
Sulla Gazzetta dello Sport hanno scritto che la scelta di Massimiliano Allegri di far entrare Joseph Nonge in campo al 76esimo di Napoli-Juventus al posto di Fabio Miretti è stata “audace, coraggiosa, spericolata”, come se si trattasse di un assalto al treno, di una lotta in gabbia con una tigre, di un lancio senza paracadute e non della sostituzione di un classe 2003 stanco con un 2005 fresco. Alla Juventus ieri mancavano Rabiot e McKennie per infortunio, più Pogba e Fagioli per squalifica. Cambiaso, che in qualche occasione ha giocato mezzala, era uscito 10 minuti prima; Nicolussi-Caviglia, l’unico centrocampista in panchina oltre a Nonge, per Allegri è un mediano.
La scelta di Allegri di far entrare un calciatore di 18 anni si inserisce allora in un contesto di emergenza e non in uno di spregiudicatezza. Ma quello di sostituirlo appena 14 minuti dopo con Danilo?
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