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Francesco Lisanti
Non tutti gli zero a zero si somigliano
12 mar 2018
12 mar 2018
Inter e Napoli hanno giocato una partita di alto livello, privilegiando però entrambe la fase difensiva.
(di)
Francesco Lisanti
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L’Inter attende il Napoli nella propria metà campo, forzando il passaggio verso Mário Rui.


 



 



 


Non appena Rafinha si stacca da Jorginho, il Napoli trova facilmente Insigne tra le linee: Spalletti intuisce e rinuncia al pressing.


 



 



Con il centro del campo bloccato, il possesso del Napoli si orientava quindi verso le fasce, specialmente verso sinistra (la combinazione Mário Rui-Koulibaly è stata per distacco la più ricorrente della partita). Con grande consapevolezza e sincronia, l’Inter è sempre riuscita a scivolare con le linee di difesa e centrocampo molto strette verso il lato forte dove il Napoli sviluppava l’azione.

 


Brozovic prova a pressare, ma viene saltato: la copertura di Perisic e Candreva garantisce la superiorità numerica.


 



 



 



 





 



 



 


Il Napoli ha sofferto molto il gioco di sponda di Icardi in appoggio a Rafinha, ma è stato rapido e ben allineato nel coprire la profondità. Quest’azione ricorda il gol del 3-1 di Dzeko subìto sabato scorso, ma il tiro di Candreva si spegne a lato.


 



 



 



Il grande merito per la solida prestazione difensiva dell’Inter va attribuito alle eccellenti prestazioni di Miranda e Skriniar, contro cui, esattamente come nella gara di andata, gli attacchi del Napoli sono andati a scontrarsi fisicamente.

 



 



 



 



 


Ogni volta che Insigne ha ricevuto tra le linee in posizione centrale, è stato pericoloso, ma non è stato semplice trovarlo: qui c’è bisogno di un passaggio incredibile di Allan.


 



 



 


Con l’ingresso di Zielinski, il Napoli ha migliorato l’efficacia del pressing alto, purtroppo Allan spreca la grande occasione.


 



 



 



 

Spalletti invece ha ricavato il meglio, in termini di sacrificio e concentrazione, dal materiale a disposizione, ed è la migliore notizia possibile dopo un periodo in cui «non si è salvato nessuno», come ha commentato il tecnico nella conferenza pre-partita.

 



 

Nonostante le poche emozioni di rilievo, il nostro campionato torna a ricordarci che ogni zero a zero è interessante a modo suo.

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