Il modulo base di Scala è praticamente intoccabile: possono cambiare gli interpreti, non i concetti di gioco. Sorce, Catanese e Monza sono i primi cambi, Mannari è la riserva di Melli e Brolin. Al giorno d’oggi, il modulo di quel Parma sarebbe senz’altro codificato come un 3-5-2.
Un punto in tre partite per i campioni d’Italia, lo 0-0 del debutto contro il Lecce. Poi la sconfitta interna con il Cagliari e il ko griffato Osio. In occasione del gol, si vedono alcuni dei principi fondanti del gioco di Scala: le discese degli esterni – c’è De Marco a destra titolare al posto di Donati – e gli inserimenti dalle retrovie di Osio, ulteriormente responsabilizzato in questa gara dall’assenza di Brolin al fianco di Melli.
Come da tradizione, gli attacchi dei servizi di Franco Zuccalà ci portano su un universo parallelo. Melli fa a pezzi la difesa rossonera, doppietta nei primi 34’ di gara e il 2-0 è servito. “Sandro Melli segna per noi” è il coro che accompagna la festa di un Parma bello da impazzire.
Non solo il punto per la certezza aritmetica del sesto posto: il Parma ringrazia il Milan anche per la folle notte di Marsiglia, che vale un anno di squalifica e “libera” un posto in più in Coppa UEFA.