Nella notte tra il 20 e il 21 agosto si è svolta la NBA Draft Lottery e ha definito quello che sarà l’ordine di scelta con cui verranno scelti i prospetti quando si svolgerà il Draft, attualmente fissato nella data del 16 ottobre – anche se appare ormai scontato che verrà spostato più avanti.
Per la seconda volta dal 2015 saranno i Minnesota Timberwolves a scegliere alla numero 1, quando si portarono a casa una pietra angolare della franchigia come Karl-Anthony Towns. A differenza dell’ultimo precedente, il concetto di vincere la lotteria è abbastanza cambiato, non esistendo una prima scelta assoluta che metta d’accordo tutti gli esperti e neppure che dia certezze per un futuro giocatore franchigia.
Problematiche che comunque riguardano tutte le squadre interessate, vista la non esaltante qualità di questa classe di prospetti (almeno nelle previsioni) e l’assenza di informazioni per avere un quadro il più completo possibile sui giocatori. La cancellazione della March Madness, così come la difficoltà di organizzare allenamenti privati o eventi come la Draft Combine ha reso difficile avere un percorso pre-Draft normale.
Detto questo, sappiamo bene che i Mock Draft sono una previsione imprecisa su quella che è conosciuta come la scienza meno esatta della NBA – figuriamoci in tempi del genere e con un talento diffuso non irresistibile -, ma ci permette comunque di ipotizzare quali potrebbero essere le direzioni che le franchigie decideranno di prendere in vista del futuro.