ovviamente il confine è sempre sottile e dipende anche dall’occhio di chi guarda. Questo gol è solo un colpo di sfortuna che fa schizzare il pallone sul piede di Dunk, sotto la traversa, o è la prontezza di riflessi pachidermica della difesa del Brighton che permette all’Everton di tirare due volte dal limite dall’area piccola nell’arco di pochi secondi a fare la differenza?

[@portabletext/react] Unknown block type "imageExternal", specify a component for it in the `components.types` prop

Dunk, quindi

Il brutto momento della squadra di De Zerbi si può spiegare in molti modi. L’impegno in Europa League a cui forse il Brighton non era abituato, e che ha reso ancora più invivibile un calendario che in Inghilterra è già infernale di per sé. Il sottile nervosismo tra la dirigenza del club e lo stesso De Zerbi, che dopo una grande prima parte di stagione sembrava già in procinto di approdare in un top club europeo. Alla fine di marzo il tecnico bresciano aveva dichiarato di non voler rinnovare il proprio contratto per «conservare le mie ambizioni», e da lì i risultati del Brighton sono definitivamente precipitati. Forse la ragione che più ha azzoppato la stagione del Brighton sono stati però i numerosissimiinfortuni che hanno colpito la squadra in alcuni dei suoi elementi chiave, come Mitoma e Welbeck, e che in parte spiegano i recenti problemi offensivi.

In difesa, però, il Brighton sembra semplicemente non avere uomini pronti per i rischi che richiede il gioco di De Zerbi. Tra questi è ironico che il più a disagio di tutti sia stato proprio il capitano, Lewis Dunk - un difensore della stessa specie di Harry Maguire. Un inglese bianco con i passi da gigante ed enormi problemi a non mettersi in imbarazzo. Tutti abbiamo in mente il gol segnato da Lukaku all’Olimpico, propiziato da un tentativo visionario di controllo al volo sulla linea del fallo laterale, ma ancora prima, contro il Marsiglia e sempre in Europa League, Dunk era riuscito a fare persino peggio.

Momento complicato della partita, il Brighton è già sotto per 1-0 dopo 19 minuti, la difesa del Marsiglia respinge forte di testa un lancio lungo. La palla arriva nei pressi di Dunk, che vorrebbe rilanciare ancora al volo, ma non riesce nemmeno a colpirla. Il pallone passa tra le gambe del difensore inglese come il proverbiale cammello nella cruna dell’ago. Il Marsiglia può andare in porta e segnare il gol del 2-0.

Non solo Dunk

Se pensate che questo di Dunk sia il capolavoro dello spirito autolesionista del Brighton, aspettate di vedere questo piccolo gioiello realizzato da Veltman.

[@portabletext/react] Unknown block type "imageExternal", specify a component for it in the `components.types` prop

Per una volta era stato il Brighton a passare in vantaggio nei primi minuti di una partita in trasferta. Finirà 2-1 per la squadra di Klopp.

Il portiere

Un buon portiere fa la differenza tra una squadra fortunata e una squadra in caduta libera, e il Brighton non ha un buon portiere. Per tutta la stagione De Zerbi ha alternato due giocatori in porta, come un uomo che si rigira nel letto agitandosi nel sonno, senza mai trovare una soluzione che gli desse finalmente sollievo. Bart Verbruggen e soprattutto Jason Steele sono stati un disastro, dando il colpo di grazia a una squadra che già non faceva dell’evitare i gol avversari un punto di forza. Pensate che stia esagerando? Ripensateci.

[@portabletext/react] Unknown block type "imageExternal", specify a component for it in the `components.types` prop

Tra i portieri con almeno mille minuti di gioco, Steele è il terzo peggior portiere titolare della Premier per differenza tra post-shot Expected Goals e gol effettivamente subiti. La sua percentuale di tiri parati è del 60%, la peggiore di tutto il campionato. Se accettiamo la definizione del portiere come estremo difensore, i problemi del Brighton sono presto spiegati.

La costruzione dal basso, finalmente

Siamo arrivati finalmente al momento che molti di voi stavano aspettando: il gol preso sulla costruzione dal basso. Poteva il Brighton nel suo momento peggiore non concedere almeno un gol ridicolo maneggiando senza alcuna cura lo strumento tattico che più lo definisce? Poteva questo gol non arrivare contro una squadra di Guardiola?

[@portabletext/react] Unknown block type "imageExternal", specify a component for it in the `components.types` prop

So che non ci sarà modo che questo video non venga utilizzato per trarre facili conclusioni su come il calcio debba essere giocato, ma insomma se siete arrivati fino a qui penso avrete capito che la costruzione dal basso è l’ultimo dei problemi della squadra di De Zerbi. Anzi, vedendo quanto brillantemente l’ha utilizzata nella prima parte di stagione, direi che non è un problema affatto.

La cosa più semplice di tutte

Capisco che l’ironia di questo tipo di pezzi risieda esattamente nel vedere calciatori d’élite mettersi in ridicolo come faremmo noi al campetto il martedì sera. E so anche che c’è una parte consistente del pubblico in Italia che non vede l’ora di vedere fallire De Zerbi, e che si compiacerà nel vedere questi gol. Eppure non ci vorrebbe molto per trarre le conclusioni giuste. Già nel gol precedente, nello 0-4 preso dal Manchester City, è chiaro quanto complessi siano diventati i sistemi di pressione, e quanto difficili siano diventate le decisioni che i giocatori sono chiamati a prendere a questo livello. Il Brighton era uscito brillantemente dal pressing della squadra che pressa meglio al mondo eppure è bastato un controllo leggermente sbavato, un passaggio di troppo per fare la figura degli scemi. Prendersi dei rischi per ottenere dei vantaggi tattici contro le squadre migliori del mondo richiede un coraggio enorme, e basta davvero niente per trasformare un’azione brillante in una gif di questo pezzo.

Questo spiega alcune di quelle che di solito chiamiamo amnesie, che sono alla base di molti dei gol subiti dal Brighton quest’anno, e anche il successo di sistemi tattici come quello di Gasperini, che cercano di semplificare i compiti per i difensori assegnandogli un uomo da seguire a tutto campo. Accettare la complessità che ha raggiunto questo sport significa anche accettare che di fronte ad essa i giocatori possano andare in tilt. Per essere ridicoli ci vuole un certo fegato.

[@portabletext/react] Unknown block type "imageExternal", specify a component for it in the `components.types` prop

Il calcio, purtroppo o per fortuna, può essere anche questo: pensare a mille cose diverse e dimenticarsi la più semplice di tutte. Seguire l’avversario che sta correndo verso la tua porta. Un avversario che nel caso specifico è grosso, muscoloso e veloce come un alce, ed è in grado di strappare la palla al tuo portiere con i piedi, mentre quello prova ad intervenire con le mani.

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura